Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha tenuto un intervento in occasione della presentazione del Salone dell’Auto di Torino, sottolineando l’importanza della manifestazione come presidio fondamentale per il settore automobilistico italiano e internazionale. Salvini ha ringraziato gli organizzatori, le istituzioni, i collezionisti, i designer, l’ACI, l’ASI e tutti coloro che contribuiranno alla buona riuscita dell’evento.
Nel suo intervento, il ministro ha evidenziato anche il ruolo del Ministero dei Trasporti nelle riforme che riguardano il settore automobilistico, tra cui la governance delle concessioni stradali, il rinnovo dei piani economici e finanziari, la gestione dei cantieri aperti e il sistema di pedaggi e riconoscimento delle targhe. Questi temi rappresentano aspetti cruciali per il futuro della mobilità in Italia, ma come sempre nei suoi recenti discorsi, non ha risparmiato critiche all’Unione Europea riguarda il tema del Green Deal.
Critiche al Green Deal e alla transizione forzata all’elettrico
Uno dei punti centrali del discorso di Salvini è stata la critica alla transizione forzata verso l’auto elettrica imposta dall’Unione Europea. Il ministro ha definito il Green Deal un “danno enorme” per l’economia, l’industria, il commercio e l’ambiente. Ha poi citato dati del 2023 che dimostrano come l’Europa abbia importato 440.000 auto elettriche dalla Cina per un valore di oltre 10 miliardi di euro, mentre le esportazioni europee verso il mercato cinese si siano fermate a sole 11.500 unità. Questo, secondo Salvini, rappresenta un fallimento della strategia europea, un suicidio annunciato dell’Europa dell’auto, che rischia di penalizzare un settore in cui il continente ha eccelso per decenni.
Il ministro ha anche sottolineato che, nonostante le restrizioni imposte dall’UE, le emissioni globali di CO2 hanno raggiunto un record storico nel 2024, a causa dell’aumento delle emissioni in Cina. Questo, ha aggiunto Salvini, dimostra che le politiche ambientali europee, se non coordinate a livello globale, possono risultare inefficaci e dannose per il mercato interno.
Il futuro dell’industria automobilistica e il sostegno al Salone di Torino
Salvini ha ribadito l’importanza di garantire continuità agli eventi come il Salone dell’Auto di Torino, fondamentali per il prestigio del settore automobilistico italiano. Ha espresso la speranza che l’edizione del 2025 sia solo una tappa di un percorso duraturo che possa consolidarsi negli anni a venire. Il ministro ha assicurato il supporto del Ministero dei Trasporti per promuovere il settore automobilistico italiano, non solo per il suo valore storico e culturale, ma anche per il suo potenziale futuro.
Nel suo intervento, ha anche fatto riferimento ai dati di mercato relativi all’anno precedente, sottolineando la crescita delle auto ibride (+10%) rispetto al 2022 e il fatto che solo il 4% del parco auto circolante in Italia sia attualmente elettrico. Questo, a suo avviso, dimostra che i consumatori italiani stanno facendo valutazioni pragmatiche sulle nuove tecnologie di mobilità.
Sicurezza stradale e nuove misure del Codice della Strada
Salvini ha concluso il suo discorso affrontando il tema della sicurezza stradale, un settore su cui il governo sta investendo ingenti risorse. Ha annunciato che a settembre verranno presentati nuovi dati relativi alla riduzione degli incidenti stradali grazie all’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada. Secondo i dati preliminari, nei primi due mesi dall’introduzione delle nuove normative (14 dicembre-14 febbraio) si sono registrati 700 incidenti in meno e 750 vittime in meno rispetto all’anno precedente.
Infine, il ministro ha sottolineato l’investimento di 150 milioni di euro per il miglioramento delle infrastrutture stradali, con particolare attenzione ai guardrail per la sicurezza dei motociclisti. Ha chiuso il suo intervento con un saluto ai presenti, ribadendo l’importanza del Salone dell’Auto di Torino come vetrina dell’eccellenza automobilistica italiana e appuntamento fondamentale per il settore.
“Ci vediamo a settembre”, ha concluso Salvini, promettendo di continuare a lavorare per un futuro dell’auto che tenga conto delle esigenze dell’industria, dell’ambiente e dei consumatori.