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Prova Renault Scenic elettrica: grande viaggiatrice, ricca di comfort

Tempo di lettura: 8 minuti

Subito bissata dall’elettrico retrò che risponde al nome di Renault 5 E-Tech, la Car of the Year 2024 non è passata in sordina e risponde al nome di Renault Scenic E-Tech, più spaziosa della Megane che è andata ad affiancare e proposta con la sola motorizzazione elettrica che è diventata oggetto di questa prova su strada. Una gamma che si orienta attorno a quattro allestimenti dei quali l’Esprit Alpine non solo è la più accessoriata ma anche la più sportiveggiante, anche grazie al kit specifico che prevede, tra le altre cose, cerchi in lega da 20″ e volante personalizzato all’interno.

Facciamo un passo indietro? Tutti abbiamo bene in mente che macchina è stata la Scenic per Renault, la prima monovolume compatta dopo che con l’Espace, negli anni ’80, venne praticamente inventato un nuovo segmento. Era il 1996 e la Scenic (acronimo di “Safety Concept Embodied in a New Innovative Car”) si distingueva per una ricetta che comprendeva abitabilità, comfort e posizione di guida rialzata. Curiosamente, poi, nel 1997 la Scenic vinse il titolo di Car of the Year, titolo ripetuto dalla sua “erede” nel 2024.

Oggi come allora il progetto condivideva molto con la Megane: oggi le due E-Tech, infatti, condividono la piattaforma, i motori e le batterie, ed entrambe vengono proposte esclusivamente elettriche. Non siamo più di fronte a un monovolume compatto, bensì a una berlina leggermente più alta da terra e lunga 4,47 metri, adatta per 4 passeggeri e i loro bagagli, quindi più che ok per una famiglia ma anche per una coppia.

Vediamo quanto costa, com’è fatta fuori e dentro la Scenic E-Tech e come si guida. In tal senso, un focus su autonomia, prestazioni e alternative sul mercato.

Prezzi Renault Scenic E-Tech elettrica: la Esprit Elpine è la più accessoriata

badge esprit alpine 2025

I prezzi della Renault Scenic partono dai 40.050 euro della Evolution 170 CV Comfort Range (batteria da 60 kWh). Si sale a 41.550 euro per la Techno, prima che propone anche il motore da 220 CV e la batteria long range (47.250 euro). Una Esprit Alpine parte da 49.050 euro, ma nella nostra configurazione non ci si allontana molto dai 55.000 euro. Nel dettaglio la vettura in prova montava, tra le altre cose, il tetto panoramico oscurante Solarbay (1.500 euro), la vernice più cara a listino (Grigio Scisto Satin da 1.600 euro con tetto nero, disponibile solo per questo allestimento) il pack Harman Kardon da 850 euro e il pack Advanced Driving Assist & Augmented Vision da 1.400 euro. Sul reale valore degli optional, almeno quelli consigliabili, ci torno a breve.

La Iconic, però, costa 50.450 euro. Sia lei sia la Esprit Alpine fanno riferimento alla Techno. La Iconic comprende maggiori accessori dedicati al comfort come il volante riscaldabile, la seduta del conducente regolabile elettricamente e la guida autonoma di secondo livello (Traffic Jam Companion). La Esprit Alpine, al contrario, punta più sull’aspetto estetico con design interno ed esterno specifico, tra cui:

  • Armonia interna specifica di colore blu
  • Pannelli porta con inserti blu
  • Pedali in alluminio
  • Sellerie misto TEP con impunture blu
  • Welcome bye bye specifico
  • Volante specifico
  • Badge esterni
  • Barre tetto nero
  • Cerchi in lega 20″ Speedway
  • Logo ice black
  • Profilo superiore finestrini in nero

