Cresce a giugno, per il 34° mese consecutivo, il mercato dell’auto in Europa ma rallenta la propria corsa e segna un +6,5% sull’analogo periodo del 2015. Poco più della metà rispetto all’incremento delle immatricolazioni italiane (+11,9%). Anche nel semestre l’Italia si conferma con il maggior tasso di incremento tra i principali mercati Ue, con un +19,2% a fronte di una media europea del +9,1%.
Per Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto: “Il risultato del Regno Unito (-0,8%), probabilmente il primo effetto negativo della Brexit, intacca negativamente anche il risultato dell’Ue, mentre l’Italia rallenta l’inerzia della propria corsa rispetto ai mesi scorsi e si ferma a un pur lusinghiero +11,9%.
L’incremento del settore automotive di quest’anno non trova corrispondenze con la gran parte degli indicatori di crescita del nostro Paese, per questo più che da una ripresa del sistema Paese il nostro settore è mosso da fattori interni e congiunturali: dalle massicce campagne di promozione messe in campo da case e concessionari e finalmente da una minore pressione dei costi di mantenimento e utilizzo. Infatti, il prezzo del carburante incide per circa il 15-20% in meno sulle tasche degli automobilisti italiani rispetto a due anni fa, a fronte di una pressione fiscale che almeno è rimasta inalterata”.
Nella prima metà dell’anno tutti i principali mercati sono in crescita, in particolare quello italiano (+19,2%) e spagnolo (+12,5%), seguiti da Francia (+8,3%), Germania (+7,1%) e Regno Unito (+3,2%).