

“La nostra è l’area territoriale più inquinata d’Europa, come ci ricordano anche le sanzioni a cui il nostro Paese è sottoposto. E quello dell’inquinamento atmosferico è un problema serio. La sfida per risolverlo deve partire sicuramente dalla mitigazione delle emissioni, perché realisticamente non esistono altri percorsi possibili. di certo è un nostro obiettivo evitare che l’auto elettrica sia qualcosa di accessibile solo per i ricchi. L’Unione Europea credo non possa non avere realismo ed accompagnare di conseguenza questo percorso di transizione anche in accordo con le grandi aziende dell’automotive. Da parte nostra come Governo ci spetta lavorare sul fronte delle infrastrutture, ed è di questi giorni il nostro piano per creare a nuova rete delle colonnine. Il cambiamento sul fronte delle regole nel settore dell’automotive va colto anche come opportunità. In Italia le materie prime per produrre le batterie non le abbiamo. Il percorso futuro per l’Italia ed anche per il resto d’Europa sarà quello di far diventare materie prime quelle che oggi sono materie seconde, oggetto di recupero e di riciclaggio. Non è impossibile: nei nostri telefonini il 90% dei materiali può essere riciclato. La nostra industria deve sviluppare quei filoni che ci permettono di cogliere come opportunità il cambiamento tecnologico”.
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