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Violazioni del Codice della Strada: dati poco rassicuranti, servono più controlli

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Le violazioni del Codice della Strada (CdS) riguardanti lo scorso anno rivelano la necessità di maggiori controlli e più pattuglie per la strada.

L’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato sia i dati Istat che quelli Aci riguardanti i comportamenti errati alla guida che possono essere causa di incidenti, mettendoli a confronto con le multe effettuate da vigili, polizia stradale e carabinieri. I dati emersi non sono per niente rassicuranti.

Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, afferma

Le multe per le infrazioni più pericolose sono troppo poche. Le sanzioni comminate nel 2019 dalle forze dell’ordine per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti (art. 187 Cds) sono solo lo 0,03%, 5.340 (837 quelle date dai vigili), quelle per guida in stato di ebbrezza alcolica (art. 186 Cds) sono 42.485, lo 0,21%, nonostante, secondo Istat e Aci, l’8,7% degli incidenti con lesioni rilevati da Carabinieri e Polizia Stradale sia correlato all’alcol ed il 3,4% alla droga. Le multe per il mancato rispetto della precedenza (art. 145 Cds), che produce il 13% degli incidenti totali, sono pari ad appena lo 0,18%, 36.548, quelle per il mancato rispetto della distanza di sicurezza (art. 149 cds), che determina il 9% degli incidenti, sono addirittura lo 0,07%, 14.185 multe“.

Le multe non finiscono qui…

Tra le altre ci sono, poi, le multe che non determinano, salvo rari casi, incidenti, come quelle per divieto di sosta (art. 157 e 158 Cds), pari a oltre 3,5 mln (3.576.018) su un totale di 20,2 mln (20.267.183), il 17,64% (20,3% per i vigili), e per le ztl (art. 7 Cds), 10 mln (10.230.745), pari al 50,48% (58,57% per i vigili), per un totale pari al 68,12% (78,87% per la polizia locale). Secondo lo studio, inoltre, sono poche anche le multe date per i sorpassi pericolosi (art. 148 Cds), lo 0,17%, per l’uso del cellulare (art. 173 Cds), lo 0,8% (0,39% per i vigili) e per l’uso del casco (0,32%).

Massimiliano Dona prosegue e conclude 

Servono più pattuglie in strada, più controlli per le infrazioni realmente pericolose e meno ausiliari della sosta che non possono multare chi crea veri pericoli per la circolazione e mette a rischio l’incolumità delle persone. Troppo facile fare cassa multando chi non posteggia correttamente, dato che non ci sono abbastanza posti auto nelle nostre città, peraltro per colpa dei comuni stessi, che, in violazione dell’art. 7 comma 7 del Cds, non destinano i proventi dei parcheggi all’installazione e costruzioni di nuovi parcheggi. Che fine hanno fatto i controlli serali per la guida in stato di ebbrezza? Va meglio per il superamento dei limiti di velocità, il 12,46% delle multe. Questo grazie al fatto che le postazioni da remoto, gli autovelox fissi, sostituiscono la mancanza di pattuglie in strada. Ma multare dopo 90 giorni chi è non ha rispettato i limiti di velocità non è come bloccarlo mentre sta andando troppo forte e sta mettendo in pericolo la vita di altre persone“.

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