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Prova Kia Picanto 2025, la più piccola 5 porte si fa apprezzare giorno per giorno, anche se va piano

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Oltre vent’anni fa arrivava sul mercato per la prima volta un modello che, con la sua razionalità e versatilità, ha rappresentato una temibile rivale per la mitica FIAT Panda: la Kia Picanto. Nel 2004, infatti, la Casa coreana lanciò la prima generazione della sua citycar, ottenendo immediatamente un importante successo, spinto anche dalla garanzia di 7 anni, da sempre punto di forza di Kia. Nel 2025, la Kia Picanto è alla sua terza generazione, lanciata nel 2016 e rinnovata dal punto di vista estetico, tecnologico e meccanico con un restyling piuttosto importante lo scorso anno.

Sebbene la piattaforma meccanica (condivisa con la cugina Hyundai i10) e l’impostazione generale della vettura siano rimaste invariate, con questo facelift di metà carriera la piccola Picanto guadagna uno stile molto più aggressivo e riconoscibile, quasi sorprendente per una citycar da 3,60 metri, una dotazione di sicurezza generosa per il segmento e una gamma motori più efficiente, ma più tranquilla.

Per massimizzare i consumi e ottenere l’omologazione Euro 6E, infatti, i motori in gamma hanno visto la potenza scendere, con il popolare 1.0 tre cilindri che è passato da 67 a soli 63 CV. Nonostante questo, la Picanto promette di offrire prestazioni adeguate, tanta praticità e un livello tecnologico da vettura più grande con dimensioni davvero d’altri tempi. Insieme all’omologa Hyundai, infatti, è ad oggi l’auto a cinque porte più piccola sul mercato, e con una larghezza di soli 1,60 metri si propone come la perfetta citycar per i nostri angusti centri storici. Per scoprire come si comporta, come va e quanto costa la Kia Picanto 2025, ho provato la versione 1.0 MPI con cambio manuale e allestimento celebrativo 20th Anniversary Edition, trovando un’auto con molte frecce nella sua faretra.

Prezzi Kia Picanto 2025

Iniziamo subito da quanto costa la Kia Picanto 2025, con un listino che segue l’ormai inevitabile trend di prezzi in ascesa su tutti i segmenti. Complici, poi, le rinnovate dotazioni di sicurezza, l’attuale Picanto si allontana, purtroppo, dalle offerte stracciate della prima generazione. La variante Urban, quella più abbordabile, ha un prezzo di partenza di poco meno di 17.000 euro con il motore 1.0 aspirato, mentre le versioni più ricche sfondano quota 20.000 euro. Questo è, nel dettaglio, il listino prezzi della Kia Picanto 2025:

  • Picanto 1.0 Urban, 16.800 euro
  • Picanto 1.0 20th Anniversary Edition, 18.250 euro
  • Picanto 1.0 GT Line, 20.050 euro
  • Picanto 1.2 Style, 20.050 euro
  • Picanto 1.2 GT Line, 21.050 euro
  • Picanto 1.0 Urban GPL, 18.400 euro
  • Picanto 1.0 20th Anniversary Edition, 19.650 euro

La versione che ho provato è la 20th Anniversary Edition, nata per festeggiare i 20 anni dalla presentazione della prima Picanto, nota in alcuni mercati come la Corea del Sud come Morning. Disponibile unicamente con il più popolare motore 1.0 da 63 CV, la 20th Anniversary Edition ha una dotazione completa di tutto ciò che serve.

Le versioni Style e GT Line, le più ricche, aggiungono solo il clima automatico, l’ingresso e l’accensione keyless e la vernice metallizzata. Per il resto, invece, la 20th Anniversary Edition ha una dotazione invidiabile, nonché impensabile per una citycar fino a pochi anni fa. Di serie, infatti, troviamo i fari full LED anteriori e posteriori, il Cruise Control, il mantenitore attivo di corsia, il sistema di infotainment da 8 pollici con navigatore, Apple CarPlay e Android Auto, la retrocamera, i cerchi in lega da 16 pollici, i sensori di parcheggio, i vetri oscurati e il volante in pelle.

Gli unici optional sono il cambio automatico, un robotizzato a 5 marce offerto a 1.000 euro, e la vernice metallizzata (650 euro), come il colore di lancio Adventurous Green del nostro esemplare. Listino alla mano, il prezzo della Kia Picanto 2025 che ho provato è di 18.900 euro.

