L’abbiamo vista “esibirsi” qualche mese fa a Courmayeur la piccola di Casa Jeep e ora siamo pronti per guidarla e dirvi come va. Stiamo parlando della nuova Jeep Avenger 4xe, dove con questa sigla che gli appassionati del brand già conoscono come simbolo di motorizzazione ibrida plug-in di Compass e Renegade ora il discorso è cambiato, e siamo qui a raccontarvi come e perchè. Una trazione integrale che completa la gamma del fortunato B-SUV ma che lo fa on-demand, nel senso che la coppia sull’assale posteriore è assicurata da un secondo motore elettrico e non c’è un vero e proprio albero di trasmissione. Su Renegade e Compass 4xe avviene la stessa cosa, ma con la differenza che la batteria è ricaricabile da una presa di corrente o da una colonnina e qui no. Sì, ora anche la baby Jeep ha la sua versione 4×4, anche se un po’ diversa dal solito ma non per questo meno originale.
Qui il sistema fa tutto da solo, e tutto cambia (o meno) allo sfiorare delle varie modalità di guida. Un po’ come avviene sulla nuova Junior Q4 che si basa sullo stesso sistema, ma con il vantaggio dell’Avenger 4xe di poter godere di angoli caratteristici molto più improntati all’uso in fuoristrada, nonché una capacità di guado che è quasi il doppio dell’Avenger a due ruote motrici. Non a caso, Jeep ci ha portati tra le colline toscane a testare questo sistema e, fidatevi, è sorprendente. Nella prova, ovviamente, un occhio ai prezzi con focus sulle differenze tra 2WD e 4WD. Ora la gamma è davvero completa: manuale, ibrida, elettrica, ibrida 4×4. Manca ancora qualcosa? Ah sì, dirvi come va la nuova Jeep Avenger 4xe in questo primo contatto!
Prezzi Jeep Avenger 4xe: le differenze con l’altro ibrido

Con un prezzo a partire da 31.950 euro, la Avenger 4xe “supera” l’ibrida 2WD di 5.500 euro, che diventano 3.500 euro se si confronta la Avenger Altitude con la Avenger 4xe Upland, il primo allestimento. Rispetto al motore turbo benzina tradizionale da 100 CV con cambio manuale, che parte da 24.750 euro, la trazione integrale elettrificata costa 7.200 euro. Sul sito ufficiale Jeep sono già pronte le offerte finanziarie con rate mensili quanto meno equiparabili.
Tre gli allestimenti: Upland, l’esclusiva North Face Edition e Overland. Vediamo la corrispondente dotazione di serie. Sulla Upland entry level Jeep propone i suoi accenti cromatici verdi, i cerchi in lega neri da 17″, gli pneumatici Mud & Snow, i fari con riflettori full LED, le maniglie delle porte in tinta con la carrozzeria e le piastre di protezione argentate. Gli interni raffinati includono anche il rivestimento nero del padiglione e la plancia argentata con logo 4xe dedicato, che aggiungono un tocco sofisticato al design robusto di questo modello. Il volante in pelle sintetica, abbinato ai comandi del climatizzatore automatico, assicura che ogni viaggio avvenga nel massimo comfort e soddisfi le esigenze degli occupanti. Il modello Upland presenta anche sedili robusti e lavabili di serie.
A ciò si aggiunge lo schermo della radio da 10,25″ e il quadro strumenti full digital da 10,25″, il Cruise Control adattivo, l’Hill Descent Control, la telecamera posteriore a 180° e gli abbaglianti automatici. L’avviamento avviene con le chiavi in tasca, premendo un pulsante.

Alla Upland si contrappone la top di gamma, l’Avenger 4xe The North Face Edition, nata dalla collaborazione tra due Marchi leggendari, rappresenta il punto più alto della gamma Jeep Avenger. Si tratta di una serie limitata (da 37.950 euro) con estetica e contenuti dedicati, tra cui un kit dedicato creato da North Face, l’Explore Pack, per i veri amanti dell’avventura. Qui è protagonista il colore Summit Gold, così come le linee topografiche del Monte Bianco (che ha ispirato la tiratura limitata in 4.806 esemplari) presenti sia dentro sia fuori. Interessante il retro degli schienali anteriori con gli spallacci elastici tipici degli zaini North Face.
Si sono aperti anche gli ordini della medio di gamma Overland, che rispetto a Upland propone in aggiunta i fari full LED, i vetri oscurati, le luci ambiente multicolore, i sensori di parcheggio a 360° e la guida autonoma di livello 2 (con centraggio di corsia), la piastra wireless e il monitoraggio dell’angolo cieco. Consegne a partire da maggio 2025.
Jeep Avenger 4xe: cosa c’è di nuovo sulla carrozzeria e in abitacolo

Non sono poche le differenze con la Jeep Avenger che siamo abituati a vedere sulle nostre strade. In primis, rispetto alla 2WD il design esterno è stato rinforzato per la massima protezione degli elementi più esposti. Ad esempio, ora i paraurti sono antigraffio, i fendinebbia meno esposti, le barre sul tetto ampliate per maggiore spazio di carico e gli pneumatici sono di serie quattro stagioni. Migliorate anche la protezione sottoscocca e le capacità off-road, con l’aggiunta di un gancio di traino posteriore per facilitare il soccorso. Dettagli cromatici verdi aggiungono un tocco distintivo.
All’interno, l’Avenger 4xe punta su comfort e praticità, con un abitacolo resistente e facile da pulire, sedili impermeabili con uno speciale rivestimento resistente il doppio, finiture premium e il logo 4xe sulla plancia, garantendo qualità artigianale e funzionalità per ogni avventura su e fuori strada.
Alla guida della Jeep Avenger 4xe: come va il B-SUV con la trazione integrale…elettrificata

