Il Divino Elon ha recentemente realizzato un miracolo degno di un’anti-beatificazione: trasformare Tesla da gallina dalle uova d’oro a zavorra in caduta libera. Tutto è iniziato quando, folgorato sulla via di Washington, ha deciso che costruire auto e razzi non era abbastanza: bisognava anche tagliare la spesa pubblica americana. E così, con la benedizione di Trump, si è insediato a capo del *Dipartimento per l’Efficienza Governativa*, alias il DOGE (no, non la criptovaluta, ma il nuovo gioco di potere del Divino).
Risultato? Gli investitori hanno perso la fede, il titolo Tesla ha perso il 50%, e gli azionisti si chiedono se il loro profeta abbia deciso di abbandonare il culto dell’auto elettrica per quello del bilancio federale. Nel frattempo, SpaceX è diventato il nuovo gioiello di famiglia, mentre Musk combatte in tribunale per un pacchetto retributivo da 65 miliardi che gli è stato strappato come un’elemosina non meritata.
Il Divino rassicura: “Tesla andrà bene nel lungo periodo“. Certo è che, nel breve, è chiaro che il suo miracolo è un prodigio al contrario.