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Se perdi la patente perdi anche il lavoro: ecco quando succede

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Perdere la patente di guida non significa solo dover rinunciare alla possibilità di mettersi al volante, ma in alcuni casi può comportare anche la perdita del posto di lavoro. In particolare, per coloro che guidano veicoli per motivi professionali, la revoca della patente per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe rappresenta una giusta causa di licenziamento, come stabilito dall’articolo 219 del Codice della Strada.

Il legame tra patente e lavoro

Autisti di mezzi pesanti, conducenti di autobus, tassisti e altre categorie di lavoratori che hanno nella guida il fulcro della propria attività devono essere particolarmente attenti. Se il documento di guida viene revocato per infrazioni gravi, il datore di lavoro può interrompere il rapporto di lavoro senza alcun obbligo di ricollocare il dipendente in una mansione alternativa.

Il licenziamento non avviene in maniera automatica, ma è altamente probabile: senza patente, infatti, il lavoratore non può svolgere il proprio compito principale, rendendo difficile per l’azienda mantenerlo in organico.

L’articolo 219 del Codice della Strada

Il Codice della Strada è chiaro in merito alla revoca della patente e alle sue conseguenze lavorative. Ecco cosa stabilisce l’articolo 219:

  1. La revoca della patente di guida viene emessa dal competente ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri nei casi previsti dall’articolo 130, comma 1, e dal prefetto nel caso in cui la revoca costituisca una sanzione amministrativa accessoria, così come nei casi previsti dall’articolo 120, comma 1.
  2. Quando la revoca della patente è una sanzione accessoria, l’organo che accerta l’infrazione deve comunicarlo al prefetto entro cinque giorni, il quale emette l’ordinanza di revoca e dispone la consegna immediata della patente.
  3. Il provvedimento di revoca è definitivo nei casi in cui si perda permanentemente il possesso dei requisiti psichici e fisici necessari per la guida.
  4. In caso di revoca per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe (articoli 186, 186-bis e 187 del Codice della Strada), non è possibile ottenere una nuova patente prima di tre anni.
  5. La revoca della patente a conducenti professionali a seguito di violazioni relative all’abuso di alcol e droghe costituisce giusta causa di licenziamento ai sensi dell’articolo 2119 del Codice Civile.

Conseguenze dirette per i lavoratori

Il messaggio è chiaro: il rispetto delle regole stradali non è solo una questione di sicurezza, ma può incidere direttamente sulla vita lavorativa. Perdere la patente per un’infrazione grave può significare anche la perdita del lavoro, con conseguenze economiche e professionali importanti.

Per questo motivo, chi guida per professione deve prestare la massima attenzione, evitando comportamenti a rischio che potrebbero mettere in pericolo non solo la propria vita, ma anche la propria stabilità lavorativa.

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