A cinquant’anni dall’inaugurazione dell’Autostrada del Sole, una miniserie, per la regia di Carmine Elia, da lromanzo omonimo di Francesco Pinto, che racconta la storia di un’opera che diventerà il simbolo della rinascita italiana. Una “strada dritta” che unirà il nord e il sud del Paese. Ennio Fantastichini è Fedele Cova, l’ingegnere che la realizzò. Nel cast Giorgio Marchesi, Anita Caprioli, Carmine Recano, Raffaella Rea, Valeria Bilello. Su Rai1, lunedì 20 e martedì 21 ottobre in prima serata.
E’ il 1956, l’Italia sta uscendo faticosamente dal periodo della ricostruzione dopo che la seconda guerra mondiale ha distrutto buona parte del territorio e l’intero apparato industriale. L’idea di costruire una strada dritta, che possa unire il nord e il sud del Paese, sembra a tutti un’impresa impossibile.
Pochi soldi, scarsa esperienza, ma l’ingegnere Fedele Cova, amministratore delegato della Società autostrade, è convinto di potercela fare insieme ad un gruppo scelto di professionisti.
A dispetto dello scetticismo generale, vengono costruiti 113 viadotti sospesi, 572 cavalcavia, 38 gallerie, 57 raccordi. In totale 755 chilometri di strada da Milano a Napoli.
Tutto realizzato in soli otto anni e con tempi di consegna anticipati, un record assoluto, il cui risultato viene considerato non solo un’impresa leggendaria, ma anche un’opera d’arte, tanto che ai progetti e ai plastici dell’Autostrada del Sole fu dedicata nel 1964 una mostra al MOMA di New York