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La Francia sgasa sull’Europa e vota no allo stop 2035

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L’Europa frena: finalmente un segnale di buon senso E alla fine, qualcuno ha avuto il coraggio di dire no. La Francia ha deciso di non inginocchiarsi ciecamente all’ennesima imposizione ideologica di Bruxelles, bloccando la scadenza del 2035 per lo stop alla vendita di auto a combustione. Un voto che vale più dei numeri: non è solo una questione di motori, ma di indipendenza economica e industriale.

Il governo di François Bayrou aveva presentato un disegno di legge per recepire ufficialmente la data del 2035, allineandosi così alla normativa europea. Ma in Assemblea nazionale è arrivato lo stop: 34 deputati hanno votato per cancellare la data imposta dall’Europa, mentre i contrari si sono fermati a 30. Una votazione con pochissimi presenti rispetto ai 577 membri dell’Assemblea, ma dal peso politico enorme. A guidare la bocciatura è stato il Rassemblement National, il partito di Marine Le Pen, ma il dato più interessante è che il governo non ha neppure ottenuto il sostegno della propria maggioranza. 

Si dimostra così quello che molti denunciano da tempo: il grande piano green, spacciato come progresso inevitabile, si sta rivelando per quello che è, un regalo ad USA e Cina e un cappio per l’industria europea. Le fabbriche chiudono, il lavoro scappa altrove e chi può permettersi un’auto elettrica – costosa, con infrastrutture carenti e batterie che ad oggi dipendono da Pechino – si conta sulle dita di una mano. 

Ora, la domanda è: seguiranno altri Paesi l’esempio francese? Germania e Italia, dove il tessuto industriale dell’automotive è vitale, possono ancora svegliarsi e rivedere questa follia autodistruttiva. Non si tratta di essere contro l’innovazione, ma di non trasformarla in un suicidio economico. Se l’Unione Europea vuole davvero un futuro sostenibile, dovrebbe iniziare a conciliare ecologia ed economia, invece di imporre date a caso e sperare che il mondo si adegui. 

La Francia ha dato il primo segnale. Ora tocca agli altri.

Gentlemen driver

Federico Ferrero

Direttore Autoappassionati.it

Autore
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