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Prova Opel Frontera Hybrid: tanto spazio, ibrido funzionale e prezzi competitivi. Info e listino

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Nel trittico delle novità Opel che hanno e stanno segnando questa prima parte di 2025, possiamo dire di aver già messo le mani sia sulla rinnovata Opel Mokka, sia sull’ammiraglia Grandland. Ne mancava una terza, ora c’è. Si chiama Frontera, sì come il famoso fuoristrada degli anni ’90, ma poco ha da spartire con quest’ultimo se non fosse per la forma dei passaruota che ne rinforzano il look leggeremente orientato al fuoristrada. Sotto il vestito, adattato per offrire il massimo dello spazio interno ai suoi 4,38 metri di lunghezza, c’è la piattaforma Smart Car che abbiamo già avuto modo di provare con C3 Aircross nella sua forma “allungata” e ovviamente con Grande Panda, per ora sul mercato con la 5 posti e in arrivo con l’alter ego proprio della Frontera e del B-SUV francese nella sua forma XL, sinonimo dei 7 posti.

Due motorizzazioni, elettrica (113 CV) e ibrida (da 110 e 145 CV), con quest’ultima oggetto di questa prova in anteprima che ci ha permesso di guidare per una cinquantina di chilometri il SUV che manca nella rinnovata gamma Opel. Prezzi competitivi, considerando l’offerta a 360°, con un attacco a 24.900 euro e un delta prezzo di 5.000 euro con l’elettrica. Rata identica (a partire da 139 euro al mese), anticipo che varia tra le due. Per maggiori informazioni su questo frangente, vi consiglio una rapida visita al sito Opel. Ora però, vi racconto come va la nuova Opel Frontera, quanto costa nel dettaglio e cosa propone dentro e fuori.

Prezzo Opel Frontera: si parte da 24.900 euro

Una gamma che conta su due allestimenti, Edition e GS, e tre motorizzazioni, anche se dell’ibrida sono presenti due varianti dove a variare è la potenza e poco altro. Come detto, si attacca a 24.900 euro per la Hybrid 110 CV EDCT dove il protagonista è sempre il 1.2 turbo benzina tre cilindri nella sua versione da 110 CV. Integra il motore elettrico da 28 CV nel cambio automatico doppia frizione a sei rapporti e già nella versione Edition, come vedremo, può contare su una buona dotazione di serie. Si sale a 26.400 euro per la variante più potente da 26.400 euro, 3.500 euro sotto l’elettrica che parte da 29.900 euro. Un optional da tenere d’occhio? La terza fila, che riduce al minimo il buon bagagliaio, costa 900 euro e si può avere solo con la motorizzazione ibrida e solo sulla GS.

Detto dei prezzi, che vado a ricapitolare in chiusura di questo paragrafo, ecco le differenze principali tra Edition e GS. La prima include già una buona dotazione di sistemi di assistenza alla guida (Intelligent Speed Limiter, riconoscimento segnali stradali, frenata automatica d’emergenza, mantenitore di corsia, rilevamento stanchezza conducente, ecc.) cerchi in acciaio da 16″, fari anteriori a LED con commutazione automatica, fendinebbia, clima manuale, sedili posteriori abbattibili 60:40, telecamera posteriore con sensori, doppio schermo da 10″, mirroring wireless Apple CarPlay Android Auto, 2 prese USB-C anteriori e 2 prese USB-C posteriori. Il tetto bianco a contrasto e relativi cerchi in acciaio dello stesso colore, se no neri, costano 500 euro.

opel frontera hybrid rear

La GS aggiunge il monitoraggio dell’angolo cieco e il kit riparazione pneumatici, i cerchi in lega da 17″, le barre al tetto, i vetri posteriori oscurati, il clima automatico, i sedili e il volante riscaldato, la piastra di ricarica wireless e i sensori di parcheggio anteriori. Nel caso della scelta dei 7 posti, si aggiunge anche una quinta presa USB-C dedicata per i trapuntini estraibili e indicati per passeggeri di età ridotta.

Esterni e interni Opel Frontera: look maturo per essere un B-SUV, tanto tanto spazio dentro

No, non è una ripetizione fatta a caso. Cito i 460 litri di bagagliaio capaci di estendersi fino a 1.600 litri per farvi capire i miracoli che si possono fare anche su una vettura così compatta che si propone alle famiglie con prezzi più accessibili. Basterebbe questo dato, non indifferente, per far capire la spaziosità della Frontera. Mi sono seduto anche dietro, sulla seconda fila, per capire lo spazio disponibile per le gambe, rimanendo positivamente sorpreso. Parlo della versione 5 posti, anche se non è stato chiaro se, come accade per C3 Aircross, la versione a 7 posti comporta uno spostamento in avanti del divanetto che fa perdere qualche centimetro per le gambe.

