Un semplice esercizio di stile? Una “nouvelle vogue” alla francese? Potremmo rispondere di sì, infatti con l’arrivo della serie Performance Line, l’allestimento sportiveggiante top di gamma messo a punto dalla divisione Sport del Marchio premium francese, la DS 3 acquisisce nuova linfa vitale rilanciandosi come simbolo di sportività all’interno della famiglia PSA, pur conservando il DNA e l’identità della compatta francese. Tre sono i colori che contraddistinguono la DS 3 Cabrio Performance Line: Carminio ad indicare la passione, Bianco per la purezza delle linee e Oro per la vittoria, colori che si ritrovano sui retrovisori esterni, sullo spoiler posteriore e sul cofano.
Un altro segno della presenza di questo allestimento è il tetto nero a contrasto con i 7 colori disponibili per la carrozzeria, studiati per esaltare il carattere della DS 3 nella sua declinazione più sportiva, esclusa la DS 3 Performance che punta ancora più in alto con il suo motore da 208 CV. Il tetto, in tela, scorre lungo gli archi laterali della carrozzeria, completando il pacchetto della DS 3 Cabrio Performance Line. Per la nostra prova abbiamo scelto il PureTech 130 con cambio manuale a sei rapporti, vediamo come nella nostra prova su strada.
All’esterno, come abbiamo detto, la DS 3 Performance Line non tradisce le forme della versione base, con la sua caratteristica linea di cintura a pinna di squalo e gli sbalzi estremamente ridotti, ad esaltarne la compattezza e il comportamento su strada. Vero capolavoro si conferma la fanaleria DS Led Vision, in grado di combinare la bellezza delle luci a LED con la potenza dei fari a Xeno, almeno per gli abbaglianti. Gli indicatori di direzione sono a scorrimento lungo i moduli a LED, mentre davvero indovinate sono le luci di posizione, composte da 6 elementi a LED per lato, posti in lunghezza ai margini del paraurti. Dietro altro capolavoro di stile: grazie alla loro particolare forma i gruppi ottici posteriori vogliono ipnotizzare chi segue con quell’effetto 3D davvero azzeccato.
I vari badge ad indicare che ci troviamo di fronte all’allestimento Performance Line li ritroviamo sul cofano, ai lati sotto le calotte dei retrovisori, su quest’ultime e dietro, al centro dello spoiler sportiveggiante. Non mancano gli elementi cromati, come il listello utile ad aprire e chiudere il cofano posteriore a scorrimento, la cornice della griglia esagonale del radiatore e l’elemento sulla fiancata, oltre al luccicante logo DS. I cerchi sono gli “Aphrodite” in lega da 17” con logo DS rosso, di serie, mentre lo scarico è sdoppiato e conferisce sportività al lato B.
Il tetto in tela invece è stato studiato per adattarsi a tutte le stagioni, infatti in circa 20 secondi (fino a 120 km/h), con un semplice comando, è in grado di scorrere lungo gli archi laterali e il vento non diventa un problema grazie ad un’intelligente paratia che allontana i fruscii lungo i lati della vettura. Se lo si desidera il tetto si abbassa ancora andando ad “inglobare” il lunotto posteriore ma questo passaggio va a penalizzare, e non poco, la visibilità posteriore: la telecamera posteriore accorrerà in vostro aiuto. A tetto chiuso l’isolamento acustico è molto buono e anche le basse temperature all’esterno non sono un problema.
Saliti a bordo la DS 3 Cabrio Performance Line si conferma molto simile alla versione di base, anche se la differenza la fanno le impunture di ottima fattura che riprendono i colori carminio, rosso e oro, la pedaliera sportiva in alluminio e i sedili in tessuto Dinamica rifiniti in Alcantara con logo DS Performance Line che fa la sua figura. Bello il contrasto tra la fascia in plastica nera lucida e il resto dell’abitacolo complessivamente molto ben rifinito. Sulla Performance Line è offerto di serie il Touch Pad da 7” con tecnologia Mirror Screen (optional da 250 euro), mentre al posto dei vecchi comandi della radio è rimasto un quanto mai inutile vano dentro il quale è difficile trovare spazio per un matita, altro che lo smartphone. Tutto regolare nel reparto centrale, con i comandi ben fatti del clima automatico.
