Dai rincari dei carburanti pesantissimi effetti per le tasche dei consumatori. Lo denuncia oggi il Codacons, che fa i conti dei rialzi del prezzo della benzina e gasolio per le famiglie italiane.
“Rispetto a maggio dello scorso anno la benzina costa oggi il 16,3% in più, mentre il gasolio è cresciuto del +15,3% – spiega il presidente Carlo Rienzi – Questo significa che per un pieno di benzina ad un’auto di media cilindrata un automobilista spende oggi +11,1 euro rispetto a maggio de 2020, +9,6 euro per il gasolio”.
“Agli effetti diretti della corsa dei carburanti occorre poi aggiungere quelli indiretti: l’aumento dei listini di benzina e gasolio alla pompa determina rincari a cascata sui prezzi al dettaglio a causa dei maggiori costi di trasporto, come certificato dall’Istat nell’ultimo dato sull’inflazione, in forte crescita proprio come conseguenza dei rincari dei beni energetici – prosegue Rienzi – Il rischio dunque è quello di una maxi-stangata per le tasche dei consumatori, con rincari a cascata in tutti i settori”.
“Rispetto allo stesso periodo del 2020 ci sarà un maggior esborso pari a +266 euro annui a famiglia per la verde, +230 euro per il diesel – spiega il presidente di Assoutenti Furio Truzzi – Questo significa una stangata su base annua pari a 6,5 miliardi di euro solo per i maggiori costi di rifornimento sostenuti dalle famiglie a causa dei rialzi dei listini alla pompa. A tali effetti vanno poi aggiunte le ripercussioni sul fronte dei prezzi dei prodotti traportati, dei beni energetici e dei maggiori costi sostenuti dall’industria, che finiscono per essere scaricati sui consumatori finali. Chiediamo al Governo Draghi di intervenire sull’abnorme tassazione che vige sui carburanti, perché è intollerabile che oggi su un litro di benzina ogni automobilista paghi quasi il 64% di tasse (il 60,7% sul gasolio) a causa di Iva e accise che nessun Governo ha mai avuto il coraggio né di tagliare, né di sterilizzare quando si verificano forti rialzi delle quotazioni” – conclude Truzzi.
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