La seconda generazione nasce nel 2008, ma già dalle origini, nel 2001 si pone come top di gamma del marchio Škoda grazie alle sue dimensioni generose da berlina di lusso. Stiamo parlando della Superb, che noi abbiamo provato in versione Wagon oggetto di un profondo restyling poco più di un anno fa.
Una rinfrescata che non ha modificato le caratteristiche principali, ma che ha donato alla premium della Casa ceca un look più moderno, un logo rinnovato e altre migliorie che scopriremo più avanti. In poche parole, più Simply Clever.
Design: elegante e ben fatta
Dopo il “lifting”, la Superb Wagon – già ben riuscita nell’edizione precedente – guadagna ancora più fascino, principalmente nel frontale: calandra, fari anteriori, fendinebbia, paraurti, parafanghi e cofano sono stati modificati. E sono, infatti, i nuovi gruppi ottici – Bi-xenon all’anteriore con luci a LED a forma di “C” sia davanti sia dietro – a conferire alla vettura un nuovo look al passo con i tempi.
Come vi abbiamo accennato prima, il logo è stato anch’esso rinnovato e non è più posizionato nella calandra ma, in linea con il nuovo design del Marchio, risulta integrato nella nervatura centrale sul cofano. Rispetto al logo precedente, la Freccia Alata cromata su fondo nero opaco appare molto più moderna.
La Superb che abbiamo provato noi, nella tinta perlata Nero Tulipano, si presenta nell’allestimento Elegance il più alto di gamma che propone una calandra più raffinata, grazie al profilo cromato.
Nonostante i 4,83 metri di lunghezza, la Wagon non risulta pesante nella vista laterale, per merito dei cerchi in lega “Trifid”da 17 pollici, sobri ed eleganti, e di una linea del tetto senza soluzione di continuità fino al portellone posteriore.
Anche il posteriore della Škoda Superb è stato sottoposto a diverse migliorie estetiche, dove sono protagonisti i già citati fari posteriori. Anche i paraurti sono stati rivisti conferendo una maggiore imponenza al lato “B”.
All’interno della Superb da noi testata, troviamo un abitacolo molto elegante e senza eccessi, con sedili in pelle elettrici color avorio, che viene ripreso su buona parte della plancia, tranne che sul volante, anch’esso in pelle, ma di colore nero. Nella Elegance, le modanature presenti sul cruscotto e sulle portiere sono in look legno, una scelta un po’ retrò che può non piacere a tutti. Per quanto riguarda la luminosità all’interno dell’abitacolo ci pensa l’ampio tetto panoramico scorrevole a comando elettrico con tendina parasole integrata.
Nel complesso però, gli assemblamenti sono ben fatti e i materiali utilizzati sono gradevoli al tatto e alla vista, merito di un salto qualitativo che Škoda ha fatto negli ultimi anni.
La disposizione degli elementi di comando sulla plancia è chiara e intuitiva. I comandi sono tutti a portata di mano e la strumentazione davanti al volante ci fornisce tutte le informazioni utili che possiamo richiedere. Al centro della consolle, sono disposti autoradio e sistema di navigazione. Direttamente al di sotto si trova l’unità di comando di riscaldamento e climatizzatore. Il sistema di navigazione Columbus è di ottima fattura, la vettura è dotata di un grande touchscreen a colori da 6,5″ e di un processore ad alte prestazioni garantisce rapidità nel calcolo dei percorsi, mentre per la musica, il lettore è in grado di riprodurre CD e DVD.
Dello spazio e della capacità di carico ve ne parleremo più avanti in modo dettagliato, per ora ci limitiamo a elogiare la grande presenza di vani situati sotto il bracciolo, sotto i sedili, sotto il volante e nelle tasche degli schienali e nei portaoggetti delle porte anteriori o posteriori. Tanto spazio quindi, ma un cassetto portadocumenti di piccole dimensioni che stona un po’ con il resto dell’ambiente.
Alla guida: sempre più tedesca
Abbiamo deciso di provare la motorizzazione diesel più potente: il 2.0 TDI da 170 CV (125 kW) e 350 Nm di coppia, disponibili tra 1.750 e 2.500 giri. Il tutto abbinato ad un cambio DSG a sei rapporti.
