Avrete sentito parlare della storia riguardante la famosa isola di plastica che naviga al largo delle coste pacifiche, grande, si dice, come la Spagna. Siccome è arrivato il momento di fare veramente qualcosa, anche le case automobilistiche si stanno impegnando in tal senso. Volvo, sempre attenta all’ambiente, non è da meno e ha appena firmato la carta Ocean Plastics del G7, in qualità di unico costruttore ammesso all’omonimo summit che riunisce i potenti del mondo.
Al vertice di Halifax, in Canada, Volvo ha illustrato il suo programma “Plastics Vision” avviata di recente con l’obiettivo di aumentare considerevolmente la quantità di materiali riciclati utilizzati nelle nuove vetture a marchio Volvo.
La carta elaborata dal G7 impegna i governi a intraprendere iniziative concrete e ambiziose per affrontare il problema globale dell’inquinamento da plastica degli oceani, come ad esempio promuovere un maggiore riciclaggio delle materie plastiche e ridurre l’inquinamento da plastica nelle rispettive società.
“Il nostro approccio complessivo alla sostenibilità determina il nostro sostegno attivo alla Ocean Plastics Charter del G7, rendendo questo sostegno un’estensione naturale dell’approccio stesso,” ha spiegato Maria Hemberg, Senior Vice President, Group Legal, General Counsel e Presidente del Comitato per la Sostenibilità di Volvo Cars.
Entro il 2025 Volvo ha in programma di ridurre almeno del 25% le parti in plastica di ogni nuova vettura prodotta. A conferma di questa strategia, è stata opportunamente una versione speciale della XC60 T8 ibrida plugin per dimostrare come sia possibile inserire nelle auto più materiale riciclato senza comprometterne né la sicurezza né la qualità.
L’eliminazione della plastica coinvolge anche l’uso del materiale dai suoi siti produttivi e dagli eventi organizzati in giro per il mondo, questi due obiettivi entro la fine del 2019. Secondo il programma stilato, oltre 20 milioni di oggetti in platica monouso, come ad esempio bicchieri, contenitori alimentari e posate, vengono sostituiti ogni anno con alternative più sostenibili, inclusi i prodotti biodegradabili di carta, pasta di legno e legno.
Non dimentichiamo, infine, l’impegno della Casa svedese di elettrificare al 50% la gamma entro il 2025. Una goccia nell’oceano, è proprio il caso di dirlo, ma pur sempre un esempio molto importante.