Icona Design non si ferma più: dopo aver inaugurato pochi giorni fa la nuova sede nel cuore di Torino, l’azienda italiana annuncia il debutto della sua nuova concept car a guida autonoma, la Nucleus.
Svelata tra pochi giorni al Salone di Ginevra, la Nucleus rappresenta la sintesi tra visione futurista e approccio antropocentrico. Il nuovo prototipo sviluppa ulteriormente il concept Icona Neo, ridefinendo la modalità stessa di utilizzo dell’autovettura. Nucleus non guarda al domani, bensì al dopodomani, in un mondo dell’industria automotive che va decisamente di corsa.
La guida autonoma è ancora un argomento, per molti, da prendere con le molle. Per Icona non è così, ecco perché ha voluto puntare subito su sistemi di guida assistita di livello 5, i più evoluti (qui il nostro vademecum alla guida autonoma), compiendo così un salto avanti di due generazioni.
All’interno della vettura, l’assenza di un conducente non comporta soltanto l’eliminazione di volante e cruscotto, bensì libera spazio, tanto, per almeno sei passeggeri, concentrando l’attenzione non più sulla strada ma sul loro comfort e sulle loro necessità.
Seguendo il motto caro a Icona “meno è meglio”, almeno dal punto di vista del design, la Nucleus presenta una carrozzeria fluida e scolpita con un’ampia superficie vetrata e grande attenzione all’ergonomia. Con una lunghezza di 5,25 metri e una larghezza di 2,12 metri, la Nucleus è alta 1,75 metri e poggia su cerchi da 26 pollici mentre il CX aerodinamico non supera lo 0,25.
La mobilità del futuro sarà molto diversa da ciò che conosciamo oggi, con un alto numero di veicoli elettrici, condivisi e a guida autonoma che fungeranno da trait d’union per singoli individui o piccoli gruppi tra l’infrastruttura della mobilità di massa e i grandi hub di destinazione.
La Nucleus sarà una specie di cabina di business class, per prendere in prestito il mondo dei viaggi di lusso in aereo, portata su strada. La Nucleus sarà in grado di portarvi all’aeroporto e di andare autonomamente a prendere i vostri figli a scuola, portandoli direttamente a casa dei nonni o al corso di karate.
Rimanendo in costante movimento, con possibili aperture al car sharing, l’auto rimarrà sempre meno parcheggiata e, basti pensare a quanto tempo effettivamente usiamo ogno giorno l’auto o le auto disponibili nel nucleo famigliare, si libereranno così nuovi spazi urbani da poter reiventare a tutto vantaggio della comunità.
Da Icona Design promettono inoltre valori record per l’autonomia grazie all’inedita combinazione tra celle a idrogeno e motori elettrici. Ne sapremo di più tra pochi giorni a Ginevra.