Com’è fatta fuori la Kia Picanto 2025

Nonostante le dimensioni (è lunga 3,60 metri) invariate, da fuori la rinnovata Picanto ha uno stile decisamente diverso, un chiaro segnale di come, a volte, i facelift possano cambiare l’impatto su strada di un’auto. Il lato che più colpisce grazie alle novità è il posteriore. Se, infatti, in precedenza la Picanto di terza generazione era una citycar carina ma poco appariscente, questo nuovo gruppo ottico a LED con firma luminosa che arriva fino al centro del portellone la rende immediatamente riconoscibile su strada.

Certo, questa soluzione unita alla larghezza davvero contenuta (1,60 metri) la fa apparire più simpatica che aggressiva, ma in ogni caso non manca di personalità. Lateralmente, l’unica novità è rappresentata dai grandi cerchi da 16 pollici specifici della 20th Anniversary Edition, mentre anche davanti debuttano dei nuovi fari full LED molto aggressivi.

Grandi e capaci di fare molta luce, sulla versione GT Line sono impreziositi da una fascia luminosa in corrispondenza del listello cromato che sostituisce la mascherina Tiger Nose, pensionata per uno stile più massiccio ispirato ai modelli di punta della Casa come Sportage ed EV9, qui portato in scala ridotta. Si fa notare, invece, la grande presa d’aria trapezoidale in basso, mentre la vernice di lancio Adventurous Green convince anche su una vettura così piccina.

Com’è dentro la Picanto 2025: spazio da “grande” e tecnologia all’altezza

Piccola, ma non scomoda. Come da tradizione sua e della cugina Hyundai, la i10, la Picanto riesce a regalare un’abitabilità superiore a quanto si possa immaginare guardandola da fuori. Il bagagliaio, per cominicare, ha una capacità massima di 255 litri sfruttando tutta l’altezza del vano di carico. Posizionando, invece, il pratico doppio fondo nella posizione più alta, lo spazio è inferiore, ma la versatilità di questa soluzione permette di gestire bene lo stivaggio di zaini e piccole valigie, meglio anche di vetture più grandi e costose.

Lo spazio all’interno, invece, dipende dalla stazza dei suoi occupanti. Se non si supera il metro e 70, si sta comodi in quattro, e dietro solo la larghezza ridotta limita l’agio. Se, invece, che sta davanti è più alto di 1,80 metri, lo spazio è piuttosto ridotto (niente di nuovo su un’auto da 3,60 metri), ma non inesistente come su altre citycar.

Davanti, invece, complici le generose regolazioni è possibile trovare posto comodamente anche se si è molto alti, qualcosa di non così comune su auto di queste dimensioni. Grazie alla generosa altezza del tetto, infatti, anche chi sfiora i due metri si trova sorprendentemente a suo agio. Peccato solo per il volante non regolabile in profondità, che costringe a qualche compromesso nella posizione di guida, e in un sedile forse fin troppo rialzato.

Per il resto, gli interni della Kia Picanto 2025 sono sostanzialmente invariati rispetto alla versione precedente, con l’unica differenza rappresentata dalla presenza, di serie, di quadro strumenti digitale e infotainment da 8 pollici con navigatore integrato su tutte le versioni. La plancia ha uno stile piacevole (interessante la finitura simil-alluminio che attraversa la parte centrale della plancia) ed è realizzata con materiali rigidi, ma non economici. Grandi e comode anche le bocchette del clima, con quest’ultimo che, nonostante sulla nostra versione sia di tipo manuale, è facile da usare e molto efficace.

Convincono anche i portaoggetti, tanti e piuttosto spaziosi, con il comodo doppio portabicchieri con paratie a scomparsa, una soluzione utile per trovare spazio per i telefoni più grandi quando collegati al sistema di infotainment. Al contrario di alcune rivali, infatti, la Picanto 2025 offre Android Auto e Apple CarPlay via cavo: non il massimo, ma perdonabile su un’auto di questa categoria.

