L’intensa collaborazione tra Fiat Professional e FIM Motocross World Championship MXGP, due brand di eccellenza nei rispettivi campi, si è rafforzata ulteriormente nel weekend appena trascorso.
Con il Motocross delle Nazioni a Maggiora (No): 50 mila spettatori hanno assistito ad un’entusiasmante gara di motocross. Le emozioni non son mancate su questo tracciato molto selettivo dove si sono sfidate 38 squadre nazionali composte da 3 piloti ciascuna, ognuno per la rispettiva classe: MXGP, MX2 e Open.
I tifosi hanno festeggiato un buon quinto posto dell’Italia e che nulla ha potuto contro la tripletta della Francia per un titolo che ha cambiato tre volte padrone negli ultimi due giri della sfida finale.
Intervista al pluricampione del mondo Tony Cairoli
Venerdì Antonio Cairoli, è arrivato al circuito in compagnia dell’instancabile Fiat Fullback di cui è sempre soddisfatto. Noi l’abbiamo intervistato per sapere impressioni sulla stagione appena trascorsa, sulla gara e sul veicolo Fiat Professional:
“Quella appena trascorsa è stata una stagione molto strana, un infortunio iniziale mi ha penalizzato, arrivare secondo non è mai bello, ma mi dà la carica per un 2017 al top. Voglio iniziare la prossima stagione con una preparazione ottima, in modo da esser subito competitivo. La mia “passione per il tassello” è grande e aspetto ancora qualche anno per cambiare sport, magari puntando su altro perché no.. magari rally. La Dakar? bellissima, ma non in moto: troppo pericolosa, magari in auto…
Con il mio Fullback invece mi trovo molto benissimo, carica bene e nella versione cabina intermedia, posso mettere anche la moto per andare agli allenamenti. Con la trazione integrale vai dappertutto, anche dopo parecchi giri lanciato nella pista da cross non ho notato alcun problema, anche se preferisco quando “tira” solo dietro, almeno si intraversa per bene, come la mia moto”.
Una gara sofferta in compagnia del team Fiat Professional
La gara, con un Romain Febvre tornato ai livelli del Mondiale MXGP 2015, ha visto la Francia recuperare sei punti agli Usa, partiti con il solo Cooper Webb per il pauroso incidente che ha tolto di scena Jason Anderson dopo l’arrivo vittorioso di gara2. Il talento a stelle strisce mentre festeggiava è stato centrato da un altro concorrente subendo un trauma cranico non grave ma che ha richiesto un controllo in ospedale. Per due passaggi il titolo è stato degli olandesi, in testa alla corsa con il fantastico Jeffrey Herlings ma nel giro finale Roman Febvre si è sbarazzato del britannico Searle conquistando il punticino sorpasso, che ha portato alla vetta i francesi. Un finale meraviglioso e al cardiopalma.
Con tantissimi tifosi presenti, la gara delle “Nazioni” a Maggiora, chiamato il “Mugello del Tassello” per gli appassionati, è stata una festa incredibile, è mancata solo la ciliegina di un successo di un Antonio Cairoli comunque competitivo ad altissimo livello. Alla fine l’otto volte iridato si è dovuto inchinare a Febvre. Purtroppo l’Italia non è stata da podio ma ai tifosi poco importava, era lo spettacolo premiante in sè.
Il test del Fiat Fullback: un mezzo per lavoro e per piacere
Nel weeeknd di gara noi abbiamo “rubato” un Fullback della compagine di Fiat Professional impiegato per il trasferimento degli atleti in gara e nelle remiazioni.
Con un passo di 3.000 mm, il nostro esemplare a cambina doppia ha già una lunghezza del vano di carico di 1.520 mm, ma salgono a 1.850 mmm per la cabina estesa e, in effetti, la moto di Cairoli non ha problemi a trovar posto. La portata è di oltre una tonnellata e la massa rimorchiabile supera le tre tonnellate, quindi abbondati per la categoria.
Rispetto ai modelli della concorrenza stupiscono gli interni, molto più innovativi, anche per quanto riguarda il comfort e l’eleganza sono alla pari di un SUV di buon livello, con navigatore e clima bizona di serie. Senza dimenticare la praticità di plastiche rigide, lavabili e poco inclini a rovinarsi.
Con il 2,4 litri turbodiesel declinato da 180 CV e 430 Nm, lo scatto è sempre brioso, anche a pieno carico. Il propulsore si caratterizza per il basamento in alluminio dal peso ridotto e per la sovralimentazione con turbocompressore a geometria variabile con intercooler. Basta un po’ di sterrato e i controlli disinseriti per cimentarsi in vistosi traversi molto controllabili, visti i 5 metri di corpo vettura. Il confort non è da meno con un anteriore a sospensioni indipendenti.
Quattro sono le posizioni di guida. Oltre alla “2H” e “4H”, è presente la posizione “4HLc” che prevede il blocco del differenziale centrale distribuendo la coppia equamente fra ruote anteriori e posteriori e migliorando la trazione su percorsi innevati, sabbiosi o su strade fangose. Infine la quarta posizione “4LLc” prevede oltre al blocco del differenziale centrale anche l’inserimento delle marce ridotte che assicurano una maggiore coppia per affrontare percorsi fuoristradistici estremi.
Sul piano manutenzioni e assistenza invece Domenico Gostoli, responsabile Fiat Professional per la regione EMEA, ci tiene a precisare: ci sono due risultati importanti che amiamo sottolineare e sono la riduzione del 27%, rispetto allo scorso anno, del tempo di downtime (ciò significa meno giorni di fermo veicolo per guasti e meno perdite per il cliente) e l’aumento d’interventi di riparazione sul posto, grazie a vere e proprie officine “viaggianti” realizzate con Mopar, che arrivano ovunque il cliente abbia bisogno (il numero di riparazioni sul posto è aumentato del 10% nei primi 8 mesi del 2016).
Insomma il Fullback è il compagno perfetto per il lavoro e il tempo libero o per chi come Tony Cairoli riesce a coniugare lavoro e divertimento in una cosa sola.
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