Tommaso Corona
Era il 2022 e Peugeot conquistava il prestigioso titolo di Auto dell’Anno, o Car of the Year, con la sua Peugeot 307. Vent’anni dopo, la sua erede è di nuovo tra le 7 finaliste che si contenderanno il titolo di Auto dell’anno 2022.
Peugeot si è battuta nella finalissima 6 volte nella sua storia e deve tanto alla terza serie della famosa segmento C, con il cambio da 307 a 308 che è arrivato con il lancio nel 2007 della prima generazione.
Nel 2001, Peugeot prende la coraggiosa decisione di competere nel segmento C allora dominato dalle auto tedesche come Opel Astra e Volkswagen Golf. Il mercato le darà ragione da lì a poco: con Peugeot 307, la Casa del Leone mise a punto una strategia che partiva dall’abitacolo, scegliendo un’architettura che strizzasse l’occhio al mondo dei monovolume, molto in voga in quel periodo.
Abitabilità e luminosità erano tra i suoi punti forti nonostante dimensioni che oggi sembrerebbero quelle di una comune segmento B, con 4,21 metri. Peugeot 307, inoltre, propose per la prima volta anche il Filtro Anti Particolato (FAP), inventato dalla Casa del Leone allo scopo di trattenere le polveri sottili emesse dai motori a gasolio.
Nel 2013, la seconda serie della 308 propose diverse novità che fecero scuola. Una su tutte, il Peugeot i-Cockpit, oggi punto di forza di ogni nuova Peugeot che arriva sul mercato. Pulizia di linee, quasi totale assenza di interruttori fisici, 308 permise alla Marca di farsi apprezzare ancor più nel mercato, grazie anche ad un livello qualitativo mai visto fino ad allora. Altra aggiunta i fari full LED, i primi sistemi di assistenza alla guida come il cruise control adattivo. In sostanza, arriva il secondo titolo di Auto dell’Anno nel 2014.
Svelata lo scorso anno, nuova Peugeot 308 continua ad evolvere il concetto di segmento C puntando tutto sull’elettrificazione, con il lancio della prima 308 ibrida plug-in, cui seguirà la 308 elettrica nel 2023. Manca meno di un mese all’elezione della nuova Auto dell’anno. Sarebbe la terza volta per la Marca francese, e se vale il detto non c’è due senza tre…
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