Ricapitolando i prezzi della Renault Scenic E-Tech Electric

tre quarti posteriore renault scenic e-tech
VersionePotenza (CV)Autonomia (km)Prezzo
Evolution170 CV430 km40.050 euro
Techno170 CV430 km41.550 euro
Techno220 CV625 km47.250 euro
Esprit Alpine220 CV610 km49.050 euro
Iconic220 CV610 km50.450 euro

Gli optional di cui non puoi fare a meno

Scorrendo il listino ufficiale, scopro che i sensori di parcheggio anteriori e posteriori sono di serie su Techno, Esprit Alpin e Iconic, mentre costano 350 euro per la Evolution. Il cavo di ricarica da 6,5 metri per la ricarica domestica, la presa è poco dietro la ruota anteriore destra, è consigliabile per 450 euro se siete soliti parcheggiare di muso e la presa è sul lato opposto. I pneumatici all seasons costano 350 euro, mentre il tetto Solarbay, un must to have da far vedere agli amici oltre che molto utile ed elegante, si fa pagare come abbiamo visto: 1.500 euro. Si attiva alla pressione di un tasto, che se tenuto premuto permette di coprire interamente o solo a segmenti il tetto in vetro.

tetto solarbay scenic e-tech 2025

I pack sono veramente tanti, ne ho contati ben 9. Chi carica dalle colonnine pubbliche non può non scegliere il pack AC22, che porta l’OBC a 22 kW. In termini numerici, la batteria da 87 kWh si ricarica in circa 4 ore e 50 minuti. Con una wallbox da 7,4 kW, servono almeno 13 ore per raggiungere il 100% ma basta una notte per l’80%. L’impianto audio Harman Kardon costa 850 euro, mentre il pack Augmented Vision è disponibile solo per la Iconic a 1.000 euro, mentre costa 1.400 euro su Esprit Alpine e Techno aggiungendo il monitoraggio dell’angolo cieco e la sterzata correttiva, la telecamera a 360° (consigliata, vi spiego dopo perché), la guida autonoma di 2° livello, l’active driver assist, il rear cross traffic alert e l’occupant safety exit.

Dimensioni e interni Renault Scenic elettrica: il Solarbay è una chicca

dimensioni renault scenic e-tech 2025

Con questa vernice grigio opaca e i dettagli azzurri che adornano l’abitacolo, la Scenic Esprit Alpine è la più indicata per chi vuole farsi notare. Le sue dimensioni parlano di 4,47 metri di lunghezza, 1,86 metri di larghezza e 1,57 metri di altezza, per un passo considerevole (2,79 metri) considerando la lunghezza totale. Dietro si sfrutta il pavimento piatto e possono stare comode anche 5 persone, in 4 si sta meglio ma l’omologazione è effettivamente per 5 persone. Bene il bagagliaio, anche se Renault ci ha abituato a soglie di carico piuttosto alte. In ogni caso la capacità varia tra 545 e 1.670 litri abbattendo le sedute e creando uno scalino fastidioso. Bene, aggiungo, la presenza del doppiofondo per riporre i cavi di ricarica essendo assente un frunk anteriore.

Ok i dati tecnici, ma diamo uno sguardo alla Scenic. La calandra è chiusa e formata da tante piccole losanghe sotto la fascia centrale camuffa i gruppi ottici e facendoli apparire uniti in un’unica fascia intervallata dal grande logo della Losanga. I fari diurni, invece, di scuola Clio/Captur/Symbioz, corrono lungo il margine del paraurti ma, così facendo, bisogna sperare di non incorrere in piccoli urti e costose riparazioni in officina. L’auto appare ben fatta, armonica nelle sue forme e piuttosto aggressiva vista di lato. Non si può parlare di crossover ma di una berlina allungata rispetto ai 4,2 metri della Megane. I cerchi da 20″ presenti sulla Esprit Alpine catturano l’attenzione, non meno importante il contributo dato dal lato B dove i fari appaiono allungati verso il centro del portellone. Onestamente non ho trovato riuscitissime le sporgenze della carrozzeria nate per esigenze aerodinamiche. Si notano più da dietro che lateralmente.