opel frontera hybrid trunk
opel frontera hybrid trunk max space

Lunga 4,38 metri, larga 1,8 metri e alta 1,6 metri (+ 3 centimetri sulle Frontera elettriche), la vettura si presenta con l’Opel Vizor sul frontale che ingloba, come da ormai si può chiamare tradizione, i gruppi ottici che godono della tecnologia Full LED. La linea di cintura è piuttosto alta e rinvigorisce le linee da SUV del modello, complici i passaruota rinforzati da un profilo in plastica che sono l’unico, ma significativo, tratto in comune con l’originale Frontera. Un design concreto, che si esplica anche attorno alla decisione condivisa con i cugini di Citroen e FIAT di puntare su cerchi, o lattoni li avremo chiamati qualche anno fa, dal design molto retrò ma sostanzioso. Certo, con i cerchi in lega da 17″ diamantati la Frontera si distingue di più.

Dietro il lettering del modello è ben impresso sul portellone. Comparandola con la Mokka e la Grandland, la Frontera supera la prima di 23 centimetri (e sul bagagliaio siamo a +150 litri), mentre viene superata dalla Grandland di 26,5 centimetri e da un bagagliaio 140 litri più grande (550 litri).

interni opel frontera hybrid

Dentro la nuova Frontera offre di serie il doppio schermo ma, come abbiamo visto, non il clima automatico. Si tratta di un monozona che si comanda facilmente dalla plancetta dedicata e comoda da raggiungere sia per il guidatore sia per il passeggero. Volante dalla forma curiosa, molto simile per non dire uguale a Mokka, che non mi ha fatto impazzire per la disposizione dei comandi.

Promossi a pieni voti i sedili, e su questo versante Opel ci ha sempre abituato molto bene. Qui si parla di “tecnologia” applicata al confort con i nuovi Intelli-Seat, capaci di offrire tramite due rinforzi sulla seduta un migliore sostegno e un minore affatticamento della schiena di chi siede davanti. Sarebbe da provare su un viaggio ben più lungo, e non è detto che possa capitare prossimamente in redazione. Infine, il terzo “vetrino” è più un vezzo stilistico che un reale aiuto per le manovre. Il lunotto, in realtà, consente una buona visibilità senza ricorrere ai sensori.

Alla guida della Opel Frontera Hybrid: la 145 CV è brillante e viaggia spesso in silenzio, o quasi

Con il 1.2 a catena, qui la lista dei motori a cinghia e a catena, la nuova Frontera si presenta ai nastri di partenza consapevole di poter accontentare proprio tutti, specie chi cerca nel B-SUV spazioso la soluzione ai suoi problemi di mobilità. Vero, c’è l’elettrica che se caricata a casa o nel box permette un consistente risparmio nei costi di gestione, e c’è l’ibrida che fa tutto da solo e in elettrico ci va nelle tipiche velocità delle città. In questo test abbiamo costeggiato l’hinterland milanese sfruttando a pieno la capacità del motore, già più volte confermato su vari modelli, di muoversi a zero emissioni.

opel frontera hybrid

Sì perchè, potrei annoiare ma meglio ribadirlo, la caratteristica principale di questo ibrido è che viene classificato come mild hybrid ma a differenza di tanti mild hybrid, o MHEV, riesce a muovere la vettura spegnendo il termico. Significa abbattere i consumi sapendo gestire bene la rigenerazione, che per altro aiuta tanto anche a frenare senza premere il pedale dedicato. Il cambio è molto fluido, non si avvertono grossi stacchi tra termico ed elettrico. Si ha sempre la sensazione di avere un motore che lavora al massimo per l’efficienza ma è capace di buoni spunti grazie alla cavalleria, generosa per il segmento almeno nella versione da 145 CV.

Per scattare in elettrico ai semafori bisogna agire molto cauti sul gas, mentre l’effetto si perde in autostrada dove è il “milledue” a prendersi la responsabilità di un eventuale sorpasso, dove spesso viene scalata una se non due marce per compiere la manovra. Uno 0-100 km/h in 9 secondi è decisamente buono, in ogni caso. Difficile dare un responso sui consumi, visto i poco più di 50 km affrontati in questo primo contatto. Rimangono da testare loro e il confort sulle lunghe percorrenze, visto che i sedili sono stati creati proprio per questo scopo e, nonostante i pochi chilometri, possono già ritenersi molto morbidi e piacevoli compagni di viaggio.

opel frontera hybrid on road

Una curiosità sugli ADAS: come tutte le macchine introdotte sul mercato a partire dall’estate scorsa, sono ormai obbligatori gli avvisi sonori se viene rilevata una velocità superiore a quella a sua volta rilevata dai radar che leggono i cartelli stradali. Fortunatanamente basta agire sull’apposito pulsante a sinistra del volante e, in pochi secondi, si risolve il problema. Ovviamente l’operazione va ripetuta a ogni avviamento. Non c’è la guida autonoma di secondo livello, esclusiva della più grande Grandland.

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