C’è FCA Heritage e un altro dei suoi pezzi da collezione, nel vero senso della parola, dietro il raduno “ Amiki miei ”, evento internazionale organizzato nel weekend dell’8 e 9 settembre dal grande Miki Biasion per radunare tutte le vetture Lancia, dimenticate da chi di dovere, prodotte fino al 1994.
Ci saranno simulazioni di prove speciali per mettere alla prova, ancora una volta, le Lancia più gloriose di sempre, mentre non mancherà un percorso turistico di regolarità, oltre a concorsi di eleganza e sportività. FCA Heritage riporta quindi alla ribalta una Lancia Rally (037) del 1982, esemplare che per Biasion significa molto proprio perché il pilota veneto debuttò proprio con lei al primo anno di legame con il Marchio italiano conquistando subito il campionato europeo con 11 vittorie su 12 gare complessive.
Il raduno si svolgerà a Bassano del Grappa, città che ha dato i natali al due volte campione del mondo rally con l’altrettanto mitica Delta HF Integrale. Un legame, quello tra il campione veneto e Lancia, che va oltre l’immaginario colletivo di un periodo assolutamente vincente ai vertici del motorsport internazionale, dove oggi è rimasta solo la Ferrari per altro in una categoria completamente diversa.
Altri tempi, vero, ma l’amaro in bocca è sempre lì. Ecco perché ad Amiki miei trionferà la passione unita all’innegabile nostalgia di chi quelle auto le ha vissute da vicino, sia sui campi di gara sia dietro le quinte. Sul sito ufficiale dell’evento tutte le informazioni logistiche e di contorno.
Lancia Rally (1982)
La vettura fu concepita all’inizio degli anni Ottanta per sostituire, nelle competizioni rallystiche internazionali, la gloriosa ma ormai datata Fiat 131 Abarth Rally. Contraddistinta dal numero di progetto SE037, è basata sulla cellula centrale della Lancia Beta Montecarlo – cui vennero uniti un traliccio anteriore ed uno posteriore – e costruita dalla Pininfarina, che ne curò l’estetica. Il motore, il bialbero Fiat di 2 litri a 16 valvole sovralimentato con compressore volumetrico, fu progettato dall’Abarth e venne collocato longitudinalmente in posizione posteriore centrale, garantendo alla vettura una notevole motricità.
La 037 in versione stradale (l’esemplare è uno dei 200 prodotti per consentire l’omologazione in Gruppo B) sviluppa 205 CV capaci di spingerla a oltre 220 km/h e di farle raggiungere i 100 km/h da ferma in meno di sette secondi. La versione da competizione (elaborata fino a raggiungere i 310 cv di potenza massima) esordisce al Rally Costa Smeralda nell’aprile del 1982 e concorre ufficialmente per la stagione 1983, dove domina il campionato mondiale sin dalla prima gara, il Rally di Montecarlo vinto da Walter Röhrl . In quell’anno, nonostante l’agguerrita concorrenza delle nuove Audi Quattro a trazione integrale, la Lancia conquistò il Campionato del Mondo, quello Europeo e quello Italiano.