Curiosità

La piattaforma MEB di Volkswagen in fase di test su uno Yacht elettrico

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Già da tempo il Gruppo Volkswagen collabora con l’azienda Silent-Yachts, specializzata nella creazione di super yacht esclusivi alimentati a energia solare. La novità, favorita dal progresso della tecnologia del gruppo tedesco, è il futuro utilizzo della piattaforma MEB come base comune per i futuri yacht elettrici

Per chi non la conoscesse, la MEB è la base sulla quale nascono i veicoli elettrici come ID.3 o ID.4 e il suo utilizzo può andare palesemente oltre le quattro ruote. Nella sua trasformazione da tradizionale costruttore di automobili a fornitore di servizi di mobilità, il Gruppo tedesco ha ampliato le possibilità della sua nuova piattaforma, mettendola a disposizione anche di altri settori industriali: la costruzione navale ne è un ottimo esempio.

Nel prossimo futuro, infatti, il Gruppo Volkswagen collaborerà con Silent-Yachts, un’azienda specializzata in catamarani solari elettrici come il Silent 55, in grado di percorrere 160 chilometri al giorno utilizzando solo l’energia solare. Curiosamente, alcuni dei suoi cantieri sono presenti anche in Italia. 

I fondatori di Silent-Yachts sono la coppia di austriaci Heike e Michael Köhler; dopo 23 anni di attraversamento degli oceani su barche a motore e a vela, hanno voluto cercare un modo più sostenibile per alimentare gli yacht ed è così che nel 2009 – dopo quattro anni di ricerche sulle fonti energetiche alternative – è nato il Solarwave 46, il primo yacht d’altura a utilizzare esclusivamente energia solare non solo per la propulsione, ma anche per alimentare tutte le apparecchiature di bordo. Nei successivi dieci anni, Silent-Yachts ha costruito e consegnato una dozzina di catamarani a energia solare che vanno dai 13 ai 24 metri di lunghezza.

Il prossimo step evolutivo riguarda proprio la piattaforma MEB, che permette economie di scala, producendo gli yacht in modo più economico e riducendo la manutenzione rispetto ai sistemi di propulsione tradizionali. “Finora è stato difficile trovare un sistema elettrico integrato in grado di fare tutto: dalla ricarica delle batterie attraverso i pannelli solari alla disponibilità di un generatore, all’alimentazione da banchina” spiega Michael Köhler, CEO di Silent-Yachts.

La Silent-Yachts installa motori elettrici configurati come 2×50 kW, 2×150 kW e 2×300 kW a seconda del modello di barca, una soluzione che semplifica le cose e permette di adottare i componenti del Gruppo Volkswagen senza particolari restrizioni o misure di conversione. “Il nostro piano attuale è installare fino a sei batterie per yacht, mettendo a disposizione una potenza di 500 kW per yacht di dimensioni superiori a 50 piedi” aggiunge Köhler.

La mobilità elettrica nell’acqua degli oceani

Insomma, il futuro della navigazione di lusso potrà essere più pulito, al pari di ciò che accade per le auto di tutti i giorni. Questa collaborazione risulta poi vantaggiosa per Volkswagen, anche perché permette di pubblicizzare la mobilità elettrica sotto una nuova veste. 

Chi usa uno yacht desidera spostarsi rapidamente da un punto a un altro, ma senza coprire distanze eccessive; di solito il viaggio verso la baia o l’isola successiva non richiede più di un’ora” racconta Köhler. “Queste distanze sono perfette per l’elettrico, perché durante le soste i pannelli solari ricaricano le batterie. In ogni caso, tutti i Silent-Yachts sono dotati anche di un generatore Diesel da usare in caso di emergenza“.

Il design dello yacht elettrico oggi ancora in stato prototipale è stato invece curato da Cupra, il brand sportivo separatosi da Seat nel 2018. Per i car designer è stata un’esperienza nuova: hanno dovuto pensare in termini completamente diversi le dimensioni, le proporzioni e le superfici, adattando le loro idee alla geometria dello yacht. Quest’ultimo potrebbe già essere in acqua per il 2022.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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