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Prova Volvo EX90: l’ammiraglia elettrica è futuristica. Come si guida, prezzi

Tempo di lettura: 6 minuti

Volvo EX90, presentata nel dicembre 2022, segna una nuova era per il Marchio svedese, portando avanti la tradizione di sicurezza, comfort e innovazione con una nuova piattaforma nativa elettrica (la SPA2) e potenze fino a 517 CV. Un SUV di lusso, rivale di Mercedes EQS, che rappresenta la vera e propria punta di diamante della gamma Volvo, con tecnologie all’avanguardia come il sensore Lidar sopra il parabrezza, ve ne parlo a breve, un design sofisticato e un’impronta ecologica sempre più marcata.

La potremmo chiamare una versione XL della compatta EX30, la EX90 affianca la rinnovata XC90 (profondo restyling della seconda generazione presentata nel 2015) e lo fa con un carico di novità non indifferente. In un periodo in cui l’elettrico fa ancora fatica, più in Italia che negli altri paesi, ha senso affiancare due calibri piuttosto grossi, letteralmente e fisicamente, per puntare a una clientela più ampia. Da una parte lei, con prezzi a partire da 85.250 euro, dall’altra la XC90 che nella versione mild hybrid parte da 81.200 euro ma curiosamente sorpassa il prezzo base dell’elettrica con la potente versione ibrida plug-in T8 da 455 CV oggetto di una seconda prova su strada a breve in uscita su autoappassionati.it.

Un SUV sette posti lungo 5,04 metri, spaziosissimo all’interno e molto curato. Vediamo quanto costa la nuova Volvo EX90, come si comporta su strada in questo primo contatto e quali sono le sue novità, dentro e fuori.

Quanto costa la Volvo EX90 in Italia: la tabella con tutti i prezzi

nuovo faro anteriore volvo ex90
Una delle chicche tech più curiose della Volvo EX90 è rappresentata dai fari a matrice di LED a “scomparsa”

Partiamo come di consueto dai prezzi del modello oggetto del primo contatto, in questo caso la nuova Volvo EX90. Bisogna distinguere tra versioni Single Motor e Twin Motor, visto che la batteria è uguale per tutte le versioni e conta su una capacità di 111 kWh. La Single Motor, 279 CV e motore elettrico posteriore, attacca a 85.250 euro per l’allestimento base Core, mentre si parte da 91.150 euro (+5.900 euro) per la Twin Motor da 408 CV che abbiamo provato. Al vertice la Twin Motor Performance, per una gamma che ricalca esattamente quella della EX30 raddoppiando, e qualcosa in più, i valori in gioco.

VersioneCorePlusUltra
Single Motor 279 CV (205 kW) 111 kWh85.250 euro89.700 euro
Twin Motor 408 CV (300 kW) 111 kWh91.150 euro95.600 euro102.200 euro
Twin Motor Performance 517 CV (380 kW) 111 kWh100.650 euro107.250 euro

A completamento della gamma la potente Twin Motor Performance, forte dei suoi 517 CV e 910 Nm di coppia e di uno 0-100 km/h tutto meno che da SUV: 4,9 secondi per chiudere la pratica.

Com’è fatta la Volvo EX90 dentro e fuori: dimensioni e curiosità

La Volvo EX90 si presenta con un design molto moderno e aerodinamico, mantenendo le proporzioni imponenti tipiche delle ammiraglie della Casa svedese. Il frontale è dominato da una calandra chiusa, tipica delle auto elettriche, affiancata da fari a matrice di LED che, a ricordare i tempi che furono, reinterpretano molto bene la filosofia dei fari a scomparsa. Come? Se i diurni ricordano, anche in questo caso, una EX30, è azionando gli abbaglianti che la parte orizzontale della firma diurna si apre liberando i gruppi ottici a matrice, adattivi, sottostanti. Qualcosa di estremamente nuovo e originale che potrebbe fare scuola. Le linee fluide e scolpite conferiscono un aspetto elegante ma anche muscoloso, sottolineando la vocazione premium del modello.

Le dimensioni della EX90 la collocano tra i SUV di segmento E/F, terreno di veicoli come la già citata EQS ma anche della famosa Model X lunga 5,03 metri e la Kia EV9 (5,01 metri):

  • Lunghezza: 5,04 metri
  • Larghezza: 1,96 metri
  • Altezza: 1,74 metri
  • Bagagliaio: 330 litri (7 posti), 655 litri (5 posti), 1.915 litri (2 posti)

Queste misure si traducono in un abitacolo che definire spazioso è dire poco, in grado di ospitare comodamente fino a sette passeggeri. Il bagagliaio, grazie alla configurazione modulare dei sedili, offre una grande capacità di carico, specie con seconda e terza fila completamente abbassate. Concludendo con le sue dimensioni, siamo 10 centimetri sopra la sorella ibrida XC90 per chi fosse incerto sulla scelta tra ibrido ed elettrico. Parlavo del sensore Lidar che è una novità, per altro condiviso con un’auto come la Lotus Eletre che nasce sulla stessa piattaforma; per chi fosse rimasto un passo indietro, il gruppo cinese Geely ha una buona quota di partecipazioni sia in Volvo sia in Lotus, quindi non è sbagliato definire Eletre ed EX90 cugine alla lontana.

