Un gran premio d’Italia esaltante, come da tempo non se ne vedevano, che ha riportato la Ferrari sul gradino più alto del podio dopo 9 anni. Una Ferrari che sale, l’altra che scende, anzi che si gira con un pilota in evidente crisi di nervi. C’è chi sale, e c’è chi scende, come nelle migliori occasioni. Ecco i voti del nostro esperto con le pagelle del GP Italia 2019. A voi!
LECLERC, 10: Davvero difficile trovare aggettivi per rimarcare una prestazione sontuosa come quella di Charles: Il sabato ottiene non senza un pizzico di malizia la pole position, domenica in gara è a dir poco strepitoso nel reggere l’assalto prima di Hamilton e poi di Bottas. Leclerc ha sfoderato un repertorio da veterano, passando dall’ aggressività nel difendersi al limite del regolamento ad una sapiente gestione degli pneumatici nel finale. La realtà, è che ha avuto ragione lui su tutta la linea perché ottiene una vittoria che è un macigno pesantissimo per la sua carriera e per il suo ruolo futuro in Ferrari.
BOTTAS, 7,5: Stavolta in pista torna a battere Hamilton e questa è una buona notizia che vale il bel voto. Il polita finlandese è abile ad allungare il primo stint con gomma soft e bravo a sfruttare l’errore del compagno di squadra, nel finale non riesce mai ad impensierire realmente Leclerc ma ci va molto vicino, poi commette un paio di sbavature che gli precludono la vittoria. A Monza è tornato al livello di inizio stagione e i risultati in pista lo premiano.
HAMILTON, 7: Lewis le prova tutte per superare Leclerc e non vi riesce solo perché il monegasco è abile nel complicargli il sorpasso con manovre veramente al limite ma che sono anche il sale di questo splendido sport. Sul finale distrugge le sue gomme medie, commette un errore e deve arrendersi e cedere la posizione anche a Bottas. Non il suo migliore weekend in termini di risultati ma è un vero mastino nell’inseguire Charles e questa lotta ci regala uno dei più bei Gran Premi d’Italia.
RICCIARDO, 8,5: La Renault vola a Monza e lui da vero campione massimizza il risultato e porta a casa un quarto posto che è il suo miglior risultato stagionale. Daniel con questa sua prestazione unita a quella del compagno di squadra regala punti preziosissimi alla Renault per il campionato costruttori conquistando il quinto posto e vedendo più da vicino la McLaren distante ora 18 punti. Ricciardo è un ottimo pilota, ingiustamente troppo volte durante la stagione relegato nelle retrovie a causa di una monoposto non all’altezza del suo talento e questi risultati sono ossigeno fresco per tutti.
HULKENBERG, 8: In teoria per il 2020 è senza sedile per correre in F1, anche se voci di paddock lo danno prossimo pilota Haas. Sarebbe un vero delitto perdere uno dei piloti più consistenti del circus, che a Monza come Daniel porta a casa il massimo possibile. Se la Haas lo dovesse ingaggiare sicuramente si assicurerebbe tanti punti in più che invece in questa stagione Grosjean così come Magnussen stanno perdendo spesso molto ingenuamente.
GIOVINAZZI, 7,5: Una settimana fa lo avevamo chiamato ad un pronto riscatto dopo la delusione di Spa e davanti al pubblico di casa Antonio non delude chi continuava a dargli fiducia portando a casa un nono posto che è il miglior risultato di carriera. Il ritorno di un pilota italiano in F1 a Monza non potevamo festeggiarlo in modo migliore, avanti così.
REDBULL, 4,5: Albon e Verstappen tra il Gran Premio del Belgio e quello d’Italia hanno portato a casa solo 22 punti. Pochi, pochissimi per chi voleva insidiare il secondo posto nel mondiale costruttori alla Ferrari. Vero che i due circuiti non sono i più adatti per le caratteristiche della monoposto e che le penalizzazione per le sostituzioni della Power Unit non hanno aiutato ma il bottino in queste due gare è stato davvero magro complice anche qualche errore di troppo. Sicuramente a Singapore la musica cambierà e la RedBull sarà candidata per la vittoria.
VETTEL, 4: Trovare le parole per provare a descrivere questo momento è impresa ardua e occorre pertanto dosarle bene. Probabilmente Sebastian a questa vittoria con la Ferrari a Monza tiene davvero troppo. Sabato la mancata pole position scippata per incomprensione col muretto e con Leclerc che furbescamente ha tentennato per non dargli la scia nel secondo tentativo ha scatenato nella sua testa a mio avviso un senso di ingiustizia che Sebastian non è riuscito a mandare giù. L’investigazione post qualifiche ha aggiunto ulteriore stress ad un pilota già provato mentalmente. Domenica l’errore commesso è stato l’ennesimo frutto di chi prova a spingersi sempre oltre i limiti del mezzo per provarci fino in fondo. Questo, unito ad un difficile stato d’animo porta spesso ad un appannamento nelle prestazioni perché ancora una volta la vittoria che voleva gli sarebbe sfuggita di mano.
Il “problema” è che la vittoria di Leclerc (la seconda di fila) con il conseguente sorpasso in classifica piloti (ora Vettel è quinto a meno 13 dal compagno) ha purtroppo dato adito ai già tanti detrattori a continuare un linciaggio mediatico ingiusto, a tratti vergognoso nei confronti di un pilota che tanto ha dato alla causa e che non merita minimamente un trattamento del genere perché Sebastian ha dimostrato di essere tutto fuorché un paracarro bollito anche in questa stagione.