Cambiare l’olio motore è sempre una buona idea. Questo fluido è alla base del corretto funzionamento del motore di un’auto, e quindi dell’automobile stessa. L’olio, infatti, lubrifica tutte le parti mobili del motore, dall’albero motore a quello a camme e, in generale, tutte le parti che ruotano, sfregano tra loro e si muovono all’interno di un propulsore termico. Cambiare l’olio, sebbene sia qualcosa di fondamentale per la salute di un motore, è spesso un’operazione dimenticata, rimandata perché ritenuta “non importante”.
Per questo, se stai leggendo questo articolo ti consigliamo di controllare con attenzione lo stato del tuo olio motore e, se possibile, di cambiarlo. Non è mai sbagliato sostituire l’olio, soprattutto in inverno o, comunque, in presenza di climi freddi. Ci sono alcune nozioni base da avere per gestire al meglio la propria auto e prendersi cura del proprio olio: scopriamo allora perché dovresti cambiare adesso l’olio motore.
Perché cambiare l’olio in inverno è un’ottima idea
Spesso, si pensa che l’olio motore vada sostituito soprattutto in estate, in quanto i climi caldi possono portare più facilmente a dei problemi a livello meccanico. Sebbene questo non sia fondamentalmente sbagliato, il ruolo dell’olio è lo stesso in inverno, se non addirittura superiore.
Le basse temperature, infatti, portano il motore ad avere degli sbalzi termici ancora superiori, passando, quando l’auto è ferma, da circa 0 °C fino alle temperature di utilizzo, solitamente superiore ai 90 gradi e capace di salire fino a 120 °C quando sono richieste le massime prestazioni. La presenza di umidità e condensa non solo all’interno dell’auto, ma anche del motore per via della maggiore umidità dell’aria portano all’accumulo di impurità, e non dobbiamo dimenticare che, in inverno, si utilizza più spesso l’auto per brevi tragitti a causa delle condizioni meteorologiche spesso avverse, andando a sfruttare di più l’olio motore e a non permettergli di raggiungere le sue temperature ideali di esercizio.
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Un altro aspetto da ricordare è che, quando la temperatura è più bassa, le moderne centraline motore aumentano l’iniezione di benzina o gasolio nelle partenze a freddo, andando ad “ingrassare” la miscela aria-carburante per garantire una corretta accensione. Parte di questo carburante può andare incombusto, e scivolare attraverso le pareti dei cilindri verso la parte bassa del motore, andando a mischiarsi con l’olio.
Le temperature basse, inoltre, vanno a rallentare il tempo che il motore impiega a raggiungere la sua temperature di esercizio, riducendo la possibilità per il carburante e l’acqua derivante dalla condensa di evaporare dall’olio (questo fenomeno inizia solo dai 90-100 gradi) e, successivamente, di passare dalle valvole dei vapori olio di arrivare ad essere liberate dal sistema di scarico.
Capire qual è l’olio motore adatto alla mia auto
Come hai capito, quindi, l’inverno è il periodo dell’anno nel quale l’olio motore è più importante, ma è anche nella sua condizione peggiore per via di queste condizioni intrinseche che si vanno a verificare all’interno del motore. Perciò è molto importante sostituire e controllare l’olio motore in inverno, in modo da avere un motore sempre in forma, protetto e in piena efficienza.
Non devi, poi, dimenticare di quanto cambi la viscosità dell’olio a freddo, non garantendo una perfetta lubrificazione e una maggiore protezione dagli effetti di diluizione del lubrificante di cui abbiamo parlato poco fa. Per questo è importante capire che tutti gli oli non sono uguali, e che bisogna conoscere qual è l’olio motore adatto alla tua auto. Chiunque si sia trovato ad acquistare dell’olio motore sa che i lubrificanti non sono tutti uguali, e ci sono diverse sigle e codici da conoscere per acquistare quello corretto come 5W40. Come capirci qualcosa?
