Vi ricordate quando Lewis Hamilton, era fine 2017, tuonò contro la Formula E e il suo livello di agonismo, peccato che l’episodio tirato in ballo dal pentacampione (l’incidente tra Nicolas Prost e Nick Heidfeld) fosse relativo alla prima gara in assoluto disputata nel 2014! Lewis, evidentemente poco sul pezzo e stanco dopo la conquista del suo quarto mondiale, se ne uscì con una figuraccia ma, come si dice, il tempo porta consiglio e la sua opinione è cambiata…tanto da aprire a un possibile suo sbarco nella categoria.
Andiamo, però, con ordine. Hamilton, 34 anni compiuti lo scorso gennaio, è già entrato nella seconda fase della sua carriera. Una carriera da incorniciare, con quei due titoli che lo separano dal grande Michael Schumacher alla sua portata, dopo aver già nelle sue mani il record assoluto di pole position, con quota 100 lì, ad un passo.
Insomma, in F1 gli stimoli ci sono eccome ma si inizia a guardare oltre. Sarà per lo sbarco ufficiale di Mercedes EQ nel 2020 (i test sono già iniziati con Vandoorne e Gary Paffett, i due piloti del team HWA in Formula E) ma le parole al miele spese da Hamilton per la Formula E suonano strano, quanto meno pensando che il suo contratto con Mercedes, sempre di Stella a tre punte si parla, scade nel 2020.
Intervistato dal “The Sun”, famoso quotidiano inglese, l’anglo-caraibico ha inoltre svelato di non aver ancora deciso se continuare in F1 dopo il 2020, data entro la quale potrebbe già aver conquistato quei due titoli che lo porterebbero ad affiancare un mito come Schumacher.
Forse l’astro nascente Leclerc, cui lo stesso Hamilton ha riconosciuto l’onore di sentirsi dire “hai un grande futuro davanti a te“, ha provocato nel campione una reazione inaspettata, quasi la consapevolezza che il tempo passa per tutti ed è ora di approcciare nuove sfide.
Così si è espresso Hamilton durante l’intervista: “È qualcosa di cui ho discusso in passato, fino ad ora è sempre ruotato tutto intorno alla Formula 1. Gareggio da quando avevo otto anni, quindi quando smetterò con la F1 ne sentirò la mancanza, come capita ad ogni pilota. Sono cresciuto nella stessa epoca di Gary Paffett, lui è un po’ più grande di me e corre in Formula E, questo ora sembra essere il futuro”.
Insomma, se mai il rivale n.1 di Vettel sbarcasse in Formula E, a livello mediatico e di immagine davvero l’asticella inizierebbe a pendere verso la serie promossa da Agag, che questo fine settimana torna a Roma per il secondo ePrix nella capitale italiana. Sempre che prima, già nel 2020, non possano arrivare altri nomi di peso…
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