La FIAT Pandina potrebbe tornare sul mercato italiano nel 2026 con una novità destinata a fare davvero la differenza per chi vuole guidare risparmiando: una versione mild hybrid a GPL. L’annuncio, rilasciato dal CEO FIAT Olivier François al Corriere della Sera, è passato quasi inosservato tra le tante anteprime, ma potrebbe rappresentare una vera svolta nel segmento delle city car economiche.
Il punto di forza della Pandina bifuel benzina/GPL è chiaro: i costi di esercizio. Con i prezzi attuali dei carburanti, un’auto a GPL può dimezzare i costi chilometrici rispetto a una versione a benzina e, in alcuni casi, risultare più economica di un diesel. Questo rende la Pandina una proposta concreta per chi vuole contenere le spese quotidiane di mobilità, soprattutto in un periodo di prezzi alla pompa elevati.
Nei primi dieci mesi del 2025, Dacia e Renault hanno conquistato il 74% delle immatricolazioni italiane di auto bifuel a GPL, secondo i dati Unrae. La FIAT Pandina GPL, se confermata, potrebbe intercettare una quota di mercato significativa, proponendo una city car pratica, versatile e dal costo contenuto.
Come potrebbe essere la nuova Pandina GPL
Le indicazioni più attendibili puntano sull’attuale motore 1.0 FireFly mild hybrid da 65 CV, con impianto bifuel benzina/GPL. Questa soluzione permetterebbe di evitare interventi complessi sul vano motore e di mantenere i vantaggi del mild hybrid, come consumi ed emissioni contenuti, con valori WLTP teorici intorno ai 6,0 l/100 km a GPL.
La trasmissione dovrebbe restare manuale a 6 marce con trazione anteriore, mentre il doppio serbatoio assicurerebbe un’autonomia combinata di quasi 1.300 km. Per il serbatoio GPL, molto probabilmente toroidale da circa 38 litri, si potrebbe confermare la soluzione già vista nella Panda EasyPower, posizionata sotto il vano bagagli senza sacrificare lo spazio utile.
Prezzo e posizione sul mercato
Il listino della FIAT Pandina Hybrid GPL non è ancora ufficiale, ma ipotizzando un sovrapprezzo storico dell’impianto GPL pari al 16-18%, la vettura potrebbe partire poco sopra i 18.000 euro.
Sul mercato italiano la concorrenza è limitata: Hyundai i10 GPL 20.000 euro, Mitsubishi Space Star 17.550 euro, Mahindra KUV 100 17.395 euro e Dacia Sandero 14.850 euro. La Pandina, grazie a costi di viaggio ridotti, autonomia elevata e praticità urbana, potrebbe ritagliarsi un ruolo di protagonista nel segmento delle city car economiche.
In definitiva, la FIAT Pandina a GPL non è solo una piccola auto: rappresenta una soluzione concreta per ridurre le spese di guida senza rinunciare alla praticità, confermando l’attenzione del marchio torinese verso chi cerca efficienza, versatilità e convenienza.