Lateralmente si apprezzano le manigle a scomparsa che fuoriescono quando è necessario azionarle per poi venire elegantemente ritratte così da non interferire con i flussi d’aria. I cerchi sono completamente carenati e dal disegno ricercato. Inedita anche la forma dei fari posteriori, che corrono lungo il montante con segmenti separati. Basta salire all’interno per apprezzare, infine, i nuovi specchietti retrovisori molto grandi e senza cornice, quasi poggiati sopra il supporto alla cui estremità è installata una telecamera.

All’interno, Volvo ha realizzato un ambiente decisamente minimalista e sofisticato, con materiali sostenibili e finiture di alta qualità. Il cruscotto è dominato da un ampio schermo centrale da 14,5″ che integra il sistema di infotainment basato su Google Automotive, anche qui qualcosa di già visto su EX30 ma evoluto con nuove funzionalità, una su tutte la regolazione del One Pedal di cui vi parlo nelle impressioni di guida. C’è Google Maps con tutti i consigli per le soste alle colonnine nella pianificazione dei percorsi ed è tutto molto centralizzato sul display, tanto che nell’ora scarsa di test drive ho preferito non perdere troppo tempo a esplorare i tanti menu. Rispetto a EX30, il quadro strumenti da 9″ ora offre una nuova visualizzazione del funzionamento degli ADAS Tesla oriented, con le macchine che passano a fianco e le linee tratteggiate che fanno capire quando è in funzione il Pilot Assist, o cruise control adattivo evoluto.

sedili posteriori volvo ex90

Sempre rispetto a EX30, la chiusura degli alzacristalli elettrici è stata spostata dalla console centrale al pannello porta, ma anche qui bisogna prima scegliere quali cristalli alzare (se anteriori o posteriori). Bella l’apertura della portiera, che avviene tramite una maniglia diversa dal solito. Promosso a pieni voti l’impianto audio Bowers&Wilkins con 15 altoparlanti tra cui il tweeter che sembra ed è una piccola opera d’arte, lì sotto il parabrezza, che gli amanti della musica apprezzeranno. In abitacolo si apprezza la filosofia human centric, con sensori tra cui il già citato Lidar che monitora costantemente cosa succede attorno alla vettura arrivando anche a fermarsi se i sensori di monitoraggio dell’attenzione rilevano il più classico dei colpi di sonno o un malore, non prima di aver letto la situazione attorno per trovare una sosta sicura. Sempre il Lidar, per inciso, rileva oggetti fino a 250 metri di distanza preparando l’eventuale frenata d’emergenza: sono il doppio della misura di un campo da calcio.

Alla guida della Volvo EX90: va bene anche per i viaggi lunghi, ma occhio al One Pedal

Venuto il momento di sedersi a bordo della Volvo EX90 e partire per il nostro test drive mi sono letteralmente accomodato a bordo della Twin Motor da 408 CV e 770 Nm di coppia. Il peso alza l’asticella a 2.780 kg in ordine di marcia e, nonostante la buona se non ottima cavalleria, ho trovato un’auto che non mi ha sorpreso particolarmente per lo spunto (5,9 secondi 0-100 km/h) quanto per la ripresa vista la mole, sebbene si rimanga nel complesso stupiti dalla facilità con cui schizza fuori dalle curve un SUV di queste dimensioni. L’auto è reattiva, morbida nell’assetto regolato dalle sospensioni adattive, e si comporta molto bene in autostrada dove il Pilot Assist, che si attiva tirando verso il basso la leva delle modalità di marcia legata al piantone, regola ottimamente e senza fastidi la posizione tra le carreggiate e il mantenimento della velocità impostata.

Dove mi sono trovato meno bene è sulla frenata: tre i livelli di regolazione del One Pedal (richiamabile in un passaggio dallo schermone centrale), con On/Off e Auto. Acceso, l’auto frena da sola come ormai siamo abituati a percepire sulle elettriche senza mai arrivare a fermarsi. In questo caso si guida con un pedale solo, da cui One Pedal. Spenta, invece, l’auto ha poco mordente sull’impianto frenante e bisogna considerare di premere quel qualcosa in più vista la massa della vettura.

dinamica posteriore volvo ex90

Sulle prime, ho fatto fatica a prendere le misure specie uscendo dall’autostrada e ritrovandomi un camion al casello (c’è tutto nel video POV che trovate qui sopra). In auto, infine, la telecamera e i sensori leggono la distanza dall’auto che precede e l’auto fa tutto da sola, ed è l’impostazione assente su EX30 che mi sento di consigliarvi per tutto il tempo che passerete a bordo della vettura svedese.

Se parliamo di autonomia, il test è stato troppo breve per dare un responso. L’auto segnava poco meno di 400 km appena accesa a batteria carica, ma la Casa dichiara fino a 600 km di autonomia e il dato può anche essere veritiero considerando consumi nell’ordine dei 21-23 kWh rilevati nel test (facendo una rapida operazione matematica, capacità batteria diviso consumi, e moltiplicando per 100) cui sarebbe corrisposta un’autonomia quanto meno vicino ai 500 km reali con buone percorrenze autostradali. Con il livello raggiunto da Google nella pianificazione dei viaggi, sono più che sufficienti anche per muoversi fuori città e pe lunghe tratte. Niente architettura a 800V, però: la EX90 accetta fino a 250 kW in corrente continua e si carica dal 10 all’80% in circa 30 minuti. 45 ore, va detto, se la caricata in garage con una Schuko (0-100 %), 15 ore con una wallbox da 7,4 kW.

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