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DS3 Performance | Focus Tecnico

Tempo di lettura: 6 minuti

Al Salone di Ginevra dello scorso anno il brand DS ha proposto la versione DS3 Performance berlinetta e cabrio. La motorizzazione di punta così risulta essere un 1.6 THP S&S, da 208 CV e 300 Nm di coppia, la stessa della Peugeot 208 GTi by Peugeot Sport abbinato a un cambio manuale a 6 rapporti con rapportature specifiche e ad un differenziale a slittamento limitato di tipo Torsen, per una motricità ed una tenuta di strada più elevate rispetto ai modelli precedenti.

Oltre alla sportività, un altro aspetto a cui il team ha dedicato grande attenzione è lo stile. Il carattere dinamico dell’auto si riconosce al primo sguardo: doppio scarico specifico, cerchi in lega da 18’’ diamantati neri, logo specifico con i colori di DS Performance. Senza dimenticare gli interni sportivi, quadro strumenti specifico.

DS3 Performance: Una storia che nasce dal passato

Parliamo della DS 3 Performance, la piccola del brand premium nel Gruppo PSA, nato dalla costola premium di Citroen.

Portabandiera dello stile e della filosofia di DS, la “3” in questi anni ha saputo soddisfare le variegate esigenze del pubblico, coniugando la gamma nei diversi campi, dalla moda, con la versione cabrio (da noi provata) o con le serie speciali, alla tecnologia, con equipaggiamenti costantemente aggiornati, per non dimenticare la sportività, partendo proprio dall’impegno nei rally con la DS 3 WRC antenata della C3 WRC odierna.

La Citroën DS3 WRC, vettura da rally costruita nel 2011 per il “Mondiale”, è nata a partire da una DS3 Racing l’antenata della Performance, e la stessa DS3 Performance condivide molti componenti con la vettura due volte campione del mondo, che ha sostituito degnamente la precedente C4 WRC. Entrambe hanno raggiunto grandiosi risultati, grazie anche ad un campione del calibro di Sébastien Loeb.

L’auto ufficiale del WRC sviluppa 300 cv a 6.000 giri al minuto e 350 Nm a 3.250 giri al minuto, non troppo distanti dal modello stradale quindi.

Esteticamente elegante e mai volgare la DS3 Performance

Come le altre DS 3, anche la Performance adotta la firma luminosa la DS LED Vision, formata da gruppi ottici anteriori che abbinano la tecnologia Xeno (con un modulo da 25W per fanale per gli anabbaglianti) a quella LED per gli abbaglianti (con tre diodi luminosi da 3W l’uno). Piacevoli anche gli indicatori di direzione dinamici, a scorrimento,  come sulle berline premium tedesche. Mediante queste tecnologie viene garantita una visibilità di marcia ottima in qualsiasi condizione di guida, il tutto diminuendo l’assorbimento di corrente rispetto ai proiettori standard e donando uno “sguardo” decisamente originale e riconoscibile. Al posteriore non mancano ovviamente i fanali a LED 3D, anch’essi dal disegno personale.

La Performance, inoltre, si distingue dalla versione tradizionale per il doppio scarico specifico, le carreggiate allargate, l’assetto ribassato, i cerchi in lega da 18’’ diamantati neri, le pinze dei freni anteriori colorate ed il nuovo logo specifico con i nuovi colori della divisione sportiva del Marchio sul portellone e sui passaruota.

Due gli allestimenti o, come li definiscono in DS, i livelli di finitura. Il primo, “Performance”, propone per la berlina 5 possibili tinte della carrozzeria associate al tetto nero (oppure bianco con carrozzeria Nero Perla). Per la cabrio, dotata del classico tetto retrattile elettricamente, sono 4 i colori della carrozzeria, tutti abbinati alla tela nera. “Black Special” è, invece il nome del secondo livello, è propone una carrozzeria Black Matt associata al tetto Gold nella berlina ed al tetto Nero Notte con profili Gold, nella cabrio, con fasce laterali in carbonio e DS Wings grigio opaco, che permettono di distinguere la DS3 Performance da molto lontano.

All’interno saltano subito all’occhio i sedili molto avvolgenti in pelle, tessuto e Alcantara con poggiatesta integrato e logo DS3 Performance sullo schienale. Specifici anche il quadro strumenti e la plancia che riporta l’oro, il rosso e il bianco, i colori rappresentativi di questa gamma.

Al centro troviamo il Touch Pad da 7 pollici con funzione Mirror Screen (Apple CarPlay e Android Auto), cui si aggiunge l’offerta DS Connect Box, con pack SOS & Assistance, il sistema che permette le chiamate automatiche d’emergenza o di assistenza localizzata, con l’invio dei soccorsi in caso di necessità.

Tecnica: la 208GTi? Così uguali così diverse

La nuova DS 3 Performance viene proposta con la motorizzazione 1.6 THP, il propulsore che ha fatto la fortuna di tutti i modelli sportivi del Gruppo PSA. I 208 cavalli a 5.800rpm ed i 300Nm di coppia permettono alla Performance di accelerare da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi e di raggiungere la velocità massima di 230 km/h. Grazie anche al rapporto peso potenza favorevole di 6.2kg/cv, con un peso in ordine di marcia di 1280kg.

Lo stesso 1.6 THP S&S, però non è quello della precedente versione, cioè il 156 CV elaborato, ma, quello della “cugina” Peugeot 208 GTI che, come sulla versione by Peugeot Sport, è stato portato a 208 CV grazie al doppio variatore di fase sugli alberi a camme, alla fasatura variabile delle valvole di aspirazione ed una linea di scarico specifica. La pressione di sovralimentazione resta di 1.2 bar circa e troviamo una ventola dedicata all’intercooler ed una pompa dell’acqua elettrica specifica per il raffreddamento del turbocompressore durante i cold down. La PME Pressione Media Effettiva è di 21.7bar, da motore sportivo.