Per il resto, il sistema di infotainment ha il classico sistema operativo del Gruppo Hyundai-Kia, adattato su una diagonale da “soli” 8 pollici, sufficiente per le dimensioni dell’auto. Il quadro strumenti, invece, ha un display da 4,2 pollici centrale multifunzione, mentre contagiri e tachimetro, ai lati, sono “fissi”. Ottimo, infine, il volante multifunzione, così come la leva del cambio, entrambi molto validi e piacevoli da usare.

Motore Kia Picanto 2025

A livello meccanico, la Kia Picanto 2025 conferma la piattaforma meccanica Hyundai-Kia BA, la stessa utilizzata dalla cugina i10, con la quale condivide anche alcuni motori e il passo di 2,40 metri. Rispetto al passato, quindi, sono confermate le sospensioni classiche, McPherson all’anteriore e a ponte torcente dietro, mentre saluta il vivace 1.0 T-GDi tre cilindri turbo da 100 CV. Se, infatti, la cugina i10 ha mantenuto il “millino” sovralimentato, per la Picanto Kia ha deciso di sostiturgli il 1.2 quattro cilindri aspirato già visto su altri modelli del Gruppo, in questo caso con una potenza di 79 CV e 115 Nm.

Rispetto alle versioni da 84 CV ben note, quindi, la Picanto perde qualche CV. Lo stesso succede per il motore più venduto e diffuso, il 1.0 MPI. Il tre cilindri aspirato della famiglia Kappa è uno dei motori più longevi del Gruppo, e da anni presente sulla piccola Picanto. Per via delle nuove normative Euro 6E, però, sulla versione 2025 la potenza è scesa dai già non esagerati 67 CV agli attuali 63, mentre la coppia è pari a 95 Nm.

Sebbene la massa sia bassa per gli standard moderni (910 kg in ordine di marcia), soprattutto considerando l’ottimo livello di dotazione di sicurezza, le prestazioni sono decisamente tranquille. L’accelerazione 0-100 km/h, ad esempio, è coperta in quasi 16 secondi (15,6 secondi per la precisione), mentre la velocità massima è una delle più basse tra le auto con motore termico, almeno sul dato dichiarato: 145 km/h.

Il cambio montato sull’esemplare che ho provato è il manuale a 5 marce, ma è disponibile anche un automatico, nello specifico un cambio robotizzato sempre a 5 rapporti, mentre è presente a listino anche la versione con doppia alimentazione benzina-GPL. Sulla carta, infine, i consumi sono ottimi: 19,6 km/l nel ciclo misto WLTP.

Prova su strada Kia Picanto 2025

Come si comporta, quindi, la Kia Picanto 2025 su strada? Appena ci si mette in marcia, ciò che salta alla mia attenzione è l’estrema facilità di guida di quest’auto. Vuoi per le dimensioni compatte, vuoi per l’ottima visibilità anteriore o per la leggerezza dei comandi, la Picanto con il 1.0 aspirato è un’automobile semplice, con la quale si entra subito in netta confidenza. La posizione di guida, poi, è ben studiata. Potrebbe essere un po’ più bassa, ma questa seduta leggermente rialzata permette di avere sempre sotto controllo gli angoli (squadrati) della vettura, rendendola facilissima da posizionare.

Il propulsore, è vero, è “tranquillone”, ma alle velocità cittadine le prime due marce sono ben rapportate, e consentono una buona agilità nel traffico. Visti i pochi cavalli, però, questo millino va sempre sfruttato a pieno, e per riprendere bisogna spingere con decisione sul pedale del gas. Quando richiamato, però, fa il suo dovere, con un suono piuttosto presente in abitacolo ma non così fastidioso. Le vibrazioni sono nella media per il segmento, mentre intorno ai 3.000 giri il tre cilindri fa un suono molto particolare, che inavvertitamente funge da “indicatore” acustico per la cambiata.

In ambiente cittadino, poi, si fanno apprezzare i freni, molto pronti, lo sterzo, leggero ma preciso e con una giusta demoltiplicazione, e le sospensioni, un po’ rigide sulle buche più secche complici i cerchi da 16 pollici con spalla ribassata “barra 45” ma ben tarate per pavé e strade dissestate. Peccato solo per un lunotto grande ma un po’ troppo alto (ad aiutarlo ci pensa la retrocamera) e un raggio di sterzata un po’ troppo ampio per le dimensioni. Con 10,9 metri di diametro totale di sterzata, la Picanto ha capacità di inversione pari ad auto da oltre 4,20 metri.

