Luca de Meo: “Sull’elettrico in Europa non si torna indietro”
Tempo di lettura: 2 minuti Il CEO di Renault non rimane zitto su questioni fondamentali, per questo Luca de Meo torna a sottolineare la necessita […] Leggi di più
La Renault fu fondata lo stesso anno in cui uscì anche il loro primo veicolo, nel 1898.
Insieme a Peugeot e Citroen, movimentano il mercato dell’auto sia francese che internazionale grazie alle loro continue sfide per aggiudicarsi il primato delle vendite. Come altre case automobilistiche dell’epoca, anche la Renault si ritrovò a produrre mezzi bellici soprattutto per la Germania e per questo, alla fine della Seconda Guerra Mondiale Louis Renault fu messo in prigione dove poi morì.
Per l’azienda fu un duro colpo, il governo francese la confiscò e la Renault divenne di proprietà pubblica. I primi anni del dopoguerra furono utilizzati quasi esclusivamente per la produzione di autocarri indispensabili per la ricostruzione del paese. La prima vettura del dopoguerra che uscirà dalla casa automobilistica in gran numero (era necessario ripristinare le sorti e comiche dell’azienda) fu la Renault 4 CV.
Chiaramente ispirata alla Maggiolino, nacque da un progetto sviluppato segretamente durante la guerra, venne prodotta negli anni, in differenti versioni e motorizzazioni sino al 1961. Ad affiancare la 4 CV, arrivó la Dauphine, una berlina 3 porte.
Grazie alla ripresa economica, la Renault era pronta per la conquista del mercato americano. Insieme alla Peugeot, affrontarono questa nuova sfida, ma non essendo ben organizzati con la rete vendite e con l’assistenza, tornarono in patria con non molti successi, una perdita finanziaria notevole e il conseguente licenziamento di più di tremila operai. Ma l’ostinazione dei francesi è dura a morire; volevano a tutti i costi una parte del mercato americano. Grazie ad accordi con la AMC questo divenne finalmente possibile.
Nel 1961 in Francia inizia la produzione di quello che forse è il modello più iconico è più venduto della storia della casa francese, la Renault 4.
Macchina pratica e spartana, doveva contrastare la 2cv Citroen. Le motorizzazioni e gli allestimenti si sono evolute con i tempi, ma la linea è rimasta pressoché invariata sino al 1992, anno in cui viene cessata la produzione. Nel ventennio 70-90 uscirono molti modelli, tutti caratterizzati da semplici numeri. Dalla Renault 4 alla Renault 25, la casa francese poteva offrire una gamma adatta a tutte le esigenze del mercato; dall’utilitaria alla berlina, dalla familiare alla sportiva, quasi tutte con un buon successo di vendita.
Gli anni 90 furono gli anni del cambiamento. Lo stato diede il via alla campagna di privatizzazione dell’azienda (conclusa nel 1996), venne stipulato un accordo con la Volvo, uscirono la Clio, la seconda generazione del monovolume Espace, la Megane, la piccola Twingo. Nel 1998, l’azienda compie 100 anni. L’anno successivo viene sancita la duratura alleanza con la Nissan.
Il nuovo millennio viene accolto con l’introduzione del primo motore Diesel con tecnologia common rail, montato su Megane, Scenic e Laguna.
Nel 2009 la Renault inizia ad avanzare tecnologie per le auto elettriche. Tra il 2013 e il 2016, escono sul mercato la Kajar, la Koleos e la Captur, tutte crossover e suv che invaderanno il mercato non solo francese.
Nel 2017 nasce il gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi che diverrà il secondo gruppo di testa nel mercato automobilistico. Come tutte le altre case automobilistiche, anche Renault si prepara alla completa elettrificazione delle auto. Ha introdotto sul mercato negli ultimi anni la piccola Zoe, Kangoo Z.E., Fluence Z.E., il quadriciclo Twizy e la Twingo Electric oltre a diversi motori ibridi.
Sono stati annunciati entro il 2025, 14 nuovi modelli Tra questi: la 5 E-Tech Eletric, la Megane E-Tech Eletric, la Kangoo E-Tech Eletric e il suv Austral.
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