Il volante, in pelle pieno fiore, la più pregiata, è rimasto fedele all’originale, senza i comandi sulle razze; essi sono nascosti e spuntano dal piantone dello sterzo offrendo comunque una buona comodità d’uso: a sinistra si comanda il cruise control, a destra i comandi della radio (anche DAB). A mio parere scomodi da raggiungere sono invece quelli posti sotto l’inutile vano, oltre a distrarre lo sguardo dalla strada. La seduta, di impostazione sportiva, è ottima e i fianchetti sono pronunciati perché, come vedremo in seguito, la DS 3 Cabrio Performance Line sa far emozionare tra le curve. Dietro si sta tutto sommato comodi e per uscire, non essendo previste le cinque porte per nessuno degli allestimenti DS 3, viene in auto una pratica maniglia nascosta dietro alla pinna di squalo che, dall’esterno, maschera il montante.
Infine nota stonata per la bocca di carico del bagagliaio (da 245 litri): è troppo piccola e diventa difficoltoso caricare i bagagli, non parliamo di due trolley da voli low cost. Se vogliamo parlare di difetti, questo è da matita rossa, ma è compensata dalla capacità di carico del vano, sviluppato in profondità.
Punto forte di questa DS 3 Cabrio Performance Line, all’altezza della sigla, è il 1.2 PureTech da 130 CV: spinge la DS 3 Cabrio da 0 a 100 km/h in 8,9 secondi (230 Nm di coppia già a 1.750 giri) e le permette di raggiungere una velocità massima di 204 km/h. Il suo segreto è la capacità di allungo: se da una parte l’accelerazione da fermo è sorprendente, ancora di più a stupire è la capacità di allungo; in sesta marcia, il propulsore non mostra segni di fatica, anzi riprende i giri con estrema facilità. L’anima sportiveggiante della compatta francese (è lunga 395 centimetri) si nasconde tutta lì, ben accompagnata da un look ricercato e allo stesso tempo sportivo.
Tra le curve l’assetto si rivela essere molto piatto e pieno merito va dato agli pneumatici Michelin Pilot Sport 3, in curva tengono che è un piacere. Sterzo e cambio manuale a sei rapporti, poi, si confermano altri due fiori all’occhiello della DS 3 Cabrio Performance Line: il primo è molto diretto e poco demoltiplicato, il secondo lo potete “maltrattare” come volete e lui non vi guarderà mai storto, anzi vi asseconderà con piacere durante la guida. Sul fronte consumi i 14,4 km/l di media non sono affatto male: a 130 km/h si riescono a raggiungere con facilità i 16/17 km/l grazie alla sesta lunga, non parliamo poi a velocità da statale: i 20 km/l segnati dal computer di bordo sono lì a dimostrarlo. Lo Stop&Start, di serie, aiuta a risparmiare quando guidate in città.
Per chi ama lo stile lussureggiante alla francese, la risposta non può che essere affermativa. Per gli altri, vi consigliamo un test drive in concessionaria per apprezzare a pieno titolo le doti della piccola francese: con il suo carattere tutto pepe dato dal 1.2 benzina da 130 CV il divertimento è assicurato, così come i consumi decisamente buoni quando si decide di non esagerare col gas. L’allestimento Performance Line, con i suoi dettagli tricolori, aggiunge il giusto sale alla ricetta offerta dal Marchio DS, in grado di costruirsi un’anima tutta sua da quando è avvenuto il distacco da mamma Citroen. La DS 3 Cabrio Performance Line si conferma essere un’auto adatta alla città così come alle gite fuori porta, tenendo presente che dal punto di vista della guida difficilmente sarà capace di stancarvi.
Nell’ambito urbano, la DS 3 Cabrio Performance Line propone poi, nel pacchetto “Pack Safe Drive Nav” il sistema Active City Brake, uno dei sistemi di assistenza alla guida proposti nella gamma DS: frena l’auto da sola, in situazioni di emergenza, fino ad una velocità di 30 km/h.
La DS 3 Cabrio Performance Line parte da un prezzo di 24.900 euro chiavi in mano comprendente il pacchetto dedicato omonimo, i sedili in tessuto Dinamica con impunture rosse e i cerchi in lega da 17” Aphrodite. La vernice Bianco Absolut della versione in prova è inclusa di serie ma, con i vari optional presenti in vettura (Pack Select Confort, Pack Safe Drive Nav che comprendono, tra le altre cose, la DS Connect Box per le chiamate d’emergenza, il clima automatico, il navigatore con MirrorScreen e l’Active City Brake) il prezzo tocca quota 28.750 euro.
Tra le sue rivali non possiamo non citare la rivale diretta, guardando in casa, ovvero la Peugeot 208 GT-Line, mentre potrebbero darle filo da torcere: tra tutte la Mini Cooper, spinta dal 1.5 da 136 CV, sei in più della rivale francese. Le Performance ci sono, ci sarà anche l’apprezzamento del pubblico, magari quello più giovane?
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