Uscendo dalla città, la piccola Picanto riesce a risultare piacevole sia in statale che in autostrada, dove il principale limite è rappresentato dal piccolo 1.0, che fa quel che può per assecondarne l’ottimo telaio. Proprio l’ottima taratura del telaio è uno dei lati che piu mi ha colpito della piccola Picanto, che la rende molto piacevole tra le curve e ben assecondato da un cambio molto preciso negli innesti e da uno sterzo che, seppur molto leggero e non troppo comunicativo, è preciso e con un’ottima taratura, soprattutto per il segmento.

Le sospensioni si riprendono con gli interessi quella scarsa morbidezza sulle buche più aspre, restituendo un assetto mai cedevole. Certo, il rollio è avvertibile, ma anche nel misto stretto non si imbarca come altre citycar, rimanendo agile e ben posizionabile su strada. Il piccolo tre cilindri riesce ad assecondare anche una guida dinamica fino ai gli 80/90 km/h. Superata questa soglia, la rapportatura delle ultime tre marce è più lunga, e l’aerodinamica frena le già non esagerate velleità del 1.0 MPI, che dopo fa rumore, ma non produce grandi cambi di passo.

Anche quando viene tirato fino alla linea rossa (posizionata a 6.600 giri), comunque, il millino non vibra troppo, è sempre fluido nell’erogazione e permette, comunque, di non apparire mai esageratamente sottodimensionato. Ovvio ricordare che, per fare un sorpasso anche da 70 km/h, è necessario scalare almeno due marce, passando dalla quinta alla terza. In questo modo, è più pronta di quanto ci si possa aspettare. Nel misto stretto, comunque, la stabilità della piccola Picanto è ottima, e se si sfrutta l’ottimo cambio manuale a 5 marce, ottimo per innesti, posizione della leva e feedback, è possibile tenere un ritmo molto interessante per le caratteristiche tecniche.

Guidando, invece, con fare tranquillo, la compatta coreana è silenziosa e facile da guidare, con la suite di sistemi di assistenza che rende la guida in statale estremamente semplice. Il tutto con consumi, come vedremo tra poco, molto contenuti. In autostrada, infine, la Picanto fa del suo meglio, e riesce a raggiungere i 130 km/h senza fatica. In quinta, invece, il passaggio tra 110 km/h (facili da ottenere anche senza scalare) e il limite nazionale è più lento, e in alcuni contesti è necessario scalare per non trovarsi invischiati in situazioni concitate. Lo stesso succede quando ci si immette in autostrada, momento nel quale c’è bisogno di chiedere tutto al motore.

Una volta scelta la velocità, comunque, anche a 130 km/h il tre cilindri (che gira a 3.900 giri) è più educato di quanto ci si possa aspettare, con un suono non molto avvertibile e vibrazioni contenute. Come detto anche prima, poi, la stabilità è ottima nei curvoni autostradali, mentre freni e sterzo si confermano buoni. I fruscii aerodinamici e il rumore di rotolamento degli pneumatici si sentono, come è comprensibile su un’auto di segmento A, ma sono ridotti rispetto a quanto mi aspettassi.

A 130 all’ora si viaggia bene, anche per merito dell’ottimo sistema di mantenimento attivo della corsia. Peccato solo per una rumorosità fin troppo marcata in caso di pioggia, soprattutto in corrispondenza dei passaruota. Nei miei oltre 2.000 km percorsi con la piccola Picanto, infine, mi sono spinto fino a 2.000 metri di quota, saggiandone le capacità in montagna.

Sulla neve, complice il peso ridotto, è estremamente agile, e con le sole gomme invernali è riuscita a superare situazioni dove altre auto ben più costose hanno arrancato. Diversa la situazione sui passi di montagna, salendo verso la destinazione. Sebbene telaio, sterzo e freni si comportino bene, in salita il 1.0 è piuttosto sacrificato, con la necessità di chiedergli tanto, a volte tutto, per fare progressi. Ottimi in assoluto, e fuori dal comune per il segmento, infine, i fari a LED, molto potenti e ben tarati in ogni condizione.