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La classificazione principale dell’olio motore tiene conto della sua viscosità a freddo e a caldo, ed è rappresentato dalla classe SAE “xxWxx”. La “SAE”, la Society of Automobile Engineers”, è un’organizzazione che stabilisce vari standard nel mondo dell’auto, come ad esempio la viscosità dell’olio motore. In poche parole, entrambe le cifre definiscono la viscosità dell’olio: più il numero è alto, maggiore sarà la viscosità dell’olio (per farla semplice, un numero più basso definisce un olio più “liquido”, un numero più alto invece un olio più “spesso”).
La lettera W, invece, è legata al primo numero, e definisce la viscosità dell’olio a freddo (la W, infatti, sta per Winter, inverno in inglese). Per esempio, quindi, un olio definito 5W30 sarà poco viscoso a freddo, quindi scorrerà meglio in inverno, permettendo di lubrificare meglio il motore con temperature rigide (nello specifico, la classe SAE “5W” certifica che l’olio ha un buon comportamento fino a temperature di -35°C, mentre un olio 10W mantiene le sue caratteristiche “solo” tra 0 e -20°C), mentre sarà più viscoso quando il motore è in temperatura (è garantito per mantenere le proprie carateristiche con temperature esterne fino a 40°C).
Come capire qual è la viscosità adatta alla tua auto? Sebbene molti appassionati abbiano una certa conoscenza delle varie viscosità, è bene non discostarsi da ciò che viene riportato da Casa madre. Nello specifico, per trovare l’informazione che cerchi ti basta cercare la sezione dedicata nel libretto di uso e manutenzione dell’auto, dove per ogni motore montato sul modello specifico si può trovare l’indicazione dell’olio motore ideale.
Infine, i vari produttori hanno dei propri codici olio, in quanto è possibile che per alcuni tipi di motore sia necessaria una particolare miscela o composizione. Anche in questo caso, è tutto indicato sul libretto di uso e manutenzione, che indicano i codici da cercare quando si acquista un olio motore. Solitamente, le Case eseguono test e rilasciano il loro nulla osta per determinati oli per i rispettivi motori. Ad esempio, i codici BMW LL01, Mercedes 229.1 o VW 505.00 indicano oli che hanno passato i test di queste Case, e sono indicati sulle confezioni dei vari oli in fase di acquisto.
Cambio e rabbocco: perché l’uno non sostituisce l’altro
Hai quindi capito che è importante cambiare l’olio in inverno, e quale tipo di olio è necessario acquistare. Chiariamo anche un altro dubbio comune tra gli automobilisti: posso mischiare vari oli? In più, rabboccare è equivalente ad un più classico cambio olio?
Iniziamo subito dal dubbio riferito al poter “mischiare” i vari oli. Se rispetti le caratteristiche di viscosità e le specifiche del produttore, puoi mischiare oli differenti. Puoi quindi, ad esempio, aggiungere un olio Castrol dopo una sostituzione di olio Mobil1, a patto che questo sia approvato dal costruttore e abbiano la stessa viscosità. Non è importante che l’olio sia 100% sintetico o di origine minerale: se le specifiche sono uguali, si possono mischiare.
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Attenzione, però, ai motori con particolari esigenze. Ad esempio, le vetture con filtro antiparticolato richiedono l’utilizzo di oli motore con basso contenuto di ceneri, che quando bruciano producono la minor quantità possibile di scorie, andando a limitare l’intasamento del filtro. Se si utilizza un olio non dedicato, il filtro antiparticolato potrebbe facilmente ostruirsi.
Se si utilizza un olio con viscosità errata, il motore non lavorerà nelle condizioni di utilizzo ideali, andando a creare problemi a lungo andare. Attenzione, poi, se l’auto è ancora coperta da garanzia: una svista di questo tipo può invalidare la copertura.
Il rabbocco, infine, non sostituisce un vero e proprio cambio dell’olio. Quando effettui un rabbocco, infatti, si riporta il livello dell’olio motore alle condizioni ideali, ma non si fa pulizia dell’impianto. Rimangono, in questo modo, delle impurità dell’olio, la cosiddetta “morchia“, che quando rimane per troppo tempo all’interno del motore può occludere i passaggi dell’olio nel blocco motore e, in generale, creare non pochi problemi. L’olio motore va quindi sostituito a intervalli regolari, e non basta eseguire spesso un rabbocco.
