Tommaso Corona
Il 4 maggio 1950, settant’anni fa, una neonata Abarth, il cui battesimo risale al 1949, presentava al 32° Salone di Torino la Marmitta Abarth, la prima elaborazione con la quale il mito dello scorpione ha poi fatto breccia nel cuore degli appassionati. Ieri, per l’anniversario, Abarth ha invitato tutta la sua community (The Scorpionship, con oltre 114.000 iscritti) a organizzare un flashmob virtuale, figlio dei tempi che corrono, per celebrarne il mito.
Da quando Abarth è tornata sulla scena con l’arrivo della nuova Fiat 500, sono tornati d’attualità sistemi di scarico cari agli appassionati come i Record Monza montati sulle ultime generazioni del cinquino “elaborato”. Proprio per questo motivo, e per celebrare le origini del tipico sound che caratterizza ogni Marmitta Abarth che si rispetti, Abarth ha invitato la propria community a realizzare delle Instagram Story simulando il rumore dello scarico con la propria voce, con l’hashtag #TheRumbleLipChallenge. Insomma, una sfida per veri Abarthisti.
Marmitta Abarth: una carrellata di successi
Nel 1949, come accennavamo, Carlo Abarth fonda la Abarth & C. e ha l’intuizione geniale di affiancare all’attività corse l’attenzione per il grande pubblico: nascono così le scatole di trasformazione per vetture di serie che aumentavano potenza, velocità massima e accelerazione. Da lì a breve gli impianti di scarico elaborati diventano un marchio di fabbrica del neonato brand e il debutto al Salone di Torino dell’anno successivo viene accolto dal clamore della critica.
In pochi anni Abarth arriva a produrre qualcosa come 257.000 marmitte in un anno grazie a uno staff nel frattempo cresciuto a 375 persone, con una buona parte destinata all’export, circa il 65%. Le marmitte Abarth vengono montate su svariati modelli, dalla 600 alla 1100, ma il successo vero e proprio arriva a partire dal 1958, con la leggendaria 500 prima serie. Nascono così le prime Fiat-Abarth 595 che cominciano a vincere su tutti i circuiti e, al tempo stesso, le famose “cassette di trasformazione Abarth” per elaborare i “cinquini” diventano l’oggetto del desiderio del grande pubblico.
Marmitta Abarth: omaggio ai record
Dal 2008, quando è stata lanciata la nuova Abarth 595, il doppio terminale cromato riprende il design del sistema adottato dalla versione da gara 595 Assetto Corse, a conferma ulteriore che il mondo delle corse sia il laboratorio perfetto per testare soluzioni che possano un giorno essere impiegate dalle vetture stradali.
Il Record Monza è però del 2009, chiaro tributo ai record di velocità ottenuti dallo stesso fondatore sul circuito brianzolo, nello specifico il record sul quarto di miglio ottenuto nel 1965, alla “veneranda” età di 57 anni. Dotato della tecnologia Dual Mode con quattro terminali, quest’ultima prevede l’utilizzo di una valvola a due vie a comando meccanico inserita a monte del terminale di scarico a vantaggio della curva di contropressione dello scarico. Nel 2011 è la volta del kit “Record Modena” la cui caratteristica principale è Il suono potente e aggressivo dato da marmitte altamente prestazionali che si basano sulle migliori tecnologie, come il sistema Dual Mode e su un design accattivante e sportivo. Un sound nettamente più sordo e cupo lo troviamo nel sistema Akrapovič a due uscite e dotato di valvola elettronica attiva azionata tramite il tasto sport.
Nel 2018 fa il debutto la nuova Abarth 595 che porta all’esordio il sistema di scarico “Record Monza Attivo”, la cui peculiarità risiede nella valvola attiva controllata tramite il tasto Sport in plancia: se in precedenza l’apertura della valvola di scarico si basava sulla pressione dei gas di scarico, da questo momento il pilota può agire direttamente e scegliere tra un sound da “gentleman driver” oppure un rombo più cupo e grintoso, tradizionalmente Abarth. Il risultato è un suono potente e aggressivo, una perfetta combinazione tra tecnologia e design. Il sistema di scarico “Record Monza Attivo” è oggi offerto di serie sui modelli 595 Competizione, 595 Pista e 695 70° anniversario.
