L’Archistar, genovese di nascita, non poteva mancare all’appello. Renzo Piano ha infatti dato la sua disponibilità nella delicata vicenda che riguarda la costruzione del nuovo ponte Genova. Il primo progetto è stato presentato ieri e arriva a meno di 15 giorni dall’immane tragedia che ha sconvolto il capoluogo ligure e la coscienza di tutti noi automobilisti, risvegliando l’attenzione sullo stato delle strutture sulle quali transitiamo quotidianamente.
Si tratta di un progetto molto semplice con i piloni di sostegno (e non più la struttura con gli stralli del vecchio ponte Morandi) che ricordano la prua delle navi, mentre la sua idea come sempre geniale nella sua semplicità è quella di installare 43 pali dell’illuminazione a ricordo delle vittime che hanno perso la vita per essersi trovati, a loro malgrado, nel punto sbagliato nel momento sbagliato.
Il progetto rappresenta una fase di partenza dopo le tante voci riguardanti una ricostruzione lampo della durata di pochi mesi, ipotesi parsa subito poco credibile alla prova concreta dei fatti, semmai più votata dall’emozione del momento. Il Ministro dei Trasporti Toninelli da Roma ha intanto dichiarato che i soldi dovrà metterli Autostrade per l’Italia, mentre la fase pratica verrà seguita da Fincantieri.
La foto del modellino, postata dal Governatore della Liguria Giovanni Toti sul suo profilo Twitter e Facebook, lascia immaginare, se verrà dato l’ok a procedere, come cambierà l’immagine della città costiera. Sarà sempre un viadotto ma dalle linee pulite, come ci ha abituato Renzo Piano nei suoi numerosi e rinomati progetti che mischiano design al lato umano delle cose.
Come lui stesso ha dichiarato al Messaggero: “Spero di essere utile, lo faccio con molta convinzione. Il ponte lo costruiscono gli ingegneri, ma sono lieto di poter essere utile al progetto perché dietro al ponte c’è l’orgoglio e la bellezza della città”.
Lo stesso Toti ha poi spiegato direttamente sul suo profilo Facebook come intenderà procedere, nel pieno rispetto della volontà dei genovesi di tornare il più presto possibile a una vita normale.