Da circa un mese, il prezzo al litro dei carburanti non riusciva a scendere sotto i 2 euro. Nelle ultime ore, il Diesel è finalmente tornato sotto questa soglia, anche se solo in modalità self. I prezzi più accessibili che si registravano fino ad anno fa sono comunque utopia, ma non bisogna dimenticarsi di quanto pagato fino a ieri. La benzina invece resiste sopra i 2 euro al litro in ambedue le modalità, stesso discorso per il Diesel servito.
Anche il Covid incide sui prezzi dei carburanti
La speranza di tutti gli automobilisti è quella di tornare a pagare le cifre accessibili di qualche tempo fa, il tutto in ottica delle ferie, quando i consumi saranno superiori per via degli spostamenti e dei viaggi. Al momento il taglio delle accise gioca a favore degli automobilisti garantendo uno sconto di 30 centesimi fino al 2 agosto. Dopo ci sarà un altro intervento del Governo, come promesso dal ministro Giorgetti. Gli italiani sperano quindi in un beneficio più generoso. I dati di oggi sono influenzati dal Covid e dalle paure dei mercati legate alla recrudescenza della pandemia in Cina, dove si temono un’impennata dei contagi ed una conseguente riduzione dei consumi. Per acquistare un barile di Brent, oggi, bisogna sborsare circa 105 euro, mentre per il WTI ne occorrono 103, ben inferiori ai 120 dollari al barile delle scorse settimane.
I prezzi odierni dei carburanti alla pompa
Stando ai dati forniti dall’Osservatorio del ministero dello Sviluppo economico, questi sono i prezzi praticati oggi alla pompa per qul che concerne i carburanti:
- Benzina, modalità self a 2,030 euro/litro (no logo a 2,023 euro/litro);
- Benzina in modalità servito a 2,167 euro/litro (no logo a 2,073);
- Diesel, modalità self a 1,988 euro/litro (no logo a 1,984 euro/litro);
- Diesel, modalità servito a 2,126 euro/litro (no logo a 2,034 euro/litro);
- Gpl tra 0,830 e 0,845 euro/litro (no logo 0,814);
- Metano tra 2,000 e 2,241 euro/kg (no logo 2,070).
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