Abarth annuncia i suoi programmi sportivi per il 2018
Tempo di lettura: 3 minuti In occasione della premiazione dei Trofei Abarth Selenia 2017, svoltasi presso le Officine Abarth, sono stati svelati i programmi sportivi […] Leggi di più
L’Abarth parte nel ‘49 come scuderia sportiva. Negli anni ‘50 Karl Abarth sente la necessità di distinguersi per trovare un posto preciso nel mercato automobilistico. La sua mossa consiste nel mettere in pratica il suo concetto di elaborazione. Crea la Marmitta Abarth e la monta sulla Fiat 500, la celebre Topolino: la prima utilitaria italiana a basso costo, diffusissima.
Due anni dopo rende la 600 la 750 GT: un successo collaudato alle Mille Miglia e a Monza, che si riconferma, non solo in ambito sportivo, nel ‘58 con le nuove 500.
Così il marchio dello Scorpione inizia a prendere la forma che conosciamo oggi e si lega particolarmente al gruppo FIAT, dal quale riceve forniture a prezzi di favore.
Nel ‘70 Autobianchi (FIAT) con l’A112 fa concorrenza alla Innocenti Mini. Il mercato è quello delle piccole autovetture di lusso, che devono essere eleganti, accattivanti, agili e versatili. La Innocenti Mini risponde con la Mini Cooper MK3. Karl Abarth presenta un prototipo sul modello dell’Autobianchi A112, da corsa, pensato inizialmente per i piloti privati, ma che elabora per la necessità presente di FIAT, cioè competere con la Mini Cooper. Nel ‘71 esce l’Autobianchi A112 Abarth, poi la prima serie, e fino all’85 ne escono altre sette. Intanto sono 14 anni che Abarth riceve nelle sue fabbriche i modelli incompleti delle Fiat e dà vita ad automobili come le Fiat Nuova 500 Abarth, le 595 e le 695.
Nel ‘71 FIAT acquista l’Abarth, che continua a sfornare modelli performanti per numerose case e a progettare auto da corsa vincitrici di titoli mondiali. Continua a rafforzare il suo nome e a distinguersi nel rispetto dello spirito iniziale. Così nel 2007 ritorna a essere un marchio indipendente.
E tira fuori uno dei suoi prodotti più iconici e attuali: la 500 Abarth.
Nel 2008 esce l’automobile che forse rappresenta in maniera più libera e originale il concetto di elaborazione di Karl Abarth. La 500, poi 595 e 695. I numeri sono gli stessi della serie precedente, le auto si basano sostanzialmente sugli stessi modelli, ma hanno carrozzerie e meccaniche decisamente differenti. Le più recenti e diffuse disponibili a oggi sono la 595 Abarth, nelle versioni base, Turismo, Competizione, Esseesse ed F, la 695 70° Anniversario e la 695 Esseesse. 145, 165 o 180 cavalli.
I cavalli però non sono tutto. Il resto varia in base alle modifiche che si decidono di fare.
Infatti c’è il configuratore Abarth, sul sito ufficiale.
Uno strumento che permette all’utente di elaborare a modo suo l’Abarth che sceglie… ovviamente entro certi limiti, ma in sintonia con lo spirito dello Scorpione.
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