L’importanza dell’olio motore: gli esempi dei motori con cinghia a bagno d’olio
Sebbene possa sembrare superfluo, o una cosa “da esperti” curarsi del proprio olio motore, controllare e avere cura dello stato del proprio lubrificante è a dir poco fondamentale. Spesso, infatti, la maggior parte dei problemi meccanici è dato dall’incuria e dalla negligenza dei proprietari che, per risparmiare qualche centinaio di euro di un tagliando, finiscono per avere migliaia di euro di danni da riparare.
Se, poi, una volta i motori erano più robusti e “semplici”, ma meno potenti ed efficienti, con i nuovi propulsori più prestanti ed efficienti è aumentata anche la loro complicazione e raffinatezza meccanica. Una regola non scritta è questa: più un motore è complesso e sofisticato, più attenta e puntuale deve essere la manutenzione ordinaria. Un esempio di questo postulato può essere visto nei moderni motori con cinghia di distribuzione a bagno d’olio.
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Questa soluzione è nata per ridurre gli attriti e, quindi, migliorare efficienza e prestazioni. Se sulla carta questa soluzione è pressoché perfetta, nella realtà è necessario utilizzare un olio motore specifico, che non intacchi il materiale gommato della cinghia, per evitare che questa si danneggi. Bisogna essere poi molto attenti con le tempistiche di sostituzione: se si utilizza un olio “stanco” e non in perfetta efficienza, è più facile arrivare a danneggiare la cinghia.
Per questo, se possiedi un’auto con cinghia a bagno d’olio come il 1.2 PureTech o il 1.0 EcoBoost è necessario essere scrupolosi con gli intervalli di sostituzione dell’olio (e, spesso, anticiparli rispetto a quanto previsto dalla Casa), ma soprattutto non mischiare oli diversi e utilizzare i lubrificanti dedicati, sviluppati specificatamente per quel motore. Se così non dovesse essere, è facile arrivare a danneggiare la cinghia, causando gravi danni al motore.
Consigli utili per l’olio motore
- Controllare regolarmente il livello dell’olio: controllare il livello dell’olio, il suo odore e il suo colore è il primo passo per controllarne lo stato di salute. L’olio non deve mai avere un odore di bruciato, e il colore non deve essere mai nero pece, neanche dopo diversi mesi di utilizzo. Una buona regola sarebbe controllare il livello dell’olio una volta ogni 3-4 rifornimenti, in modo da non perdersi un eventuale necessità di un rabbocco. Ricorda sempre che, quando si accende la spia dell’olio, è quasi sempre troppo tardi.
- Effettuare cambi d’olio regolari: sostituire l’olio spesso è il modo più facile e abbordabile di tenere il proprio motore in perfetta efficienza. Oggi, gli intervalli di sostituzione possono arrivare a superare a volte i 20.000 km, ma è buona regola ricordare, piuttosto, l’intervallo di tempo, quasi sempre fissato ad un anno. Così, è ideale sostituire l’olio motore una volta all’anno.
- Cambiare l’olio frequentemente: negli ultimi anni sono arrivati sul mercato motori con intervalli di cambio dell’olio di oltre 30.000 km. Gli esperti raccomando di non aspettare questi chilometraggi, ed effettuare i cambi ad intervalli fissi, come ad esempio l’anno detto in precedenza, o ridurre a 20.000 km l’intervallo se fate più di 20-25.000 km l’anno. Importante, poi, utilizzare sempre oli consigliati dal produttore del motore.
- Prestare attenzione al proprio utilizzo: se, ad esempio, utilizzare l’auto per brevi tragitti, l’olio motore non avrà mai tempo di scaldarsi in maniera adeguata, riducendo così la sua capacità di “auto-pulirsi” da impurità e eventuali presenze di carburante. Per questo, se utilizzate l’auto per pochi chilometri al giorno, è importante ridurre gli intervalli di sostituzione, fermandosi piuttosto ai già citati 12 mesi.