Primo caso al mondo di una bambina nata a bordo di una Tesla. Fin qui, a parte fantasticare sul nome del nascituro/a, una notizia che fa sorridere. Il come è il segreto, visto che la neo mamma di Filadelfia ha potuto contare sul pilota automatico di Tesla, l’Autopilot, in quei decisivi momenti.
Riportata dal Philadelphia Inquirer, il parto sarebbe avvenuto a settembre ma solo ora è trapelata la notizia. La donna, una 33enne, stava accompagnando il primo figlio, di 3 anni, all’asilo, mentre alla guida c’era il marito. Bloccati nel traffico, la rottura delle acque e l’impossibilità di correre all’ospedale più vicino. Proprio nella condizione più favorevole per l’azionamento dell’Autopilot, cioè la possibilità di regolare la distanza e di mantenere una velocità pre-impostata, il marito della partoriente, nonché futuro papà, ha avuto il tempo di impostare la navigazione sul più vicino ospedale, a 20 minuti di macchina.
All’Inquirer, Keating, questo il nome dell’uomo, oggi felice padre di due figli, ha detto che la moglie lo stava tenendo per mano quando il dubbio di spingere o cercare di trattenere qualche minuto in più la stava attanagliando, tra una contrazione e l’altro.
“Ogni volta che Yiran riprendeva fiato tra una contrazione e l’altra, guardava il GPS per controllare i progressi della vettura sul navigatore. Fino a quando arrivati in ospedale, la bimba era nata. Un pediatra che si trovava fuori dalle porte chiamò le infermiere, che corsero giù e tagliarono il cordone ombelicale”, questo il lieto fine.
Così è nato Tesla Baby, grazie alla tecnologia di guida autonoma
Subito ribattezzata “Tesla Baby“, la piccola è stata poi chiamava Maeve Lily ma in ospedale c’è stata una processione di medici e infermieri quando la notizia che la bimba era proprio lei, quella nata a bordo di una Tesla, la prima al mondo. Ora non resta che aspettare il 2037, quando Maeve potrà prendere la patente ricordando dove tutto è iniziato…
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