Si chiama Volocopter ed è a tutti gli effetti un taxi volante quello che prossimamente collegherà Roma con il suo aeroporto.
Il prototipo del veivolo è stato presentato un anno fa, proponendolo come un’alternativa di mobilità futuristica, quasi una macchina volante insomma: qualcosa di lontano, potenzialmente esistente, ancora non abbastanza maturo per un utilizzo massivo e, soprattutto, ostacolato da un esercito di normative e burocrazia (come accade per la guida autonoma).
La città di Roma e l’aeroporto di Fiumicino, però, si sono portati avanti, con l’obbiettivo di rendere operativo l’aerotaxi dal 2024. Il percorso designato corrisponde, ovviamente, all’utilizzo ideale del mezzo, il quale, essendo elettrico, è progettato per voli passeggeri urbani a bassa quota e velocità limiate (per ragioni di sicurezza).
Il CEO di Aeroporti Roma Marco Troncone afferma trionfante: “L’apertura del primo vertiporto in Italia e il primo volo con equipaggio rappresentano un passo notevole verso l’attivazione delle prime rotte tra l’aeroporto di Fiumicino e il centro di Roma entro la fine del 2024, in vista del Giubileo. L’obiettivo èoffrire il nostro contributo alla nostra città e alle nostre istituzioni nell’accogliere i flussi turistici internazionali con un servizio innovativo e all’avanguardia”.
Dalla teoria alla pratica
“In poco meno di un anno siamo passati da un accordo a un test di volo in un vertiport operativo”.
Il volo inaugurale e dimostrativo ha avuto luogo nella Capitale: il pilota collaudatore ha condotto l’elicottero a 40 m da terra a 40 km/h per 5 minuti compiendo manovre ad 8 davanti ai delegati dei principali “azionisti” del progetto, ossia Aeroporti di Roma, Volocopter, UrbanV e Atlantia.
L’aerotaxi è decollato dal primo vertiporto italiano, una struttura dedicata di circa 5.500 metri quadrati, progettata per garantire la compatibilità con i principali Volocopter che saranno introdotti nei prossimi anni. Il vertiporto è composto da un’area per le operazioni di atterraggio e decollo, un’area di parcheggio, un hangar coperto e un’area per la ricarica delle batterie.
Ecco il servizio video de il Corriere:
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