in

Sicurezza stradale: passa alla Camera la modifica dei guard rail “assassini”

Tempo di lettura: 2 minuti

Approvata all’unanimità la modifica dei guard rail che ogni giorno causano morti – principalmente tra i motociclisti – sulle nostre strade.

Dopo un mese dal deposito della proposta del Movimento 5 Stelle in Commissione Trasporti, accolta favorevolmente da tutti i partiti, la risoluzione è finalmente arrivata e impegna il Governo a installare barriere ‘sicure’ dedicate agli utenti della strada che utilizzano cicli, motocicli e scooters, ma anche agli automobilisti. Secondo uno studio dell’Istat, il 30% dei morti in incidenti stradali in Italia appartiene alla categoria dei motociclisti. Da questo stesso studio emerge che una delle principali cause di morte è proprio l’impatto con gli attuali guard rail, che non sono mai stati testati per l’impatto con il corpo umano e, anzi, risultano molto pericolosi, come ci è stato dimostrato dai fatti in migliaia di incidenti. I nuovi guard rail dovrebbero essere dotati di un’apposita sezione protettiva centrale evidenziata in giallo, che svolgerebbe un ruolo di protezione ulteriore.

“In sede di Commissione abbiamo sottolineato che, come ci ricordano tristemente le statistiche, i motociclisti sono la fascia più debole tra gli utenti della strada: circa il 30% delle vittime di sinistri mortali, infatti, appartiene a questa categoria. Inoltre, per quanto riguarda le cause di incidentalità dei motocicli, nel 50% dei casi la responsabilità è di chi guida un altro veicolo e nel 25% di infrastrutture inadeguate. Considerando che motociclisti-scooteristi esprimono una minoranza degli utenti della strada, si tratta dunque di statistiche impressionanti.” Questo il commento di Michele Dell’Orco, deputato M5S in Commissione Trasporti contro i guardrail “assassini”, che continua: “Con questa risoluzione, in definitiva, la Commissione Trasporti chiede al Governo un impegno serio contro morti che potrebbero essere evitate. Trattandosi della salvezza di vite umane, dobbiamo essere tempestivi, non possiamo permetterci di piangere sul latte versato. Bastano piccole azioni per fare la differenza tra la vita e la morte e per questo chiediamo al Governo di agire in fretta con l’installazione di nuove barriere, o con l’adeguamento di quelle già esistenti, salva-motociclisti nei tratti più a rischio. I fondi possono essere trovati emanando i decreti attuativi della legge 120 del 29 luglio 2010 e prevedendo che questi garantiscano una quota specifica da destinarsi all’adeguamento di guard rail, almeno nei tratti stradali più a rischio”.

Campione

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

Carrera Cup Italia: Dopo il Red Bull Ring, il 6 – 7 luglio tocca al Mugello

Tutto pronto per la prima Torino-Superga