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Test F1, day 2: buona la prima per Charles Leclerc con la Ferrari

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Dopo aver ereditato il volante della SF90 dal compagno di squadra Vettel, ieri il più veloce della prima giornata di test F1, oggi è stato il turno di Leclerc rimanere in vetta e far capire che questa Ferrari, quanto meno, veloce è veloce. Dopo la comparsata nel filming day di domenica, il nuovo arrivato ha potuto prendere grande confidenza con la sua nuova monoposto, riuscendo a compiere 157 giri tra mattina e pomeriggio.

Miglior tempo di 1:18.247 e tanta soddisfazione per questo prima giornata di scuola, o di università se preferite: “Sono molto contento del bilancio di questa giornata. Nonostante alcune bandiere rosse siamo riusciti a completare il programma previsto e a percorrere 157 giri nei quali abbiamo raccolto tanti dati utili. A livello di sensazioni mi sono trovato bene da subito sulla SF90 e devo dire che mi sono divertito parecchio. L’emozione? C’è sempre quando sali su una Ferrari, ma oggi l’ho messa da parte poiché il lavoro da fare era tanto. Speriamo di proseguire così anche nei prossimi giorni, perché è necessario massimizzare le poche occasioni disponibili per effettuare prove in pista”.

Secondo in classifica si conferma Lando Norris, il giovane inglese che debutta al volante della MCL34, con gomme C4 (C1 = più dura, C5 = più morbida). Il suo tempo è stato più veloce di 5 millesimi rispetto al compagno Sainz, a conferma che questa nuova McLaren, se vuole, il tempo lo riesce a tirare fuori. Serbatoi vuoti? Ne sapremo di più in Australia.

Terzo Magnussen con la sua Haas che ha dovuto cedere il volante al terzo pilota Pietro Fittipaldi (nipote del grande Emerson) per problemi non meglio precisati al suo sedile. Mercedes ancora in ombra: la mattina Hamilton ha svolto test aerodinamici e non ha cercato la prestazione, nel pomeriggio Bottas si è spinto fino all’1:19.535 che gli ha permesso di scalare qualche posizione.

Albon, al debutto sulla Toro Rosso STR14 dopo il filming day di Misano, ha inaugurato il suo battesimo con un testacoda che ha subito causato la bandiera rossa. Rimasto profondamente colpito dalle prestazioni di una F1 turbo-ibrida (la sua esperienza era limitata alla Formula 2), l’anglo-thailandese è riuscito comunque a concludere con un bel quarto tempo.

Giovinazzi subito veloce con la sua Alfa Romeo Racing C38

Anche Giovinazzi ha ereditato il volante dal più esperto compagno di squadra e ha finalmente potuto debuttare sulla C38 con il nome “Giulia” sul cofano (un chiaro omaggio alla berlina del Biscione). Per lui un quinto tempo e due ore perse a inizio pomeriggio per modifiche apportate dai meccanici alla monoposto. Domani torna in abitacolo il finlandese.

Problemini per Gasly, infatti il simpatico francesino ha portato subito al limite la RB15 ed è finito contro le barriere danneggiando il retro della sua monoposto. Inconveniente a parte, per lui 92 giri.

Ancora indietro, ma giustificati dal tipo di lavoro programmato, i due della Renault. Grande spavento per Daniel Ricciardo (vedere Tweet seguente) che ha visto volare via il profilo superiore della sua ala posteriore per un malfunzionamento del DRS. Testacoda ma nessun danno alla monoposto, certo la regola che ha modificato l’ampiezza del buco che si viene a creare tra i due profili deve ancora essere assorbito dalla totalità dei team.

I tempi della seconda giornata di test F1

  1. Leclerc, Ferrari, 1:18.247
  2. Norris, McLaren, 1:18.553
  3. Magnussen, Haas, 1:19.206
  4. Albon, Toro Rosso, 1:19.301
  5. Giovinazzi, Alfa Romeo Racing, 1:19.312
  6. Bottas, Mercedes, 1:19.535
  7. Gasly, Red Bull, 1:19.814
  8. Hulkenberg, Renault, 1:19.837
  9. Ricciardo, Renault, 1:19.886
  10. Hamilton, Mercedes, 1:19.928
  11. Stroll, Racing Point, 1:20.433
  12. Fittipaldi, Haas, 1:21.849
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