Prima di dirvi come va la Jeep Avenger 4xe, due parole sul sistema tecnico che la alimenta. Dicevamo che 4xe potrebbe essere confuso con il sistema ibrido plug-in che alimenta Renegade e Compass, con quest’ultima pronta a cedere il testimone entro l’estate alla nuova generazione, anche elettrica. Qui è tutto diverso: in primis il motore termico è il 1.2 turbo benzina a catena condivide con la Avenger 2WD il motore elettrico integrato nel cambio automatico DCT, ma la novità è il secondo motore elettrico al posteriore con riduttore di coppia (22,7:1 con 1.900 Nm alla ruota). La potenza cresce da 110 (2WD) a 145 CV, con 10 km/h guadagnati di velocità massima (194 contro 184 km/h) e accelerazione da 0 a 100 km/h in 9,4 secondi. Un sistema pensato, specificatamente su Avenger, per affrontare anche impegnative pendenze fino al 40% su strade sterrate e fino al 20% anche quando l’asse anteriore ha poca aderenza.
Il motivo è presto detto: grazie ai suoi angoli off-road ottimizzati (con angolo di attacco di 22°, angolo di dosso di 21° e angolo di uscita di 35°), una maggiore altezza da terra (+10 millimetri, totale 21 centimetri) e una capacità di guado fino a 40 centimetri, caratteristiche che lo rendono più robusto e versatile della versione a trazione anteriore. Un elemento chiave della potenza dell’Avenger 4xe è il riduttore 22,7:1 sull’asse posteriore, che trasmette alle ruote una notevole coppia di ben 1.900 Nm, garantendo una trazione eccezionale anche su superfici ripide e impegnative.
Per spiegarvi meglio le modalità di guida, molto cambia in base al range di velocità. Ad esempio tra 0 e +30 km/h, la trazione su tutte e quattro le ruote è permanente, con una ripartizione della coppia 50:50. Alle medie velocità (da 30 a 90 km/h), la trazione sull’asse posteriore si inserisce solo quando necessario, mentre alle velocità elevate (oltre 90 km/h), il motore elettrico posteriore si disinnesta dall’asse per ottimizzare il consumo di carburante. Queste le modalità nel dettaglio:
- Auto: fornisce la trazione integrale solo quando è necessario, bilanciando le prestazioni e consentendo la guida elettrica fino a 1 km in EV sotto i 30 km/h;
- Neve: migliora la trazione e la stabilità e garantisce la sicurezza durante la stagione invernale;
- Sabbia e fango: per i terreni irregolari, con rapporti di trasmissione specifici e controllo della trazione per mantenere l’aderenza;
- Sport: libera tutte le potenzialità del sistema 4xe, compresa la funzione E-boost che trasmette la coppia alle ruote posteriori per ottenere un’accelerazione più rapida

Rispetto all’ibrida che avevo provato a Balocco in prima battuta, qui ho trovato un’auto sicuramente più reattiva grazie al buon aumento di cavalleria e più precisa in inserimento, anche grazie al MultiLInk al posteriore. Pesa un po’ di più, all’incirca un quintale, ma questo aggravio di peso è compensato dall’aumento di potenza e l’Avenger si conferma brillante, con il 1.2 sempre un po’ rumuroso quando si esagera con il gas. Come anticipato, per sentire l’effetto del secondo motore elettrico i casi sono due: o selezionare le modalità di guida sabbia, fango e neve, cosicché fino ai 30 km/h lui si attiverà in automatico a ogni richiesta di potenza, o mettere su Auto e lasciar decidere la macchina.
Non sempre, però. Nella prova sullo sterrato toscano, con tratti in discesa e altri pianeggianti, il secondo propulsore assocciato al retrotreno è rimasto silente lasciando alla trazione anteriore il compito di superare gli ostacoli, compito svolto egregiamente come prima di lei fece la 2WD sulla pista di prova di Balocco un anno fa (qui la prova in anteprima). Solo in alcuni casi, tipo la sosta completa nel fango e relativa ripartenza, lo ha chiamato in causa.
L’effetto di guidare un’auto lunga solo 4,08 metri che la fa sembrare una baby Wrangler in fuoristrada è comunque piacevole. Sia su strada sia fuori grazie al nuovo cinematismo che ha sostituito il ponte torcente il filtraggio della strada e delle sue sconnessioni è migliorato, ma come dicevo sul fango e sui sassi il retrotreno sembra rispondere con più rigidità. Un difetto mignon? I tappetini in gomma non danno molto grip alle scarpe e alla presa sui pedali, specie se le calzature sono bagnate. I consumi? Il dichiarato parla di 5,3-5,4 l/100 km contro i 4,9 l/100 km dell’ibrida 2WD. Si tratta, come detto, di una trazione integrale on-demand, ma l’auto persa leggermente di più e questo può incidere sui consumi.
Condivisa con Junior Q4 la tecnologia Multilink al posto del ponte torcente, sempre con l’obiettivo di migliorare la guidabilità che in effetti guadagna da ogni punto di vista. Nell’off road più puro, però, bisogna andarci cauti perchè il retrotreno assorbe