Fra le promozioni mensili delle Case auto in Italia rivolte a privati senza partita Iva, sono tre quelle che vanno per la maggiore: finanziamento per comprare la vettura, noleggio a lungo termine per usare la macchina senza esserne mai proprietario (con assicurazioni incluse), leasing (che è un po’ un ibrido fra gli altri due). In via preliminare, va detto che la società di leasing, titolare del mezzo, concede il veicolo in uso solo dopo aver esaminato numerose caratteristiche del richiedente, come la sua possibilità di onorare l’impegno nel tempo.
Il cliente versa un anticipo per iniziare a guidare l’auto: rari i casi in cui il leasing sia ad anticipo zero. Dopodiché, seguiranno gli addebiti dei canoni mensili, durante i quali lo schema resta identico: il conducente utilizza la vettura senza esserne proprietario. È sempre questi a occuparsi della copertura assicurativa obbligatoria Rca (Responsabilità civile): rimborsa i danni causati agli altri in incidenti con colpa. Esiste poi un ampio ventaglio di altre coperture accessorie facoltative, come Furto e incendio, Infortuni del guidatore, Kasko totale (per l’indennizzo dei danni causati al proprio mezzo).
Una volta pagato l’ultimo canone del leasing, che dura da uno a cinque anni, l’utilizzatore è davanti a un bivio. La prima scelta è versare il riscatto, fissato a inizio contratto: in questo modo, diventa proprietario dell’auto. La seconda è restituire la vettura. E qui entrano in gioco le penali, che poi sono un po’ il punto chiave delle promozioni delle Case.
La penale numero uno è l’addebito qualora, dando indietro l’auto a fine leasing, il conducente abbia superato il massimale chilometrico: pagherà un tot di euro per ogni km percorso in più rispetto al tetto. Se il numero di km è in difetto, il cliente potrebbe aver diritto a un rimborso, comunque di parecchio inferiore rispetto alla penale.
La seconda è l’addebito eventuale se l’auto non è nelle condizioni indicate nel contratto firmato all’inizio. Ma quali sono queste condizioni? Sarà la società di leasing a determinare se lo stato della vettura è compatibile o no con l’utilizzo della stessa durante tutto il periodo in cui è stata in mano al cliente. Nel mirino, graffi alla carrozzeria, inclusi i famigerati segni in manovra, piccoli guai negli interni. Più una lunga serie di valutazioni che riguardano le parti meccaniche. E comunque, occorre presentare il veicolo revisionato conformemente al piano di manutenzione previsto dal costruttore. C’è un confine da non superare fra la normale usura e il danno.
Se, restituendo l’auto senza riscattarla, il consumatore reputa che la società di leasing chiede un indennizzo danni non dovuto o eccessivo, si può sempre domandare il parere di un perito terzo o aprire una controversia legale.
Ma in definitiva il leasing conviene? Sì, è una formula interessante. Specie per le vetture soggette a obsolescenza tecnologica precoce, come le auto elettriche: a fine contratto, meglio disfarsi della macchina a batteria usata, per iniziare un secondo leasing con un veicolo molto più evoluto.
Autore: Mr. Limone