Interni Renault Scenic elettrica Esprit Alpine: il tocco di Dieppe

interni renault scenic e-tech 2025

Salendo a bordo si ritrova l’OpenR Link con la disposizione a L rovesciata dei due schermi: quadro strumenti da 12,3″ e schermo centrale (verticale) da 12″. A scanso di equivoci, mi ritrovo ad affermare che si tratta di uno dei migliori sistemi di infotainment sul mercato e, a guardare il momento positivo che sta affrontando Renault, voglio immaginare quanto sia stato importante nel conquistare il piacere dei clienti anche grazie alle recensioni come la nostra e della stampa specializzata.

Ricordiamo essere un sistema che sfrutta l’operativo Android e tutti i servizi Google ad esso collegati, quindi vi dimenticherete presto di usare CarPlay o Android Auto almeno per la navigazione perchè ritroverete esattamente lo stesso software. In aggiunta, il navigatore proprietario è settato per calcolare i percorsi e suggerire la sosta alle colonnine quindi anche il viaggio lungo non deve spaventare.

In tal senso un altro strumento, configurabile sul quadro e richiamabile dai comandi sulla razza destra, è molto utile: indica istante per istante l’autonomia massima calcolata per la città e per l’autostrada, dando un senso di quanti chilometri effettivamente rimangano prima della prossima ricarica piuttosto che un generico dato che non tiene conto di questi parametri e cambia solo in base allo stile di guida. Viaggiare in elettrico, è oggettivo, ha ancora tante complicazioni per la maggioranza delle persone: questi passi avanti non possono che fare bene.

A completare gli interni della Renault Scenic E-Tech il clima bi-zona, controllabile sia digitalmente sia fisicamente con i tasti dedicati appena sotto lo schermo. La piastra di ricarica wireless, invece, è una sorta di tasca che ruba meno spazio possibile ma risulta un po’ difficile recuperare lo smartphone specie se le vostre mani non sono esattamente “minute”. Si respira aria di ben fatto sul crossover, ci tengo a non chiamarlo SUV, della Losanga. Una critica? La leva delle modalità di marcia, ad affollare la parte destra del piantone sebbene sia molto lunga verso l’alto, e l’ormai onnipresente comando radio stile anni ’90 che sembra ormai essere indissolubile sui modelli Renault nonostante il passare del tempo.

Alla guida della Renault Scenic 220 CV 87 kWh: prestazioni e autonomia

dinamica renault scenic e-tech 2025

Per questa prova mi siedo al volante della Scenic E-Tech Electric da 220 CV e con batteria Long Range, quindi da 87 kWh. Subito un dato positivo, strategico su un’elettrica: l’autonomia è promossa e si avvicina al dichiarato; Appena ritirata la vettura sul quadro ho visto 525 km, mentre dopo una ricarica completa nei giorni seguenti sono riuscito a salire a 535 km. Non tutte le concorrenti vantano autonomie simili, ma ricordiamo che questa che abbiamo provato è la versione con la batteria più grande da 87 kWh, mentre per la 60 kWh che costa meno Renault dichiara circa 430 km. Per questa, invece, 610 km. Siamo circa 70 km sotto il dichiarato, ma questo è un dato che accomuna (purtroppo) quasi ogni elettrica sul mercato. Almeno a me, che per lavoro ne provo tante, non è ancora capitato di salire a bordo di una EV con un’autonomia quanto meno vicina a quella indicata dal costruttore.

Capito che con l’autonomia possiamo stare sereni, tra l’altro sono 150 i kW accettati in corrente continua ma durante una sosta in una HPC, vai a capire se è sempre colpa dell’infrastruttura o anche del veicolo, la corrente accettata non è andata oltre i 100 kW partendo da circa il 35% di stato di carica della batteria. Invece, in occasione di un evento, da Torino sono partito alla volta di Arluno registrando un consumo medio a velocità da codice di circa 23 kWh/100 km, segno che con la batteria pienamente carica in autostrada si possono comodamente fare 350 km prima di fermarsi nuovamente a caricare. La prova, da lasciare ai posteri, è stata effettuata nel mese di gennaio 2025 quindi con condizioni climatiche avverse per un’elettrica, che odia il freddo.

