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John Elkann smentisce fusioni e vendite per Stellantis

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John Elkann ha affermato che Stellantis non intende perseguire fusioni o vendite di marchi, sottolineando l’importanza di mantenere la stabilità interna e la competitività del gruppo. Il presidente ha anche negato voci riguardanti un possibile avvicinamento a Renault e ha confermato il sostegno a Carlos Tavares, che lascerà il ruolo di CEO nel 2026.

Elkann ha indicato che il successore di Tavares sarà probabilmente scelto tra i dirigenti attuali di Stellantis, escludendo l’opzione di candidati esterni.

Elkann esclude fusioni e vendite per Stellantis

In un contesto economico incerto, John Elkann ha chiarito che Stellantis non intende perseguire fusioni o acquisizioni per rafforzare la propria posizione nell’industria automobilistica. Durante un’intervista al Mondial de l’Auto di Parigi, Elkann ha smentito le voci relative a possibili consolidamenti o cessioni di marchi poco redditizi. Nonostante le affermazioni del CEO Carlos Tavares sulla chiusura di stabilimenti, Elkann ha affermato che il gruppo punta a mantenere la propria integrità.

Nessuna fusione con Renault

Elkann ha anche negato le indiscrezioni riguardanti un possibile avvicinamento tra Stellantis e Renault. Secondo il presidente, il gruppo non ha in programma di cedere marchi, e le dichiarazioni di Tavares mirano a dare ai team il tempo necessario per sviluppare strategie adeguate. Elkann ha sottolineato che i marchi di Stellantis sono considerati beni immateriali e non sono in vendita, nonostante le offerte ricevute da produttori cinesi.

Sostegno a Carlos Tavares

In merito alla leadership, Elkann ha espresso pieno sostegno a Carlos Tavares, il quale lascerà la carica di CEO all’inizio del 2026, seguendo un piano da lui stesso stabilito. Elkann ha indicato che il successore di Tavares sarà probabilmente scelto tra i dirigenti già presenti all’interno di Stellantis, escludendo così l’ipotesi di un’amministrazione esterna.

Strategia a lungo termine

La visione di Elkann per Stellantis si concentra sulla stabilità e sulla competitività, piuttosto che su manovre di consolidamento. Con la continua evoluzione del mercato automobilistico, il gruppo intende concentrarsi sullo sviluppo interno e sull’ottimizzazione delle risorse attuali, per affrontare le sfide future con maggiore resilienza.

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