Quando in un colosso automobilistico come Volkswagen si presenta un nuovo CEO, come nel caso di Herbert Diess, ci si deve sempre aspettare qualcosa di nuovo, un cambio nella strategia dei vari brand ad esempio. È il caso di Seat, indicata dal nuovo CEO e già da Ferdinand Piech prima di lui come la rivale diretta di Alfa Romeo nel mondo dell’automobile. Paragone azzardato o, da buoni italiani tutto cuore, un impavido paragone?
Diess si è spinto a sostenere che Seat possa tranquillamente competere con la “nostra” Alfa Romeo per due semplici motivi: la nascita del Marchio Cupra, presentato un po’ a sorpresa al Salone di Ginevra con l’inedita Ateca da 300 CV e la Leon altrettanto potente (ma non come una Giulia o uno Stelvio Quadrifoglio, si intende…) e per gli ottimi risultati finanziari del brand spagnolo (342.000 unità consegnate fino a luglio 2018, miglior risultato di sempre) amministrato dall’italiano Luca de Meo nel primo semestre 2018.
È inutile negare che Seat, almeno negli ultimi anni, stia producendo buoni se non ottimi prodotti, e il mercato le sta dando ragione. Ora, secondo i vertici di VW Group, conquistato il pubblico, specie quello più sportivo, è ora di puntare in alto e partono così i paragoni.
L’idea del CEO Diess, come da lui affermato, si riferisce alla percezione del Marchio. Queste le sue parole: “chiedete a un giovane di 35 anni cos’è Alfa Romeo e resterà perplesso, perché non ne hanno mai sentito parlare”.
A parte che il vero appassionato difficilmente può rimanere perplesso davanti alla storia secolare del Biscione, forse Diess si riferisce a quei giovani cresciuti negli anni ’90 e rimasti senza l’immagine del Biscione vincente nelle competizioni e risollevatasi solo con l’arrivo di Giulia e Stelvio. Se però vogliamo pensare a cosa era Seat 25 anni fa (Marbella vi dice niente?) forse è meglio pensare con cognizione di causa prima di parlare.
Oggi nessun’auto nella gamma del brand spagnolo può pensare di competere con i modelli più sportivi del Biscione. Sarebbe bello mettere a confronto, come abbiamo fatto nell’immagine di copertina, una Leon Cupra con la Giulia Veloce, 300 CV contro 280 CV, con 10.000 euro che ballano tra le due concorrenti. Sicuramente la pecca di Alfa Romeo è di avere in gamma due modelli veramente al passo con i tempi, vista la morte annunciata di Mito (che non potrà più competere con la Ibiza) e la vecchiaia di una Giulietta, destinata più che mai a un restyling in tempi brevi.
La concorrenza per un brand dichiaratamente sportivo come Alfa Romeo si è certo fatta molto agguerrita e non nascondiamo che Seat ha tutte le carte in regola per produrre una gamma competitiva, la differenza però, a volte, la fanno anche i libri di storia. Sono però questi i motivi per i quali il mondo dell’automobile non smette mai di stupire e rinnovarsi quindi ben vengano questi “paragoni azzardati” che spingono ogni Casa a superarsi rispetto ai limiti prefissati. Poi i gusti son gusti…