Insomma, ci si può allontare dalla città contando sia la mezz’ora, qui non verificata nella pratica, che basta per caricare dal 10 all’80% presso una colonnina rapida sia l’ottima gestione della navigazione che trovo al pari di Tesla con la sua pianificazione dei percorsi presso i supercharger. Qui non c’è il preriscaldamento della batteria, ma per il resto si può vivere sereni. Se siete incerti sull’acquisto di una Renault elettrica e siete ancora impegnati a valutare i reali vantaggi economici, vi consiglio una visita al simulatore Renault. Qui si può scegliere il modello, quindi la batteria, e scegliendo la vostra modalità di ricarica preferita (a casa si risparmia, alle HPC si paga caro) capirete quanto andrete a spendere su un chilometraggio pre-impostato. Peccato che, a oggi, il costo del carburante indicato non sia perfettamente aggiornato.

Vi dico solo che caricando sempre a casa, servono almeno 30 ore dal 15 all’80%, si paga meno della metà del carburante tradizionale. Sono simulazioni, ma intanto…

dinamica posteriore renault scenic e-tech

Più votata al comfort che alla sportività

Che la Scenic sotto forma di crossover elettrica non sia propriamente un’elettrica da sparo, passatemi il termine, è chiaro fin dai primi metri. Scattante quanto basta con 7,9 secondi per scattare da ferma a 100 km/h, senza strafare, non è mai irruenta anche se sa chiudere un sorpasso in men che non si dica. Le modalità di guida non influiscono sulla potenza massima quanto sulla gestione dell’energia dei sistemi di bordo, ad esempio in Eco si risparmia sulla climatizzazione e si va a estendere un poco l’autonomia. Nel misto la Scenic è un’auto sincera, coadiuvata da un buono sterzo e da una risposta delle sospensioni gradevole sia in termini di assorbimento delle asperità sia in inserimento. Frenata bene, nonostante la corsa lunghetta del pedale, e non si avverte troppo lo stacco tra rigenerativa e meccanica. La prima si può regolare su tre livelli grazie ai paddle dietro il volante.

Un problema che si riscontra durante la guida, invece, è relativa alla visibilità già commentata sopra. Specie in caso di pioggia, lo specchietto retrovisore virtuale che si paga a parte diventa praticamente inutile se l’acqua va a disturbare la visuale della telecamera, posta appena sopra la targa. Tolta l’assistenza virtuale, che ad esempio è ugualmente inutile durante il parcheggio perchè tende a far apparire le altre auto più vicine di quanto in realtà siano, la visibilità posteriore naturale non è sufficiente e salvano la situazione le telecamere (a 360° su questo allestimento) che salvano la situazione nei parcheggi. Lo stesso problema di Megane, per altro. Spezzo, però, una lancia sullo specchietto digitale: nelle ore notturne fa realmente la differenza.

Tornando al comfort, e perdonando un’insonorizzazione che perde punti rispetto alla città per colpa dei fruscii dati dai grossi specchietti, in autostrada l’assistenza degli ADAS è vitale specie per quanto riguarda il mantenimento di corsia e la regolazione della distanza dai veicoli che precedono. Occhio sull’autonomia, quindi, ma anche sulla facilità di guida.

Pro e contro Renault Scenic elettrica

dettaglio faro posteriore renault scenic e-tech 2025

PRO

  • Autonomia piuttosto buona
  • La Esprit Alpine si fa riconoscere con dettagli ad hoc

CONTRO

  • Visibilità posteriore
  • Sterzo non troppo comunicativo

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