Dopo un crollo nei profitti e nelle vendite, Elon Musk ha annunciato che ridurrà significativamente il suo impegno politico nell’amministrazione Trump, in particolare nel ruolo che ricopre alla guida del programma “Doge” per l’efficienza governativa. La decisione arriva dopo un primo trimestre 2025 da dimenticare per Tesla: ricavi in calo del 20% e utili precipitati di oltre il 70% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Il peso della politica sulle performance di Tesla
La stretta vicinanza di Musk a Donald Trump — con cui ha collaborato attivamente contribuendo con oltre 250 milioni di dollari alla campagna di rielezione — ha generato un contraccolpo non indifferente. Proteste, boicottaggi e un diffuso malcontento hanno colpito il marchio Tesla a livello globale, mentre l’attenzione del suo CEO sembrava spostarsi sempre più dagli affari verso la politica.
Secondo quanto riportato dalla stessa Tesla, il cambiamento nel “sentimento politico” sta influenzando la domanda in modo sensibile. La società ha ammesso che l’incertezza sul fronte commerciale e i dazi imposti dalla nuova amministrazione — nonostante la produzione localizzata in USA, Europa e Cina — stanno minando la stabilità della catena di approvvigionamento.
Musk: “Il mio tempo al Doge sarà ridotto”
“Dedicherò solo uno o due giorni alla settimana alle attività governative”, ha dichiarato Musk, assicurando che continuerà nel ruolo solo se il presidente lo riterrà utile. Ha definito “critico” il lavoro svolto con il Doge, ma ha riconosciuto che la priorità ora deve tornare su Tesla, i suoi prodotti e la fiducia degli investitori.
Una mossa obbligata, visto che il titolo Tesla ha perso il 37% del suo valore dall’inizio dell’anno, complice anche una diminuzione del 13% nelle vendite trimestrali — il dato più basso degli ultimi tre anni. Gli analisti parlano di aspettative “ai minimi storici” e sottolineano come la concorrenza nel settore delle auto elettriche sia più agguerrita che mai.
Il futuro? Tra intelligenza artificiale e dazi
Musk ha cercato di rassicurare gli investitori puntando sull’IA come leva per la crescita futura, ma il mercato sembra ancora scettico. La guerra commerciale lanciata da Trump e le tensioni internazionali potrebbero ulteriormente aggravare la situazione.
L’ex direttore europeo di Tesla, Georg Ell, ha dichiarato alla BBC che Musk “rende il meglio di sé quando si concentra sulle sue aziende”, ma ha anche messo in luce una certa tendenza dell’imprenditore a non circondarsi di opinioni contrarie. Un atteggiamento che potrebbe rivelarsi dannoso in tempi turbolenti.