Consumi Kia Picanto 2025

Quello che toglie in prestazioni, il 1.0 MPI lo restituisce in consumi davvero contenuti. Nei miei oltre 2.000 km sono riuscito ad ottenere una media di quasi 18 km/l, “compromessa” solo da alcuni viaggi a 130 km/h, contesto nel quale la piccola coreana riesce ad ottenere un consumo medio di 6,0 l/100 km, pari a 16,7 km/l. A 110 km/h, invece, si viaggia sopra i 20 km/l, mentre a 120 km/h si ottengono i 19 km/l: ottimo per le dimensioni.

Persino nei 160 km percorsi per recarmi in montagna ho ottenuto un consumo totale inferiore ai 6,0 l/100 km, con una percorrenza di 17 km/l molto sorprendente per un’auto con così pochi CV, spesso “spremute” in salita ben sotto i 10 km/l.

Guidando con tutta la potenza del “millino”, del resto, non si scende mai sotto i 10 l/100 km, per giunta senza mai eccedere i limiti di velocità. In città, invece, il consumo nella mia esperienza è pari a 17-18 km/l, con picchi di 14 km/l (7,0 l/100 km) quando c’è molto traffico o si ha fretta e punte di 20-22 km/l se invece c’è poca congestione.

Dove, infine, la piccola Picanto eccede è in statale. Senza utilizzare l’aria condizionata (che, complici i 63 CV, impatta parecchio su consumi e prestazioni), è facile stare sotto i 4 l/100 km, ovvero 25 km/l, con un consumo di 3,5 l/100 km (oltre 28 km/l) ottenibile con un piede fatato. Per essere un’auto senza elettrificazione, la piccola Picanto consuma davvero poco.

Completa, concreta e facile. Questi tre aggettivi descrivono perfettamente la Kia Picanto, che con questo restyling è diventata più moderna, più tecnologica ma non per questo più frivola e meno furba. Il suo piccolo 1.0 è forse il limite maggiore della vettura. Perfetta in città e agile fuori città, riesce anche ad essere divertente e sfiziosa quando si forza la mano, ma in autostrada e a pieno carico il tre cilindri mostra un po’ il fianco, rendendola meno versatile e poliedrica di quanto potrebbe essere.

Per questo, la versione perfetta di questa piccola citycar coreana sarebbe, a parer mio, la compianta 1.0 turbo, capace di consumare qualche decimo di litro in più ogni 100 km ma con una usabilità e una piacevolezza di utilizzo molto superiore. Nonostante tutto, comunque, con qualsiasi motore la Picanto è un’auto molto valida, robusta e spaziosa, con una guida facile e anche gustosa e un motore che riesce a restituire consumi contenuti qualsiasi sia lo stile di guida.

Nessuno crede più nelle piccole? La Kia Picanto dimostra che le citycar hanno ancora tanto senso. In un mondo dove anche tra le auto economiche si fa la gara a chi ha l’auto più grossa, alta e pesante, la Kia Picanto dimostra quanto le piccole auto siano non solo più furbe e più ecologiche, ma anche più piacevoli e più sensate dei sempre più (e troppo) inflazionati SUV e crossover.

Pro e contro Kia Picanto 2025

Pro

  • Interni robusti e spaziosi per le dimensioni esterne
  • Si guida bene e consuma poco

Contro

  • Prestazioni del 1.0 aspirato molto… tranquille
  • Raggio di sterzata da vettura più grande

Scheda tecnica Kia Picanto 2025

  • Lunghezza 3,60 metri
  • Larghezza 1,60 metri
  • Altezza 1,49 metri
  • Passo 2,40 metri
  • Posti 5
  • Bagagliaio 255/1.010 litri
  • Motore 1.0 tre cilindri benzina aspirato
  • Potenza 63 CV a 5.000 giri
  • Coppia 95 Nm a 3.750 giri
  • Cambio manuale a 5 rapporti
  • Trazione anteriore
  • Sospensioni anteriori McPherson a ruote indipendenti
  • Sospensioni posteriori a ruote interconnesse
  • Peso in ordine di marcia 910 kg
  • Pneumatici di serie 195/45 R16
  • Accelerazione 0-100 km/h in 15,6 secondi
  • Velocità massima 145 km/h
  • Consumo medio nel ciclo misto WLTP 19,6 km/l
  • Capacità del serbatoio 35 litri

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