Il giudice di pace ha annullato 52 multe emesse dall’autovelox di Chieri, ritenendole illegittime per via della mancata omologazione del dispositivo. Il comune è stato condannato a rimborsare tutte le spese legali dell’automobilista. Centinaia di altri ricorsi simili sono in attesa di una decisione giudiziaria. Scopriamo meglio cos’è successo per via dell’autovelox di Chieri, nel torinese.
Chieri, 52 multe dallo stesso autovelox: il comune condannato
Il giudice di pace ha emesso una sentenza favorevole riguardo alle multe per eccesso di velocità emesse dall’autovelox controverso di Chieri. La decisione, pronunciata il 4 luglio 2024, ha accolto il ricorso presentato da una donna che aveva ricevuto ben 52 verbali dallo stesso dispositivo. Le prime quattro multe impugnate sono state annullate e il comune di Chieri è stato condannato a rimborsare tutte le spese legali sostenute dall’automobilista.
La sentenza ha evidenziato diverse criticità, con particolare riferimento alla mancata omologazione del dispositivo, un problema già sollevato in un’ordinanza della Cassazione lo scorso aprile. Questo caso ha visto la partecipazione attiva di Globoconsumatori, che ha supportato la donna e altri automobilisti colpiti dalle multe dell’autovelox di Chieri nella loro battaglia legale. Attualmente sono in attesa di giudizio centinaia di ricorsi simili riguardanti le violazioni registrate dall’autovelox di strada Fontaneto.
È probabile che, seguendo il precedente dei primi quattro verbali annullati, anche queste sanzioni verranno revocate e il comune di Chieri sarà chiamato a rimborsare le spese processuali pertinenti.