Dal primo gennaio 2024 scatterà la nuova tranche degli incentivi auto, bonus che ancor prima di essere erogati stanno già creando svariate discussioni. I suddetti fondi sono in netto calo per le vetture mild hybrid e full hybrid, le quali rappresentano il 36,3% del mercato, ma sono invece in crescita per le auto ibride ricaricabili e a batteria, ossia l’8,5% delle vendite, le quali hanno ancora a disposizione 304 milioni di euro ancora non utilizzati nel 2023. Scopriamo cosa ci aspetta nel dettaglio.
Troppi soldi per le auto elettriche e pochi per le mild hybrid. Questo è lo stato degli incentivi auto, sovvenzionamenti poco utilizzati per la mobilità 100% elettrica che continua a essere sostenuta dal Dpcm del 6 aprile 2022. Giunti al secondo rinnovo, gli incentivi auto vengono erogati seguendo un meccanismo basato su alcune categorie di auto: elettriche, ibride plug-in, mild hybrid e full hybrid, che emettono rispettivamente CO2 per 0 e 20 g/km, 21 e 60 g/km, 61 e 135 g/km.
Per il 2024 la cifra totale a disposizione degli incentivi auto corrisponde a 570 milioni di euro, ripartiti con 205 milioni per le auto elettriche, 245 milioni per le ibride plug-in e 120 milioni per quelle full hybrid o mild hybrid. Le prime due categorie vedono salire i fondi rispettivamente assegnati di 15 e 10 milioni, alla terza vengono erogati invece 30 milioni in meno. È una scelta che gli ambientalisti più ferventi sposano in toto, ma che non fa affatto i conti con la realtà del mercato. Le auto elettriche dispongono ancora di 103,5 milioni di euro del 2023, a cui se ne aggiungerebbero così 205 per il prossimo anno, fino ad un totale di 308 milioni.
Le ibride plug-in possono già contare su una riserva di 200,5 milioni, a cui sommare gli ulteriori 245 milioni di euro fino a raggiungere una quota di 445,5 milioni di euro. Per farla breve, dal 1° gennaio 2024 ben 753,5 milioni di euro di fondi pubblici saranno destinati a vetture che nei primi 11 mesi del 2023 corrispondono all’8,5% delle vendite. Al 36,3% del mercato, full hybrid o mild hybrid, spetterebbero invece 120 milioni in tutto. È questa la realtà dei fatti, che evidenzia come si spinga per un’elettrificazione forzata bendandosi gli occhi dinanzi ai chiarissimi numeri del mercato automobilistico. La soluzione sarebbe quella di emanare un decreto amministrativo che preveda lo spostamento di fondi pubblici a favore della fascia 61-135 g/km. Il tutto eviterebbe di presentarsi al 1° gennaio con una situazione di incertezza che oltretutto non aiuterebbe il mercato, come già fatto per ben due volte, l’ultima nel settembre 2021.
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