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Inquina come un milione di auto al giorno: il paradosso delle navi da crociera attraccate nei porti

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Un colosso del mare, luci accese come un casinò di Las Vegas e motori che girano anche da fermo: è il paradosso ambientale che ha acceso le polemiche a Rouen, in Normandia. Lunedì 14 aprile 2025, una lussuosa nave da crociera ha gettato l’ancora nel porto della città. Nulla di strano, se non fosse che il punto d’attracco si trova a ridosso di una ZFE, una zona a basse emissioni pensata per ridurre l’inquinamento da auto.

Ma cosa succede quando, in mezzo a una delle aree più protette d’Europa, si piazza una nave capace di inquinare quanto un milione di veicoli in un solo giorno?

Un impatto da capogiro: 30.000 auto in un’ora

A riportarlo è il sito francese Actu.fr, che racconta come il mega-yacht, pur fermo in porto, abbia continuato ad alimentare i suoi sistemi di bordo grazie ai motori accesi. Il motivo? Le esigenze di comfort per i passeggeri, circa 600 a bordo, richiedono energia continua: illuminazione, aria condizionata, ristoranti, spa e altro ancora.

Secondo Christian Bilhac, senatore PRG dell’Hérault, “un’ora di motori accesi in porto equivale alle emissioni di 30.000 auto che viaggiano a 30 km/h”. E il paragone si fa ancora più inquietante se si guarda alle emissioni totali di zolfo: “Un solo giorno di attività può valere quanto un milione di automobili”.

ZFE sotto assedio: la rabbia di ambientalisti e cittadini

L’episodio assume contorni grotteschi perché avviene nella stessa Rouen dove da mesi è attiva una severa ZFE, che impone restrizioni a migliaia di automobilisti per migliorare la qualità dell’aria. Il sindaco e presidente della metropoli, Nicolas Mayer-Rossignol, aveva recentemente rivendicato con orgoglio i primi risultati: “Abbiamo constatato un miglioramento nella qualità dell’aria”.

Una dichiarazione che oggi suona amaramente ironica: in due giorni di sosta, la nave da crociera potrebbe aver compromesso settimane di sforzi pubblici, secondo gli ambientalisti.

Non solo aria: anche rumore e luci come in una fiera

A peggiorare il bilancio, c’è la questione dell’inquinamento sonoro e luminoso. Di notte, la nave si trasforma in un vero e proprio “albero di Natale galleggiante”, come lo definisce Joël Gernez, presidente di FNE Normandie, che denuncia anche il fastidio per chi vive nei quartieri vicini al porto.

Soluzioni? Serve un cambio di rotta

L’episodio di Rouen riapre un dibattito urgente: le navi da crociera dovrebbero essere soggette a regole più severe, soprattutto quando sostano in aree urbane sensibili. In altri paesi europei si sperimentano già sistemi di elettrificazione dei moli, che permetterebbero di spegnere i motori e alimentare le navi da terra.

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