Le analogie però finiscono qui: se la GTI by PS è il prodotto più aggressivo ed estremo che PSA propone per una segmento B, la DS3 Performance ha deciso di percorrere un’altra strada, che potremmo definire più “soft”, più in linea con lo spirito del Marchio. La ex Racing, infatti, propone sì un handling di alto livello e un divertimento garantito dietro al volante, ma offre prestazioni alla portata di tutti, meno nervose della 208, più facilmente raggiungibili, quindi più fruibili.

Per quanto riguarda la motricità, la potenza e la coppia sono trasmesse alle ruote attraverso il cambio manuale a 6 marce, dotato di una rapportatura specifica con la seconda, la sesta marcia ed il rapporto finale accorciato. Inedita per le vetture di questa fascia e derivato dall’RCZ-R il differenziale autobloccante a scorrimento limitato di tipo Torsen (al 30%), quanto di meglio si possa desiderare su un’auto a trazione anteriore con velleità sportive. Il lavoro del torsen, in questo caso però, si apprezza di più sulle curve a medio raggio, che non nei tornati a bassa velocità. L’ESP e l’antipattinamento sono stati ricalibrati, per essere meno intrusivi nella guida, per liberare motricità e permettere al Torsen di lavorare in santa pace.

Noi abbiamo notato comunque un’allargamento di traiettoria nelle svolte più strette, dovuto però ai pneumatici da neve dal coefficiente di attrito ridotto, più che al nuovo setup dello chassis.

Rispetto alla DS standard il baricentro e l’assetto sono ribassati di 15 mm, e rendono la DS3 Performance più stabile alle alte velocità e divertente. Più rilevanti gli interventi alla geometria delle sospensioni, con le carreggiate allargate, di 26 millimetri davanti e di 14 dietro, mentre sono stati rivisitati gli angoli caratteristici per aumentare il grip. Irrigidimento delle barre antirollio e degli ammortizzatori era d’obbligo. Così come i nuovi cerchi in lega da 18”, con il canale dal disegno specificatamente studiato per cambiare l’impronta a terra ed aumentare quindi la tenuta delle gomme Michelin Pilot SuperSport da 205/40 R 18.

Grazie ai dischi da 323 millimetri all’anteriore morsi da pinze made in Brembo a 4 pistoncini e 249mm dietro, con pinze flottanti monopistoncino, le frenate decise non sono un problema, così pure il fading, sconosciuto nella DS3. Solida risposta del pedale, buon mordente ed un grande bilanciamento in frenata.

Lo sterzo, rivisto nella taratura, per migliorare la caratterizzazione della vettura, considerando il nuovo differenziale autobloccante Torsen. Nonostante la morbidezza del comando si ha un buon ritorno di informazioni e tutto l’insieme assicura precisione e agilità.

In generale si apprezza un divertimento di guida, non estremizzato come sulla cugina GTI by Peugeot Sport, uno dei punti di riferimenti del segmento, ma più da granturismo.

Apprezzabile il differenziale autobloccante della DS3 Performance che permette di scaricare al meglio tutta la potenza sulle ruote anteriori, inoltre si tratta di una mosca bianca per il segmento delle Hot Hatch anteriori di segmento B.

Infine, il consumo omologato nel ciclo misto è di 5,4 litri/100 km, un dato che, se si avvicina alla realtà della guida quotidiana, promette un ampio raggio di utilizzo, anche se noi non siamo mai andati oltre i 12km/l nel misto.

Nuove funzioni Hi-Tech e assistenza alla guida sulla DS3 Performance

Le nuove DS3 Performance propongono la funzione Mirror Screen, costituita da Apple CarPlay e MirrorLink per i telefoni con sistema operativo Android. La funzione offre ai conducenti un modo più intelligente, sicuro e divertente di utilizzare l’universo personalizzato del proprio smartphone. Piace lo Schermo Touch Pad 7” a colori di ultima generazione, ma si nota l’anzianità del progetto per l’impostazione, come i tasti del volume, dietro al cambio e per nulla intuitivi e collegati all’infotainment. Oltre all’accesso facilitato a tutte le funzioni dell’auto, con 20 pulsanti in meno sulla plancia, permette l’utilizzo di Mirror Screen. Una soluzione di connettività che consente di utilizzare lo smartphone direttamente sul display della plancia. Con Apple CarPlay, il conducente può telefonare, usare le mappe, ascoltare musica e accedere ai messaggi pronunciando una parola o con un solo dito e in modo intuitivo. L’utilizzo e l’impostazione di CarPlay sono semplici e avvengono sia tramite l’interfaccia nativa dell’auto, sia attivando il riconoscimento vocale Siri che non distrae il conducente. Il pack SOS & Assistance è un sistema che permette le chiamate automatiche d’emergenza o di assistenza localizzata, con l’invio dei soccorsi in caso di necessità.

Sulle nuove DS3 Performance è stato introdotto l’Active City Brake, un sistema di frenata automatica che permette di evitare i tamponamenti a bassa velocità o di ridurne l’impatto. Un captatore laser a corto raggio, situato nella parte alta del parabrezza, rileva gli ostacoli, come un veicolo fermo o che procede nello stesso senso di marcia. Fino a 30 km/h identifica l’eventuale rischio e comunica direttamente con il calcolatore di frenata (ABS), senza che il conducente debba premere il pedale del freno. Questo permette alla DS3 Performance di evitare la collisione o limitarne le conseguenze, riducendo la velocità dell’impatto.

Per quanto riguarda la sicurezza passiva, nell’EuroNCap la DS3 nel 2009 aveva già ottenuto le ambite cinque stelle.

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Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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