Le accise sui carburanti continuano a pesare in maniera significativa sulle tasche degli automobilisti italiani. Attualmente, ogni litro di benzina include una quota di accise pari a 0,728 euro, mentre per il gasolio la cifra si attesta a 0,617 euro. Un eventuale aumento di appena 1 centesimo di euro sulla tassazione del gasolio potrebbe comportare un aggravio complessivo di ben 245 milioni di euro per i proprietari di veicoli alimentati a Diesel.
A lanciare l’allarme è il Codacons, che ha fornito una dettagliata analisi sull’impatto di un riallineamento delle accise proposto dal governo nel Piano strutturale di bilancio, recentemente approvato dalla commissione Finanze del Senato.
Una stangata per le famiglie italiane
Secondo il Codacons, il 41,5% delle vetture in Italia è alimentato a gasolio. Questo dato evidenzia come anche un lieve incremento delle accise, aggravato dall’applicazione dell’IVA, si traduca in una vera e propria stangata per milioni di cittadini. Con 16,7 milioni di auto Diesel circolanti nel 2024, un aumento di 1 centesimo di euro sulle accise comporterebbe una spesa aggiuntiva di 0,61 euro su un pieno da 50 litri. Su base annua, ciò si tradurrebbe in un impatto complessivo pari a 245 milioni di euro per i proprietari di veicoli a gasolio.
Un possibile scenario peggiore
Se l’aumento delle accise sul gasolio fosse di 2 centesimi di euro, l’aggravio annuo raddoppierebbe, raggiungendo i 490 milioni di euro. Una prospettiva che solleva forti preoccupazioni non solo per il bilancio familiare degli automobilisti, ma anche per le ripercussioni sull’economia nazionale.
Le implicazioni sociali ed economiche
L’incremento della tassazione sui carburanti si inserisce in un contesto già segnato da un aumento generale del costo della vita, colpendo in modo particolare le famiglie che utilizzano quotidianamente l’automobile per esigenze lavorative o personali. Oltre all’impatto diretto sui consumatori, un simile provvedimento potrebbe avere effetti a catena sui costi di trasporto delle merci, influenzando ulteriormente i prezzi al consumo.
La posizione del Codacons
“Anche un piccolo aumento delle accise rappresenta un colpo per milioni di automobilisti,” sottolinea il Codacons, che invita il governo a considerare con attenzione le conseguenze di tali provvedimenti. L’associazione ribadisce la necessità di politiche fiscali equilibrate che tengano conto delle esigenze dei cittadini e del contesto economico attuale.
In conclusione, l’ipotesi di un riallineamento delle accise sui carburanti pone interrogativi cruciali sull’equità fiscale e sulla sostenibilità economica per le famiglie italiane. Una questione che merita un dibattito approfondito e soluzioni condivise per evitare di gravare ulteriormente su una parte consistente della popolazione.