Negli ultimi mesi, il panorama automobilistico ha assistito a un susseguirsi di indiscrezioni riguardanti il futuro delle motorizzazioni Diesel. Tra queste, arriva la notizia secondo cui Stellantis starebbe valutando il rilancio dei motori a gasolio, non solo attraverso il tradizionale Multijet 2.2 conforme alla normativa Euro 7, ma anche con l’introduzione di varianti ibride Diesel.
Un’ipotesi ancora non confermata
L’indiscrezione, inizialmente diffusa dalla stampa francese e mai ufficialmente smentita dal Gruppo, ha trovato nuova linfa nella notizia riportata da Torinocronaca, che ha affermato che Stellantis potrebbe puntare sui motori ibridi Diesel per i suoi prossimi modelli.
Questa scelta, se confermata, rappresenterebbe una svolta per il gruppo, che finora non ha mai sviluppato questa tecnologia, a differenza di marchi tedeschi come BMW, Audi e Mercedes, che già da tempo utilizzano propulsori ibridi Diesel per ridurre consumi ed emissioni.
Perché un ibrido Diesel?
Spesso si pensa che l’ibridazione riguardi solo i motori a benzina, ma in realtà esistono varianti a gasolio e persino a GPL. L’ibrido Diesel combina un motore a combustione interna alimentato a gasolio con un piccolo motore elettrico (anche in versione Plug-in), che permette di migliorare l’efficienza complessiva del veicolo. Questa soluzione potrebbe rivelarsi particolarmente adatta soprattutto ai SUV e alle vetture premium del gruppo Stellantis, come Alfa Romeo Stelvio e Giulia, oltre ai nuovi modelli Lancia Gamma e Delta, inizialmente previsti solo in versione elettrica ma successivamente riconfermati anche con motorizzazioni ibride.
Una nuova strategia per il Gruppo
Stellantis ha recentemente dimostrato una notevole flessibilità strategica, rivedendo più volte i piani per alcuni modelli chiave. Ad esempio, Alfa Romeo aveva annunciato che le nuove Giulia e Stelvio sarebbero state esclusivamente elettriche, salvo poi correggere il tiro e prevedere anche varianti ibride. Un approccio simile è stato adottato per Lancia, con Gamma e Delta che seguiranno la stessa strada.
Se l’ipotesi del mild hybrid Diesel dovesse concretizzarsi, potrebbe rappresentare un’importante svolta per Stellantis, fornendo ai clienti un’alternativa efficiente e performante in un mercato sempre più orientato alla sostenibilità. L’azienda sembra intenzionata a posizionare questa tecnologia a partire dal segmento C in avanti, coprendo quindi modelli di medie e grandi dimensioni.
Alla ricerca di motori da sviluppare
Per il momento, non ci sono annunci ufficiali da parte del Gruppo, ma tutti sappiamo che Stellantis è alla ricerca di motori termici, vecchi da aggiornare o nuovi da lanciare, per equipaggiare i suoi modelli futuri. La ricerca procede “a tutto gas”.