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I fanali: cosa sono e come funzionano

Tempo di lettura: 3 minuti

Il termine fanali designa dei dispositivi situati nella parte anteriore, posteriore e laterale dell’automobile, la cui funzione è quella di emettere un fascio luminoso atto ad illuminare la strada antistante o a segnalare la presenza stessa del veicolo agli altri utenti della strada. I fanali sono conosciuti anche come fari, proiettori o gruppi ottici.

Le luci dei fanali possono essere ad incandescenza, allo xeno, LED o laser.  Quest’ultima tecnologia è particolarmente diffusa tra i fari antinebbia, in quanto capace di produrre una luminosità monocromatica molto più intensa di quella emessa dai tradizionali modelli a LED.

Immagine da www.rexbo.it

In un’auto si distinguono due tipi di fanali: fanali obbligatori e fanali ausiliari.

Ecco la lista dei fanali obbligatori, che per legge devono essere montati su ogni vettura:

  • Luci di posizione, di colore bianco o giallo nella parte anteriore e di tonalità rossa o arancione in quella posteriore.
  • Proiettori anabbaglianti, di colore bianco o giallo, che migliorano la visione su strada di notte o in condizioni di scarsa visibilità. Questo tipo di proiettori nella comunità europea sono obbligatori solo in Italia, Danimarca, Svezia, Finlandia ed in alcuni Paesi dell’Est.
  • Proiettori di profondità, anche detti abbaglianti, di colore bianco o giallo, capaci di illuminare la strada su una lunga distanza. A causa della loro luce molto intensa il loro utilizzo è vietato nei centri urbani.
  • Luci di stop, situate nella parte posteriore e di colore rosso, atte a segnalare l’inizio di una manovra frenante.
  • Proiettore di retromarcia, di colore bianco, che serve ad illuminare la porzione di strada in cui si fa retromarcia.
  • Indicatore luminoso di direzione a luci intermittenti, comunemente noto come freccia, che consiste in una luce intermittente in posizione frontale e posteriore.
  • Luci posteriori per nebbia, anche chiamate retronebbia, da utilizzare in caso di fitta nebbia ed atte a rendere visibile il veicolo alle auto che sopraggiungono.
  • Luce della targa, attivata insieme alle luci di posizione, che serve ad illuminare la targa dell’auto.

Nella parte posteriore si trovano installati i dispositivi seguenti:

  • Proiettori fendinebbia, che costituiscono un’alternativa ai proiettori anabbaglianti.
  • Luci di parcheggio, atte a segnalare una sosta in posizione pericolosa.
  • Luci d’angolo, che servono a migliorare la visione angolate.
  • Proiettore di svolta, che si attiva in curva.
  • Luci di marcia diurna, che possono sostituire gli anabbaglianti e le luci di posizione nella marcia diurna. Dal 2011 questi dispositivi sono stati resi obbligatori sui veicoli dell’Unione europea.

Le cause di un malfunzionamento dei fanali sono molteplici, qui di seguito si fornisce una lista, con alcuni consigli pratici sul come poter affrontare queste evenienze:

  • Difetto ai fusibili. La scatola dei fusibili è situata in genere sotto il cofano o sul lato passeggeri anteriore dell’abitacolo. I fusibili sono responsabili per il corretto funzionamento dei componenti elettrici della vettura. Lo stato dei fusibili può essere verificato con l’ausilio di un apposito tester per fusibili. I fusibili difettosi vanno sostituiti il prima possibile con altri del medesimo amperaggio.
  • Difetto alla lampadina che non resta accesa in quanto esaurita da un uso prolungato. In questo caso occorrerà smontare il coperchio per esaminare la lampadina ed eventualmente effettuarne la sostituzione, nel caso in cui il filamento risulti rotto.
  • Difetto alla presa, dovuto ad esempio ad un’infiltrazione di umidità che ne ha provocato la corrosione o ad un cattivo collegamento dei fili tra la presa e la lampadina. In questo caso avvalendosi dell’ausilio di un multimetro è possibile verificare se la corrente elettrica giunge correttamente al fanale.

Nel caso non si abbia molta familiarità con i componenti del sistema elettrico dell’auto, si consiglia di rivolgersi ad un esperto elettrauto per compiere i suddetti controlli ed eventuali interventi di sostituzione.

Ci auguriamo che la lettura di questo articolo sia stata utile.

Redazione Autoappassionati.it

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