Se lo seguite sui suoi social network, lo vedrete spesso impegnato non solo sulle piste del mondiale di F1, dal calendario mai così fitto come in questo 2023 (23 le gare in programma in quasi ogni angolo del pianeta), bensì nel suo ruolo molto apprezzato di guida-istruttore agli eventi F1 Clienti. Ora di impegni in calendario da segnare il buon ex pilota di F1, molto conosciuto dal pubblico italiano per il suo ruolo nell’equipe di Sky Sport F1 HD, diventerà anche ambasciatore del Marchio Abarth.
Ovviamente l’ingaggio di Marc Gené si sposa con il debutto sui mercati, anche quello casalingo (spagnolo) della nuova Abarth 500e, la prima elettrica negli oltre 70 anni di storia dello scorpione. Accolta con scettiscimo dal pubblico degli appassionati, l’Abarth elettrica è la prima di una lunga serie di EV che nasceranno sui futuri modelli Fiat elettrici, si dice anche il crossover che vedremo in estate.
Nonostante l’accoglienza “tiepida”, l’Abarth 500e è un prodotto che evolve i contenuti della 500 elettrica elevandoin primis sia la risposta del motore elettrico anteriore sia la reattività dell’assetto. La potenza, 160 CV, le permette di scattare più velocemente della 695 a benzina e la ricarica è ottimizzata in DC per caricare in 5 minuti sufficiente corrente per coprire una distanza di 100 chilometri. Disponibile in 1949 esemplari, l’Abarth 500e è già diventata un simbolo dell’elettrificazione che passa anche dalle auto più sportive o identificate come tali, complici il sound e le emozioni che riuscivano a trasmettere, dagli appassionati.
Marc Gené: il suo CV in pista
Marc Gené, classe 1974, esordisce in F1 nel 1999 quando Gian Carlo Minardi lo chiama per correre ufficialmente al volante della sua monoposto. Da lì, non prima di aver conquistato un punto al Gran Premio d’Europa capace di svoltargli la carriera e di confermargli il sedile per il 2000, entra nelle grazie di Mario Theissen, all’epoca direttore di BMW Motorsport, che lo vuole tester Williams già nel 2001. Nel 2003 una seconda occasione della vita, quando è chiamato a sostituire Ralph Schumacher al Gran Premio d’Italia. Giunge quinto con una FW25 in gran forma, il suo miglior risultato in F1, e nel 2004 disputa altri due gran premi con la scuderia inglese senza però brillare.
Nel 2005 viene chiamato a Maranello, dove ricopre il ruolo di collaudatore ufficiale fino al 2010. Da quel momento, non prima di aver vinto con Peugeot la preziosa 24 Ore di Le Mans 2009, entra nelle grazie del cavallino rampante e nelle simpatie degli italiani per i suoi famosi sketch con Carlo Vanzini nella cabina di commento delle gare di F1, dal 2007 ai giorni nostri.
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