Una potenza più che sufficiente per avere lo spunto necessario al sorpasso, ma anche per divertirsi tra le curve in piena sicurezza: la Superb Wagon, infatti, è ben piantata a terra garantendo una tenuta di gran livello, un ottimo bilanciamento dei pesi e un feedback che assicura sempre un inserimento in curva preciso e piuttosto veloce. Un comportamento da tedesca, come dimostra anche la bella consistenza dello sterzo e, nel complesso, il feeling che si trova subito, manovrando un’auto dalle dimensioni generose quasi come se fosse una citycar.
A tutto questo aggiungiamo la trazione integrale che impiega una frizione Haldex di quarta generazione. In condizioni di marcia normali la trazione è affidata all’asse anteriore, mentre quello posteriore interviene solo in caso di necessità. Tramite questa soluzione, in uscita di curva la trazione è sempre efficace riducendo leggermente i consumi. Anche in fase di forte accelerazione – in modalità manuale sequenziale o in “Sport” – lo slittamento delle ruote sull’asse anteriore viene controllato alla perfezione.
Con un peso di 1.588 kg la Superb Wagon scatta da 0 a 100 km/h in 8,8 secondi e raggiunge la velocità massima di 218 km/h, mentre i consumi da noi registrati spaziano tra i 6,5 e gli 8 litri/100 km. Siamo sicuri che però con un DSG a 7 marce e senza il 4×4, i consumi sarebbero ancora migliori, molto vicini a 4,6 dichiarati dalla Casa.
La bella vita del passeggero
Una pubblicità passata recentemente in televisione ricorda quanto può essere fastidioso ospitare un passeggero particolarmente apprensivo o semplicemente troppo “saputello”. La Superb pensa moltissimo agli ospiti – anche a quelli non troppo desiderati – mettendoli a proprio agio in un ambiente confortevole e rilassandoli con sedute davvero comode, davanti e dietro.
Ed è principalmente dietro che la Superb Wagon sorprende, con uno spazio per le ginocchia che va da poco più di 20 cm fino a un massimo di 50 cm, numeri di riferimento per qualsiasi auto dalle stesse dimensioni, se non superiori. Un’ulteriore nuova funzione rende ancora più confortevole il viaggio per chi è seduto sui sedili posteriori: per la prima volta, a richiesta, il sedile del passeggero anteriore può essere spostato elettricamente anche dal vano posteriore.
Anche quando si è in cinque, la situazione non cambia: comfort e spazio dominano come su poche vetture con le bocchette di aerazione posteriori che garantiscono fresco anche nella seconda, affollata, fila. La ciliegina sulla torta è che, per garantire l’abbondanza di spazio, non è stato sacrificato il volume del bagagliaio, come già detto, di 633 litri in configurazione a cinque posti che diventano 1865 a sedili abbattuti.
La Superb Wagon è Simply Clever anche in caso di pioggia, infatti, nel rivestimento della portiera posteriore sinistra c’è un pratico vano porta ombrelli, un’idea veramente ingegnosa. Lo scomparto è realizzato in materiale impermeabile, è stato progettato in modo che l’acqua presente sull’ombrello possa defluire all’esterno della vettura.
Meglio guidare o godersi la bella vita del passeggero?
Prezzo e concorrenti
La Super Wagon parte dal prezzo molto conveniente di 25.260 euro equipaggiata con il 1.4 TSI da 125 cavalli. La versione che abbiamo provato noi – la top di gamma – parte invece da 39.755 €, ma con quasi 3.000 euro di optional tocchiamo i 42.710 €. La dotazione è piuttosto ricca, infatti, gli accessori sono pochi e ben scelti: airbag laterali posteriori (355 €), Driver Activity Assistant (40 €), Interni Glamour pelle avorio (495 €), Navigatore satellitare “Columbus” 2 DIN e MAXIDOT (1.415 €), predisposizione per il telefono Bluetooth GSM II (315 €), vernice perlata nero tulipano (565 €) e volante multifunzionale a 4 razze in pelle (40 €).
Tirando le somme, il prezzo finale si alza nettamente, ma rimane relativamente basso se rapportato alla concorrenza del segmento E, ancor di più nel caso questa sia equipaggiata coma la Superb Wagon da noi provata. Concorrenza piuttosto agguerrita, nella quale annoveriamo BMW Serie 5, Audi A6, Hyundai i40, Jaguar XF, Mazda 6, Mercedes Benz Classe E, Opel Insignia, Peugeot 508, Renault Laguna e Volkswagen Passat.