Lino Garbellini
La Chevrolet FNR presentata la scorsa settimana al Salone di Shanghai è quanto di più simile all’auto del futuro abbiamo visto di recente, un vero e proprio salto di 50 anni in avanti nel mondo dei motori a partire dal nome: FNR, ovvero Find New Roads.
Stando a quanto dichiarato dalla casa la concept car è pensata per stupire e affascinare i giovani del futuro, ma è già in grado d’attirare l’attenzione di tutti gli appassionati di oggi.
La concept è realizzata dal GM’s Pan Asia Technical Automotive Center team ed è pronta a stupire al primo impatto grazie al design con parabrezza che prosegue fino al posteriore, portiere che si aprono verso l’alto (con un movimento e una forma simile alle ali di una libellula) e fari al laser anteriori e posteriori. I motori elettrici sono posizionati nelle ruote magnetiche (senza mozzo) e la ricarica avviene in modalità wireless.
La vettura è dotata di guida automatizzata, durante questo tipo di marcia i sedili anteriori possono girare di 180 e formare una sorta di salotto nell’abitacolo in cui i passeggeri possono dialogare tra loro e relazionarsi.
L’automobilista (se ancora si può chiamare tale in questo caso) tramite dei gesti può interagire con il sistema di self driving. Questo funziona grazie a sensori radar uniti ad una tecnologia, il Chevy Intelligent Assistant, utilizzata per individuare tramite Gps il tragitto più veloce e sicuro per raggiungere la destinazione prevista.
Per essere sicuri che le persone a bordo siano veramente i proprietari, una tecnologia di riconoscimento dell’iride effettua la scansione e il controllo dei passeggeri.
Per la messa in produzione dei sistemi presenti sulla FNR saranno necessarie non una sola, ma parecchie delle prossime decadi, non resta che aspettare.
