Non ci sta Valtteri Bottas a lasciare tutta la scena a Lewis Hamilton, che già pensa a quando festeggiare il suo settimo titolo. Su una pista praticamente sconosciuta per tutti, o quasi (nel 2009 ci furono diverse sessioni di test), il finlandese ha svettato con il nuovo record della pista (1:17.940), seguito da Verstappen e da un arrembante Lando Norris su Mclaren.
Leclerc e Vettel si sono messi in luce ottenendo il quarto e il sesto posto: sembra che il nuovo fondo funzioni. La seconda sessione, dopo che nella prima tanti piloti sono caduti in errore nel valutare i tanti saliscendi dell’affascinante pista portoghese, ha visto però ben due bandiere rosse interrompere i giri dei piloti.
Indietro Hamilton, che non è riuscito a completare un giro veloce su gomma soft. Stessa sorte per Antonio Giovinazzi, finito in fondo con la sua Alfa Romeo Racing.
In uno dei due episodi l’Alpha Tauri si è fermata lungo la pista e in pochi secondi si è sprigionato il fuoco dalla AT01 di Pierre Gasly, che si è scaraventato fuori dalla monoposto dopo che si era issato fino al 5° posto.
Nella seconda interruzione, la Racing Point di Lance Stroll, che ha ammesso di aver saltato la tappa del Nurburgring dopo aver effettuato un responso positivo dal tampone, ha urtato la Red Bull di Verstappen che si stava lanciando per una simulazione di qualifica, il tutto a più di 300 km/h. Spavento per entrambi e qualche danno alle monoposto, ma è andata peggio al canadese.
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