In commercio da poco più di un anno, la Mazda CX-5 è nata per raggiungere un mercato fondamentale come quello dei SUV compatti, che in Italia ha raggiunto la stessa quota di vendita delle citycar. Abbiamo provato una delle tante alternative giapponesi che sfidano quotidianamente le indistruttibili tedesche che da sempre rappresentano un punto di riferimento per tutti i costruttori. Ecco com’è andata.
Purezza, sobrietà e il “KODO” design
La CX-5 è una crossover compatta, alta 1.670 mm, larga 1.840 mm e lunga 4.555 mm, quasi venti cm in meno della sorella maggiore, ma a sua volta leggermente più lunga delle concorrenti. Il design rispetta i dettami della Casa, la filosofia del “KODO – Soul of motion”, che regala alla vettura un aspetto fluido e leggero, ma, allo stesso tempo, robusto e concreto.
All’anteriore, il muso si presenta con un look abbastanza aggressivo, la classica maschera ha il logo al centro e i fari snelli hanno già di serie il bulbo lenticolare (optional i fari bi-xeno). L’esemplare che abbiamo provato è di una tinta che esalta le forme della vettura, il Soul Red mica, un rosso in tonalità scura new entry nella gamma dei colori. Dalla vista laterale spiccano i cerchi da 19″ – compresi nell’allestimento top di gamma, l’Exceed – e una linea filante che si aggancia ai fari posteriori. Questi ultimi hanno una forma gradevole, che uniti al piccolo lunotto, allo spoiler piuttosto pronunciato e ai doppi scarichi non troppo vistosi, completano un look sportivo ma elegante.
All’interno prevale la sobrietà unita a un ampio utilizzo di elementi tecnologici. La plancia adotta uno stile classico, tutti i pulsanti sono dove ci si aspetta e al centro spicca il monitor touchscreen da 5,8″ che svolge il ruolo di navigatore satellitare (della Tom Tom), di collegamento bluetooth e di radio-CD/MP3 con 9 altoparlanti della Bose. Il modulo di navigazione è manovrabile anche tramite la manopola posta sul tunnel centrale. Quest’ultimo lo abbiamo trovato un po’ “traballante” nella nostra vettura, a causa di un assemblamento non precisissimo nonostante i materiali utilizzati siano di buona qualità. Il volante ha un bel design e, con i comandi integrati per il cuise control, per il computer di bordo e per la gestione della musica, non si staccano quasi mai le mani dallo sterzo a favore di una maggiore sicurezza. Se dobbiamo muovere una critica sugli interni, la cosa che si nota principalmente è la mancanza di carattere e di personalità nella progettazione della plancia – facile e intuitiva sì, ma troppo sobria e scontata. I sedili, di colore beige e in pelle traforata sul nostro modello, sono ben profilati, contengono in maniera discreta, e sono comodi davanti e dietro, dove le gambe trovano sempre il loro spazio. Spazio che non manca neanche al bagagliaio, dalla capacità di carico di 503 litri, dotato anche di sistema “Karakuri” per ribaltare i sedili, divisi al 40:20:40 (a partire dalla versione Evolve). Questo sistema consiste in tre piccole leve poste nel bagagliaio tramite le quali è possibile abbattere in modo separato la seconda fila di sedili arrivando a ottenere un volume di carico di 1620 litri.
Sulla via dell’efficienza
La CX-5 che abbiamo testato è dotata del nuovo motore 2.2 SKYACTIV-D da 150 cavalli, abbinato alla trazione integrale e al cambio automatico a 6 rapporti. Quest’ultimo, sia in città che fuori – compresi i (pochi) percorsi offroad che abbiamo affrontato – rappresenta una delle trasmissioni automatiche più delicate che abbiamo mai provato. Le cambiate non sono fulminee, ma la marcia s’inserisce sempre dolcemente non facendo avvertire la minima scossa al guidatore e ai passeggeri. Il 2.2 del CX-5 dotato di tecnologia SKYACTIV-D è un turbodiesel di nuova generazione già predisposto per le normative antinquinamento EURO 6, con una buona potenza – anche in relazione alla massa di 1.540 kg – che, soprattutto nella ripresa, dà l’impressione di avere una cavalleria superiore, grazie a una spinta decisa e fluida fino al limitatore(poco oltre i 5 mila giri). Lo 0-100 km/h viene coperto in 9,4 secondi e la velocità massima è di 197 km/h. Naturalmente, parlando di categoria SUV, quando la guida si fa sportiva, vengono fuori tutti i limiti di CX-5 che, con sospensioni morbide votate al comfort e con un assetto rialzato, affronta le curve veloci con un po’ di difficoltà ma senza scomporsi mai in modo pericoloso. Quando si guida in maniera spinta, si presenta un piccolo problema dei sedili, che sono un po’ scivolosi soprattutto per i passeggeri posteriori, ma anche per lo stesso guidatore. Il volante, invece, è sempre all’altezza della situazione grazie a un buon feedback e a una consistenza piacevole. Già dopo diversi chilometri ci si rende conto che la guida a velocità di crociera, sia in città che fuori, è il modo ideale di utilizzare questa Mazda CX-5, che regala tranquillità, sicurezza e grande comfort. A proposito di sicurezza, su questa vettura è presente il Rear Vehicle Monitoring system (RVM), in altre parole la tecnologia che aiuta il conducente, tramite due radar montati sui lati del paraurti posteriore e a due spie luminose sugli specchietti, a evitare le collisioni con altre auto durante i cambi di corsia.
Ultima, ma non per importanza, è la questione dei consumi. Per la Mazda CX-5 con tecnologia SKYACTIV sono stati dichiarati consumi pari a: 6,4 l/100 km nel ciclo urbano, 4,9 extraurbano e 5,5 combinato. I dati come al solito sono un po’ ottimistici, ma se in ambito cittadino il dato da noi riscontrato è molto simile, è in autostrada che abbiamo riscontrato un consumo – con cruise control a 130 km/h – di circa 8 l/100km. Per aiutare l’efficienza di CX-5 è presente anche l’i-STOP, cioè il classico Start&Stop, che si attiva premendo ulteriormente il pedale del freno.
Se l’utilizzo che fate di questa vettura è poco fuoristradistico e prevalentemente metropolitano, vi consigliamo di optare per la versione a due ruote motrici, più efficiente, meno costosa ma sempre all’altezza nei pochi tratti off-road che affonterete.
OK, il prezzo è giusto
La nostra Mazda CX-5 è equipaggiata con l’allestimento Exceed, il top di gamma, ricco di accessori, di comodità e di tecnologia. Per portarvela a casa, così come la vedete nelle foto, il prezzo è di 36.400 euro circa, non pochi, ma spesso meno delle concorrenti dirette. Inoltre, il prezzo di partenza è ben inferiore a quello del nostro modello, solo 23.550 euro, tra i più bassi della categoria. Le avversarie sono molte, a partire dalle più blasonate tedesche VW Tiguan, Audi Q3 e BMW X1 o X3 per finire con le tante avversarie giapponesi Toyota RAV4, Nissan Qashqai, Juke, Kia Sportage o ancora con Opel Mokka, Chevrolet Trax e Ford Kuga. La lista sarebbe ancora lunga, infatti, la CX-5, si è inserita in questo mercato enormemente concorrenziale con un prodotto all’altezza che, a maggior ragione se migliorato ulteriormente, si può guadagnare un posto d’onore sia in ambito italiano sia a livello globale.